Disgusto.

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Odio quel suono a prima mattina, sembra che si diverta a farmi innervosire la mattina, anche se è uno stupidissimo oggetto.
Non voglio alzarmi quindi spengo la sveglia e cerco di recuperare a dormire, ma purtroppo Nash piomba nella mia stanza come un dannato.
-"SVEGLIAAAA SORELLINAAA"- urla come se fuori da quella casa ci sia uno tsunami.
-"Ma che cazzo ti urli coglione di prima mattina? Ho sonno lasciami dormire"- dico mettendomi con la testa sotto al cuscino ma ovviamente quel rompi palle deve farmi innervosire ancora di più e non contento si butta  addosso ed è veramente pesante.
-"Levati palla di lardo sei pesante"- ringhio, sono davvero arrabbiata e infastidita odio essere svegliata di prima mattina.
-"No sorellina, ti è piaciuto fare le ore piccole con Ash e ora ne paghi le conseguenze"- dice quel nome con tono infastidito, so che non vuole che io esca con i suoi amici ma è la mia vita cazzo e poi non so nemmeno cosa voglio.
-"Sai che ti dico VAFFANCULO NASH"- stavolta sono io che urlo mentre cerco di levarmelo da dosso ma con scarsi risultati perché lui è ben saldo su di me.
Inizio a divincolarmi ma il risultato è che lui inizia a divertirsi ancora di più procurando  cosi le sue risate e il mio respiro affannoso inizia a farsi sentire.
-"Nash appena mi alzo ti giuro che con due dita ti stacco gli occhi e mi metto a giocare a basket con i tuoi amici e poi per finire ti strappo le palle e le faccio mangiare dal cane dei vicini"- dico cercando di prendere fiato e lui a quel punto si alza e alza  le mani in aria in segno di arresa, il bello di Nash è che sa quando deve smettere di scherzare.
-"Calmati tigre, sai avvolte penso che tu sia un maschio da come parli"- dice ridendo e io gli lancio il cuscino in piena faccia ma che lui ovviamente riesce a  schivare.
-"Ah ah ah, non vuoi mica che faccio quello che ho appena detto prima vero?"- dico in tono minaccioso.
-"No sai vorrei tenermele care e poi sono pur sempre i gioielli di famiglia devi trattarli bene"- dice Nash ridendo.
-"Che schifo esci subito dalla mia camera"- dico indicando la porta ma non riusco a nascondere un risolino che nemmeno a lui sfugge.
-"Lo sai che ti voglio bene anche io sorellina"- dice lui sorridendo, credo che ama chiamarmi 'sorellina' anche se abbiamo la stessa età solo che lui è più grande di un paio di mesi.
A me non da fastidio che mi chiami cosi anzi ogni volta che lo dice mi si riempie il cuore di gioia. Non so il perché ma mi piace quando mi chiama mi sembra una parola dolce, affettuosa e piena di amore.
-"Si,si, Nash ora sparisci già mi hai infastidito troppo"- dico cercando di tornare a letto anche se so che non ora non ho più sonno.
-"Dai, Charlotte seriamente alzati, dopo scuola abbiamo un pranzo con i nostri genitori per lavoro ma niente di importante"- dice lui andando alla porta.
-"COSA?"- dico alzandomi di scatto e solo ora mi dice una cosa del genere?
-"Hai capito, quindi muovi il culo e preparati per andare a scuola oggi vieni con me"- dice uscendo dalla camera, ok, sto andando nel panico, ha appena detto un pranzo di lavoro con i nostri genitori e io come mi devo comportare, come mi devo vestire e cosa devo dire?
Non sono mai stata a un pranzo di lavoro o roba simile. Scaccio quei pensieri e inizio a lavarmi, entro nella cabina armadio e penso a cosa mettermi per la scuola e a cosa devo invece mettermi per il pranzo.
Prendo una lupetto nera molto pesante è anche comoda poi metto dei jeans semplici senza strappo a vita alta e visto che sento freddo prendo il montone nero dei miei sogni con le mie amatissime Mou. Per il pranzo invece opto per una camicia da inserire all'interno del jeans una volta finita la scuola. Per il resto non ho voglia di sistemarmi raccolgo i capelli in uno chignon e mi trucco con un filo di eyeliner e metto gli occhiali da sole, dopo che mi sono data una controllata allo specchio per l'ultima volta scendo di sotto in cucina, dove tutti stanno facendo colazione.
-"Buongiorno"- dico salutando mamma con un bacio e anche mio padre mentre a Nash gli tiro uno schiaffo sulla nuca.
-"Ahia, stronza mi hai fatto male"- dice massaggiando il punto in cui gli ho dato lo schiaffo e io rido di vero gusto per la mia piccola vendetta.
-"Nash modera i toni, lo sai che a noi non piace quando dite le parolacce"- lo schernisce mio padre e io continui a ridere beccandomi un'occhiata omicida da Nash ma sono troppo divertita per smettere.
-"Comunque, Charlotte lo sai che oggi abbiamo un pranzo di lavoro?"- dice mia mamma sorridendomi dolcemente,  il suo modo di fare è sempre cosi dolce e pacato è proprio una bellissima persona.
-"Si, mamma"- dico un po' nervosa di questa nuova esperienza.
-"Bene figlia mia, ora devo andare mi aspettano in tribunale"- dice lei sorridendo, mia mamma è davvero una grande donna, la stimo molto lavora sodo e fa l'avvocato penale e ha due palle ad affrontare in certi casi, eh si a volte si deve usare per forza questi termini perché se no non si riesce bene a capire, invece mio padre è un giudice.
-"Ah, Charlotte quasi dimenticavo"- si ferma di colpo mamma che sta sull'uscio della porta pronta a uscire.
"-Dimmi"- dico aspettando la sua risposta.
-"Quando tornerai da scuola, Meggie ti porterà il vestito che devi indossare al pranzo"- dice per poi salutare tutti e uscire di casa, allora la camicia non mi servirà a niente meglio così almeno sono sicura che con il vestito che mi porterà Meggie non farò brutte figure.
-"Andiamo su"- dice Nash prendendomi per un braccio.
-"Ciao papà"- diciamo in coro io e Nash.
-"Ciao ragazzi"- dice lui avvolto nel suo caffè e il quotidiano sempre a portata di mano.
Entriamo in macchina e racconto cosa è successo ieri alla serata fuori con Ash e Nash sembra molto tranquillo e sorride.
Non so se mi sta prendendo in giro o no, chissà se ha qualcosa in mente.
Scendiamo dalla macchina e io mi accendo la mia solita 'sigaretta della mattina' come dice Holly, andiamo al solito muretto e li salutò tutti, poi arriva il turno di Ty che mi stritola e mi stampa un bacio sulla guancia.
-"Si Ty lo so che mi vuoi bene ma se continui a stringermi morirò soffocata"- dico ridendo e lui si sposta da me e ride anche lui.
-"Sempre acida la mattina eh sister"- dice Ty.
-"Avevi dubbi brother?!"- dico in modo ironico e lui scoppia a ridere.
-"Mai avuto dubbi"- continua a ridere e io lo seguo.
Poi due mani mi prendono dai fianchi e un profumo di bagnoschiuma al mischio si insinua nel mio naso, può essere solo una persona, Ash.
Cosi mi giro e lo vedo in tutta la sua bellezza, sempre con quel sorriso sulle labbra e sempre rilassato. Non come una certa persona che è sempre cupo e nervoso.
-"Ciao piccola"- dice in un sussurro poi prima che me ne rendo conto mi da un bacio a stampo, nello stesso momento sento i ragazzi ridere e io mi stacco imbarazzata da quel bacio.
-"Hey"- dico poi quando mi volto verso i ragazzi, lì davanti a me c'è lui, Aaron, ha la mascella contratta e i pugni chiusi e uno sguardo infuriato, sembra sul punto di scatenare una guerra.
-"Ciao Aaron"- dico avvicinandomi a lui ma lui si gira di scatto e se ne va, poi prende una ragazza a caso e gli ficca la lingua in bocca e inizia a palparla tutta.
Un senso di rabbia mi invade tutta, ma perchè devo provare rabbia per uno come lui che non mi dimostra nulla davanti a tutti. Io non voglio essere un segreto. E Ash lo dimostra. Ho creduto alle sue parole all'inizio eppure il giorno dopo lo vidi attaccato a Marine.
Continuo a non pensare a quello che ha appena fatto mentre parlo con i ragazzi fin quando la campanella non ci avvisa che le lezioni stanno per iniziare.

-Aaron-

Non ho sentito Charlotte dopo quella litigata e dopo che l'ho mandata a fanculo, mi tormento tutto il pomeriggio per capire se la devo scrivere oppure no, però, alla fine il mio orgoglio ha sempre la meglio.
Mi ritrovo a scopare un oca qualsiasi che mi ha chiamato, devo sfogarmi in qualche modo e poi so che lei esce con Ash e allora la mia ira adesso è alle stelle e devo sfogarmi se no sono capace di fare una strage.
Ho due possibilità, scopare o picchiare qualcuno e in quel caso qualcuno è Ash perciò è stata una buona idea scegliere la prima.
Sono andato a scuola perché voglio chiarire con la mia tigre, sul mio telefono l'ho chiamata cosi, perché lei è una tigre, nel senso che il suo carattere rispecchia quello di una tigre forte, coraggiosa e molto aggressiva.
Ma quando la vedo, anzi, li vedo che si baciano mi è salita una brutta sensazione in me, non so se si chiamerà gelosia o come cazzo si chiama ma non mi piace affatto e cosi ho dovuto andarmene.
Ma in quel momento lei si gira mi vede e incastra quegli occhi azzurri e anche verdi, che cazzo sono magnetici e bellissimi, traspirano tutte le emozioni, mi incatena li sul posto che non riesco a muovermi.
-"Ciao Aaron"- dice con quella voce cosi sexy e dolce ma non mi rendo nemmeno conto che in quel momento ho la mascella serrata e i pugni chiusi fino a quel momento , non posso stare vicino a quel viscido e a lei mentre si baciano.
Devo levarmela dalla testa ma non ci riesco, perché proprio lei, perché, ma devo riuscire a dimenticarla in fondo lei è una come tante.
Mi giro e me ne vado ma mentre cammino vedo, Leila, una delle tante troie della scuola che mi guarda con il classico sguardo che dice scopami, cosi senza pensarci su la prendo e la bacio mentre le mie mani iniziano a palpare il suo culo.
Ha le labbra appiccicose e piene di gloss e mi fa schifo però non mi importa devo dimenticare e quale modo migliore per dimenticare se non un bellissimo e sano sesso?
Continuo a palpare ma poi suona quella maledettissima campanella e sono costretto a staccarmi da lei.
-"Andiamo in bagno"- dice prendendomi per mano e io non mi oppongo anzi è quello che avevo intenzione di chiedergli, ho bisogno di dimenticare quella maledetta stronza che fino a qualche secondo fa mi stava guardando. Come lo so? Beh il mio corpo quando lei mi guarda va in fiamme, sento una scarica di adrenalina per tutto il corpo.
Arriviamo in bagno e la spoglio, appena gli tolgo la maglietta inizio a giocare con il suo seno poi inizio a penetrarla sempre più forte e con molta decisione, dopo che me la sono scopata per bene torno a recuperare i miei vestiti e inizio a vestirmi. Mi avvicino alla mia classe, perché sono in ritardo, quando entro il prof mi dice sempre le solite cose.
-"Sempre in ritardo Miller"- dice il professore incazzato.
-"Prof dovete capire che le mie donne vogliono essere soddisfate e io non posso dirgli di no"- dico con un sorriso malizioso.
-"Vada a posto Miller e si stia zitto"- ribatte il prof incazzato cosi me ne vado a posto e Charlotte non mi degna di uno sguardo, ma che cazzo gli prende prima si bacia Ash e poi è arrabbiata con me? Chi la capisce.
Inizio a scarabocchiare sul quaderno quando mi arriva un messaggio da Leila.

"Sei stato bravissimo come sempre, non vedo l'ora di rifarlo. Leila."

Non la rispondo nemmeno e guardo in direzione di Charlotte che ha letto e mi guarda con disgusto.

Inciso nel mio cuore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora