Capitolo 32

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Spazio autrice
Ho voluto mettere all'inizio questo spazio autrice prr dirvi due paroline, ieri ero andata nel pallone perché non riuscivo più a scrivere e volevo eliminare la storia visto che per un'intera giornata non era uscito niente poi parlando con una ragazza ho pensato di dormici su e cosi mi è venuta l'ispirazione, vi sembrerò una pazza ma questa storia è nata per un mio strano sogno e credo che continuerà con questi miei sogni, spero che questo capitolo vi piaccia e che non sia un disastro. Lasciate un mi piace e un commento se volete, grazie davvero tanto a chi continua a mettermi mi piace, a sostenermi e a perdere un po di tempo per leggere le cose che ho scritto. Vi lascio con il capitolo.

Dopo 10 minuti buoni che lo stavo rincorrendo finalmente rallenta e io ho la possibilità di prenderlo.

"Preso" urlai soddisfatta mentre lui rideva

"Sei lenta, mi sono fatto prendere apposta" disse ridendo come un bambino

"Non è vero Aaron" dissi mettendo il broncio

"E invece si se no continuavamo per un altro kilometro, sei una lumaca" disse sorridendomi e dandomi uno schiaffo sulla spalla.

"Ahia, ma gli altri dove sono?" dissi guardandomi intorno

"Sono rimasti indietro mica potevano rincorrerci" disse ridendo

"Ah ah ah divertente, ora andiamo" dissi io spintonandolo

"Calma tigre ora andiamo" disse sorridendomi e io alzai gli occhi al cielo.

Camminammo nella via in cui lo avevo rincorso ma dei nostri amici nessuna traccia.

"Bene ci hanno appeso" dissi sbuffando

"Meglio andiamo a farci un giro" disse lui sorridendo

"Solo io e te?" dissi sorpresa

"Secondo te con chi altro?" disse lui guardandomi intensamente negli occhi e in quel momento riuscii a farmi arrossire, abbassai il capo per non farmi notare ma fu troppo tardi, scoppiò in una fragorosa risata.

Incominciammo a camminare per le vie di Parigi, in quel momento credo che sembravamo proprio una coppia di fidanzati perché tutti i passanti ci guardavano mentre noi scherzavamo e ridevamo come dei bambini.

"Voglio il gelato" dissi emozionata

"Subito bimba" disse lui sorridendo

Entrammo in una gelateria e un signore ci venne a servire

"Che gusti volete?" disse il signore

"Io kinder e Oreo" dissi sorridendo

"Io invece Oreo e Panna" disse al signore.

Dopo aver litigato su chi pagare ci andammo a sedere in un parco, era cosi bello passare del tempo con lui, era cosi diverso, era cosi tutto perfetto e ci sta tutta questa attrazione fisica che il cervello va in tilt.

"Aaron" dissi io ad un certo punto spezzando il silenzio

"Mhh" disse lui mentre gustava il gelato

"Perché hai detto che possiamo solo essere amici?" dissi io guardandolo negli occhi, in quei occhi in cui io mi sentivo cosi nuda e indifesa, in quei occhi in cui le mie barriere andavano a farsi benedire, in quei occhi in cui avrei vissuto per sempre, ma no non si poteva.

"Charlotte, tu hai bisogno di certezze che io non posso darti, non si può sopravvivere di speranze ed illusioni, ma solo di certezze!" disse interrompendosi un attimo per poi continuare

"Tu meriti di meglio e io posso e voglio esserti solo amico, mi dispiace se ti ho fatto credere il contrario, tu meriti di meglio e il meglio non sono io" disse infine guardandomi

Inciso nel mio cuore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora