Una splendida notizia.

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Mi sveglio ancora tra le braccia di Nash e poi guardo l'ora, 7.30, cazzo la scuola.
-"Nash"- dico spintonandolo
-"Mhh dai Charlotte 5 minuti" - dice Nash assonnato, sembra un'orso in letargo che non vuole svegliarsi.
-"Nash sono le 7.30"- dico io ancora una volta spintonandolo cercando di svegliarlo sto quasi per arrendermi quando lui si alza di colpo.
-"Merda, io alle 8-10 devo stare fuori scuola, il coach ci vuole parlare, cazzo"- dice alzandosi dal letto e incominciando a prendere le prime cose nella cabina armadio, diciamo che non è stato merito mio che si è svegliato.
-"Charlotte muoviti, vai a prepararti vieni con me" - dice Nash guardandomi prima di sparire in bagno. Ecco ora è lui che mi dice di muovermi quando fino a due minuti fa non si voleva svegliare. Vado in camera, e scelgo un maglione beige Nike, un pantalone Nike dello stesso colore e modello mentre per le scarpe scelgo le air force bianche basse. Giusto per non farmi mancare nulla indosso lo zaino bianco e gli accessori dello stesso colore, per i capelli e il trucco invece decido di restare cosi al naturale non ho voglia di fare nulla stamattina.
Scendo di corsa le scale e c'è Nash poggiato al bancone della cucina.
-"Era ora" - dice Nash prendendomi per un braccio e trascinandomi fuori. Rido perché questo ragazzo è terrorizzato dal suo coach e penso proprio che non sia l'unico.
-"Ma-ma io non ho mangiato"- dico imbronciata mentre sento il stomaco che brontola.
-"Tieni"- dice lui mentre mi piazza un mottino sulla mano e a me non resta che sbuffare, lo mangio tranquillamente in macchina mentre andiamo verso la scuola.
Quando arriviamo gli altri sono vicino ad un muretto dove si riuniscono sempre prima di entrare e quando ci avviciniamo Marnie sta palpando spudoratamente Aaron e sembra che a lui non dia affatto fastidio il fatto che qualcuno li potesse vedere, ma quanto è stronzo quel ragazzo?
La sera prima dice che vuole uscire con me e poi si fa questa troia, ah no bello mio non ti bacerò più perché non voglio che mi contagi una malattia per colpa della saliva di Marnie, forse non ha capito con chi ha a che fare e allora gliel'ho ricordo io. Non mi farò di certo trascinate nel suo vertice di tragedia.
Vedo Ash che fuma una sigaretta e gli vado vicino prendo dal mio pacchetto una sigaretta e inizio a fumare con lui che mi guarda ammirandomi.
-"Hei dolcezza"- dice Ash sorridendomi, eccolo quel sorriso cosi sincero che mi dedica, mica è come quello stronzo che non sa nemmeno cosa vuole.
-"Ciao Ash"- dico e poi l'abbraccio e lui sembra sorpreso, solitamente è lui che fa il primo passo ma ora no, sono io. Forse sto sbagliando perché lo sto facendo per un motivo sbagliato ma non voglio restare a guardare Aaron che palpeggia Marnie davanti ai miei occhi.
-"Sai stavo pensando, oggi ti andrebbe di andare a fare un giro" - dico con tono seducente e abbastanza alto da far sentire tutti i presenti vicini a noi.
-"Certo, alle 7 ti passo a prendere, ma ora devo andare devo fare una cosa importante, ci vediamo in mensa"- dice Ash sorridendomi e dandomi un bacio sulla guancia e poi lo vedo andare via.
-"Che brutta e bastarda di sorella ho?!?!?!" - la sua voce è inconfondibile, Ty cosi mi giro e rido di vero gusto questo ragazzo è il mio preferito.
-"Si è accorta di me ma nemmeno mi saluta che stronza"- continua mettendo il broncio.
-"Daaaaai lo sai che sei il mio fratellone"- e appena dico quella frase Nash si schiarisce la voce, è geloso e anche tanto ma mi piace questo suo aspetto è il suo modo di mostrare il bene che mi vuole.
-"Però il mio preferito rimane sempre Nash"- dico indicando con la testa in direzione di Nash, lui per risposta mi prende tra le braccia di Ty e mi fa girare su se stesso e poi mostra la linguaccia a Ty. Che bambini ma io li adoro proprio per il loro modo di fare.
-"Colpito e affondato il mio povero cuore è rotto in due parti"- dice Ty portando una mano al cuore come un vero attore.
Suona la campanella e ci avviamo tutti alle nostre rispettive classi, in quel momento mi rendo conto che appena entriamo a scuola e camminiamo nel corridoio tutti gli studenti si spostano di lato e io rimango sorpresa, mai e poi mai io avrei fatto una cosa del genere non mi sarei mai messa di lato per far passare qualcuno.
Vado al mio banco e di fianco a me a peso morto si butta sulla sedia, Aaron, ovviamente da perfetto stronzo deve sedermi accanto anche se in questo momento lo voglio a chilometri di distanza da me. Ok, no non è vero mi piace la sua vicinanza.
-"Perché non mi hai salutato?"- dice lui infastidito prendendo il mio quaderno e iniziando a disegnare qualcosa di nuovo.
-"Ehm... fammi pensare... ah si, forse perché la tua troietta di turno non ti lasciava nemmeno il tempo per respirare"- dico distogliendo lo sguardo da lui, solo se lo guardo sarei capace di perdonarlo subito e forse sarebbe scappato anche qualche bacio, forse anzi sicuramente.
-"Ok, è allora spiegami perché hai invitato Ash a uscire?"- dice lui ancora più infastidito e stringe la matita cosi stretta tra le mani che sembra sul punto di spezzarsi.
-"Fammi pensare di nuovo"- dico facendo finta di pensare e con fare molto teatrale.
-"Ah ecco, visto che ho rivisionato la mia lista di pretendenti lui è il migliore e ovviamente ha vinto"- dico in un sorriso dispettoso sapevo che facendo cosi  avrei provocato una sua reazione.
-"Sai che ti dico? Vaffanculo mi hai rotto il cazzo!"- dice con tutta la rabbia sbatte la matita sul tavolo e mi lancia il mio quaderno sul banco.
-"Oh, che c'è la troietta non è riuscita a farti venire e ora sei incazzato, bhè non è colpa mia e se ti ho rotto il cazzo stammi alla larga"- dico arrabbiata ma non riesco a trattenere un sorriso perché so che sta cercando di contenersi la sua risposta però non arriva ma resta in assoluto silenzio, si alza semplicemente dal banco e se ne va, ok forse ho un po' esagerato ma chi se ne frega la prossima volta impara a comportarsi decentemente.
Dalla porta entra Vicky che non mi caga di striscio, ma che cazzo gli ho fatto a quella? Chi la capisce, un giorno mi parla e l'altro no, non è normale e a me non può fregare tanto, anche se mi piacerebbe avere amicizie femminili almeno non sarei cosi sola. Ma non posso certo pregarla a parlarmi sapendo di non aver fatto nulla se ha qualche problema con me prima o poi sarà lei a dirmi cosa gli passa per la testa.
La lezione continua e solo alla seconda ora Aaron entra ma con mia grande sorpresa non viene a sedersi al mio fianco ma decide di mettersi in un altro posto, alla fine anche l'ultima ora stava passando e quando la campanella suona è ora di pranzo, siiii finalmente sto morendo di fame.
Mi avvio in mensa e prendo il vassoio aspettando che arrivi il mio turno, quando ho scelto cosa mangiare vado al tavolo dove si trova Nash e gli altri ma il tempo di poggiare il vassoio che il mio telefono inizia a vibrare, senza leggere nemmeno chi è rispondo, come mio solito fare.
-"Pronto?"- dico rimanendo alzata e aspettando di finire quella conversazione per poi poter mangiare.
-"Mrs Ghiacciolo"- dice Scott, oddio quanto mi è mancata la sua voce ormai parliamo solo tramite messaggi e mi mancano i suoi abbracci e i suoi consigli, mi manca lui.
-"Mr Muscolo"- dico tutta sorridente poi mi guardo intorno e noto tutto il gruppo che mi sta fissando, soprattutto Nash.
-"Mi manchi sai?"- dice Scott
-"Anche tu mi manchi"- dico con tutta sincerità mentre gli altri continuano a guardare, ma che cazzo hanno da guardare, io non lo so.
-"Non cambi mai eh?"- dice Scott ridendo di vero gusto.
-"Cosa?"- dico non capendo di cosa stesse parlando. 
-"Sempre la stessa e indossi sempre gli stessi completi, nella vita bisogna cambiare"-  dice  lui ridendo come un matto.
-"Ma che cazzo ne sai Scott?"- dico seguendolo con una risata questo ragazzo è diventato scemo senza la mia presenza.
-"Ti conosco bene, sicuramente visto che oggi è mercoledì tu indossi ehm fammi pensare... un paio di jeans e un'orrendo maglione"-  dice continuando a ridere. Ma come fa a sapere quelle cose eppure non sono cosi monotona oppure si?
-"Scott mi fai paura e poi non è vero che visto perchè sia mercoledì io debba essere vestita cosi "- dico un po' infastidita del fatto che ha pienamente ragione sul fatto di come io sono vestita adesso, ciò significa che faccio sempre le stesse cose.
Nash se ne accorge del  mio cambiamento di tono e con il labiale mi dice 'chi cazzo è?' e io rispondo sempre con il labiale 'Scott' e lui rispondee 'chi è questo Scott' e io rispondo 'Nessuno' poi porto di nuovo l'attenzione su Scott.
-"Ripeti quello che hai detto che non ho capito"- dico concentrandomi su di lui.
-"Ho detto che puoi anche finirla di fare il labiale con quel ragazzo, non deve essere geloso"- dice lui ridendo e io dopo quell'affermazione mi guardo intorno e lo vedo nel cortile con la sua solita sigaretta e il cellulare all'orecchio che ridacchia, oddio il mio migliore amico è lì.
Indossa una felpa con jeans strappati e le scarpette, i suoi capelli biondo cenere sono spettinati per colpa del vento e i suoi occhi verdi smeraldo sono fissi nei miei, faccio cadere il telefono sulla panchina e senza fermarmi alle domande dei miei amici corro fuori da lui.
-"Scott"- urlo saltandogli addosso e lui ride e mi prende in un'abbraccio, come quei abbracci che quasi ci soffochi ma che continui a stingere perché fanno bene al cuore.
-"Hei hei hei non respiro"- dice staccandosi da me ma con un sorriso.
-"Io voglio la mia migliore amica stronza non quella dolce"- dice continuando a ridere, oddio, la sua risata quanto mi è mancata.
-"Sono sempre io spilorcio"- dico dandogli un colpo sulla spalla ma giustamente é tutto inutile perché non si è mosso nemmeno di una virgola.
-"Ecco cosi che si ragiona, ti riconosco ora"- dice felice e sicuramente anche io sprizzo di felicità, prendo una sigaretta dal mio pacchetto e iniziò a fumarla insieme a lui.
-"Simpatico, ma ora voglio sapere cosa ci fai qui?"- dico
-"Non mi vuoi? Me ne vado allora"- dice girandosi e cercando di andarsene ma io lo blocco per un braccio.
-"Dai, seriamente che ci fai qui?"- dico guardandolo negli occhi e in tono serio.
-"Io e Holly abbiamo fatto una cosa e stiamo risolvendo alcuni dettagli e passando da qui ho deciso di venirti a salutare"- dice distogliendo lo sguardo e quando fa cosi significava che mi mente. Ha qualcosa in mente e io lo voglio sapere.
-"Ah, va bene ora mi dici il vero motivo?"- dico diventando seria con la speranza che mi dice la verità.
-"Ok, mi fai paura quando diventi seria, però promettimi di non dire nulla anche perché vuole essere Holly a dirtelo"- dice lui tornando a guardarmi.
-"Te lo giuro"- dico incrociando le dita a modo di giuringiurello.
-"Io e Holly abbiamo deciso di venire in questa scuola e sono andato a vedere qualche appartamento, visto che io a gennaio faccio 18 anni e Holly a febbraio, insieme abbiamo deciso di venire a vivere un po' più vicino a te" - dice sorridendomi e dopo quello che ha detto gli salto addosso non riesco a crederci, per fortuna lui è di nuovo pronto a prendermi tra le sue braccia.
Dopo un paio di minuti qualcuno alle mie spalle si schiarisce la voce e Scott mi lascia subito io mi giro e vedo Nash.
-"Oh, Nash"- dico sorridendogli e prendendolo per un braccio.
-"Ti presento il mio migliore amico dalle elementari Scott e Scott lui è mio fratello Nash"- dico indicando ognuno di loro.
-"Ciao"- dice Scott stringendo la sua mano.
-"Ciao"- dice Nash sollevato.
Poi ci sediamo su una panchina e parliamo la cosa più bella è che subito sono andati d'accordo questi due che quasi sembrano si conoscessero da una vita, dopo una mezz'ora suona la campanella e io contro voglia saluto Scott e mi dirigo in classe con Nash alle mie spalle.
-"Sai è davvero forte il tuo migliore amico mi piace"- dice Nash ridendo, forse pensando a come il mio migliore amico mi ha sputtanato ai quattro venti.
-"Eh, si davvero forte"- dico andandomi a sedere.
Le ore passano e quando suona l'ultima campanella io me ne scappo fuori stanca di rimanere un minuto in più in quella trappola.

Inciso nel mio cuore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora