Capitolo 42

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Mi svegliai con i raggi del sole che mi penetravano quasi fin dentro al corpo, iniziai ad aprire gli occhi e mi resi conto che mi ero addormentata, anzi ci eravamo addormentati qui sotto a questo albero, mi girai per vedere Luke che ancora dormiva, era bello ma non quanto Aaron.

'Ma è mai possibile, hai un figo pazzesco qui al tuo fianco e tu vai a pensare a Aaron' eccola la vocina mi era mancata.

-Scusa hai ragione- è vero ha ragione non potevo pensare a Aaron.

Guardai di nuovo Luke ma questa volta lui era sveglio e mi sorrideva, quanto era dolce e bello, aveva quei capelli ribelli e spettinati dovuti alla nottata fuori ma che lo rendevano talmente sexy.

"Buongiorno Angel" disse sorridendomi e scoccandomi un bacio sulla guancia

"Giorno" dissi abbracciandolo e ricambiando il sorriso, con lui era tutto più semplice.

"Come ti senti?" mi domandò scrutandomi bene in viso.

"Un po' meglio" dissi io cercando di non pensare a quello stronzo.

"Charlotte devi crescere e mandare a fanculo la gente che ti fa soffrire" disse lui girandomi il viso facendomi incontrare quei occhi grigio che riuscivano a trasmettermi tranquillità, ma visto che non sapevo cosa dire annuii solamente.

"Crescere vuol dire avere il coraggio di non strappare le pagine ma semplicemente voltarle. Crescere significa riuscire a superare i grandi dolori senza dimenticare. Crescere significa avere il coraggio di guardare il mondo e di sorridere. Crescere significa guardarsi indietro e abbracciare i ricordi senza piangere. Crescere è saper distinguere la realtà dai sogni. Crescere è sapersi rialzare dopo una brutta caduta. Crescere è andare avanti nonostante gli ostacoli e sorridere a tutto ciò che succede. Quindi Charlotte asciuga queste lacrime e torna più forte di prima e dimostra a gli altri che nessuno può prendersi gioco di te, tantomeno un ragazzo" disse sorridendomi e asciugando alcune lacrime che nemmeno mi ero accorta che stavano scendendo.

"Grazie davvero di tutto e di essere restato con me tutta la notte" dissi abbracciandolo e dandogli un bacio sulla guancia e lui ricambiò l'abbraccio.

"Di niente Angel io ci sarò sempre per te ricordalo" disse sciogliendo l'abraccio e alzandosi e io insieme a lui.

Ci mettemmo in sella ognuno alla sua moto e sfrecciammo verso casa, ovviamente arrivai per prima.

"Wow sei davvero spericolata quando sei su quella moto, sei peggio di Flash" disse scoppiando a ridere e io insieme a lui, forse aveva ragione perché in tutte le gare che avevo fatto nessuno mai mi riusciva a battere.

"Sai è tutto merito della mia bambolina" dissi passando una mano sul mio gioiellino

"Sei peggio di un uomo con la sua auto" disse scoppiando di nuovo a ridere e io non riuscivo a non rimanere seria e scoppiai anche io, la sua risata contagia.

"Dai ma come si fa a non amarla?!" dissi sorridendo e lui in riposta si mise una mano sulla fronte e scuoteva il capo.

"Andiamo" disse per prendermi per mano e trascinandomi dentro casa dove sapevo che mi avrebbe aspettato l'inferno.

Avevo ancora la sua mano salda sulla mia quando aprimmo la porta e ci trovammo nel salone dove tutti avevano una faccia dal preoccupato, triste e furioso.

"Charlotte stai.." iniziò Aaron ma si bloccò subito e il suo sguardo diventò furioso così seguii il suo sguardo e mi trovai a guardare la mia mano ancora tra quella di Luke e sorrisi strafottente.

"Si Aaron sto bene da come vedi" dissi io acida e stronza più che mai.

"Dove cazzo sei stata?" mi si parò mio fratello davanti che aveva un'aria tutt'altro che tranquillo

"Sono stata in un posto tranquillo e Luke mi ha fatto compagnia" dissi io calma e sorridente mentre vedevo Aaron pieno di rabbia e quando incontrò il mio sguardo lo distolse subito prese la sua giacca e sparì sbattendo la porta di casa.

Che strano.

"Ma perché sei uscita di casa ieri mattina?" disse Ty

"Io e Aaron non ci frequentiamo più" dissi io calma e tranquilla ma stavo stritolando la mano di Luke

"E perché?" disse Morgan

"Perché si, fatevi i cazzi vostri" dissi io ormai furiosa

"Va bene calmati sister" disse Ty

"Ieri Aaron dopo che tu te ne sei andata ha distrutto la sua camera poi è uscito di casa ed è tornato ubriaco marcio" disse Nash e una fitta al cuore mi colpì, ma non dovevo darlo a vedere, se lo era meritato.

"A me non importa ma ora se non vi dispiace salgo sopra" dissi staccandomi da Luke sorridendogli e correndo di sopra, avevo bisogno di una doccia fredda, al più presto.

Entrai in camera e la prima cosa che feci fu buttarmi sotto la doccia, iniziai a piangere ma tanto le lacrime si confondevano con quelle dell'acqua, una volta sfogata uscii e mi vestii solamente con un leggins nero e la felpa dei bulls che era nera con la faccia del toro e indossai le mie amatissime Converse rosse.

"Ah mi avete fatto prendere un colpo" dissi uscendo dal bagno e trovandomi Vicky, Megan e Holly sui rispettivi letti.

"Ci devi delle spiegazioni" disse Holly guardandomi negli occhi mentre le altre annuivano e io sbuffai.

"Non c'è nulla da dire" dissi io andando al mio letto

"Dai Charlotte siamo le tue migliori amiche, sfogati" disse Vicky e io sapevo che se non parlavo restavamo a lungo in quella stanza sotto le loro torture.

"E va bene" dissi rassegnata cosi loro sorrisero e iniziarono a guardarmi per incitarmi a parlare così presi un respiro profondo e iniziai a raccontargli cosa avevo visto in quella stanza, gli dissi che ero andata su una collina a vedere il paesaggio di new york e come Luke mi aveva trovata, gli dissi della chiacchierata e di quello che mi aveva detto, della dormita e del risveglio, bhe gli raccontai per filo e per segno quello che era successo.

Dopo il racconto la loro faccia era un po' sconvolta per l'atteggiamento di Luke e quello per quello che aveva fatto Aaron ma io stranamente non me ne meravigliai.

"Ma che stronzo, non pensarlo nemmeno a Aaron non ti merita" disse Holly alzandosi e venendomi ad abbracciare e dopo si aggiunsero anche Vicky e Megan.

"Ci siamo noi non preoccuparti, noi siamo meglio di qualsiasi altro ragazzo" disse Vicky e io la sorrisi per quella affermazione

"Sai, anche i cartoni animati affermano quello che ha detto Vicky?" disse Megan.

"Che vorresti dire?" dissi io confusa

"Sto dicendo che anche Frozen insegna alle ragazze che non serve un ragazzo per essere salvate" disse lei sorridendo e io scoppiai a ridere per quella frase, a volte gli uscivano frasi cosi anche se infondo era vero.

"Ha ragione" disse Vicky e Holly annuii

"Ragazze voi siete pazze ma per questo che io vi adoro, siete le migliori" dissi scoppiando a ridere.

E così passammo la serata così, tra una risata e l'altra e tra uno scherzo e l'altro.

Ordinammo le pizze e restando sempre in camera ci divertimmo,  ci curammo un po' con creme e prodotti per la pelle così da essere ancora più belle.
Passammo tutta la serata così fin quando non crollammo sul letto stanche morte

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Spazio autrice
Ecco il nuovo capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate lasciando un commento e anche un mi piace, grazie per chi lo fa

Inciso nel mio cuore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora