Ci sedemmo su quel tappeto così morbido e cosi profumato, guardando il mare con un cielo pieno di stelle, era una vista mozzafiato.
"Ti piace?" mi sussurrò lentamente all'orecchio e mille brividi percorsero il mio corpo.
"Tantissimo, è bellissimo il paesaggio" dissi io fissando quel mare in cui molte volte io mi ci perdevo.
Io ero un po' come il mare, che si infrange contro gli scogli, ma trova sempre la forza per riprovarci.
Guardavo il mare come se tenesse tutti i segreti di questo modo custoditi al suo interno, è così immenso e profondo.
"Già, un bellissimo paesaggio" mi disse lui sussurrando e a quel punto mi girai a guardarlo e lo sorpresi a fissarmi.
"Ma tu stai guardando me" dissi io dandogli uno schiaffo sul braccio procurando così un suo sorriso a 32 denti.
"Appunto perciò è bellissimo" mi disse continuando a guardarmi negli occhi e in quel momento mi sentii vulnerabile e spoglia sotto il suo sguardo.
"Hai fame?" mi chiese mentre stavamo abbracciati a fissare il mare e il rumore del mare.
"Si" dissi io sorridendogli e lui si stese di poco per prendere il cestino e in quel momento la sua camicia si alzò di poco rivelando un poco dei suoi pettorali da urlo e io mi sentii terribilmente in imbarazzo.
"Sei bellissima quando arrossisci" disse lui accorgendosi del mio rossore sulle guancie.
"Non sono arrossita è il fard" dissi io con fare ovvio ma si capiva perfettamente che non volevo ammetterlo.
"Si vabbene" disse lui iniziando a ridere.
"Smettila" dissi mettendo il broncio e lui in risposta mi schioccò un bacio a stampo.
"Si, dai mangiamo" disse lui facendo uscire dei panini del Mcdonald.
"Wow che cosa romantica avere i panini del Mcdonald" dissi io ironica ma non desideravo di meglio, non amavo le cose raffinate.
"Scusami se tu hai ancora i gusti da bambina" disse lui ridendo.
"Non è vero stronzo" dissi io scoppiando a ridere subito dopo.
"Allora è per questo che tutti non mi consideravano" dissi io sorridendo e lui annui ricambiando il sorriso.
"Lì ho costretti a starti il più lontano possibile così da organizzare la sorpresa perché sicuramente come sono fatti loro avrebbero detto qualcosa di inopportuno e tu avresti subito capito" disse guardandomi con aria divertita ed aveva ragione, le ragazze non riuscivano a tenere la bocca chiusa un secondo.
Mentre stavamo mangiando, ci scambiavamo sguardi e piccoli pezzi di cibo.
"Raccontami di te" mi disse dopo un pò di silenzio e quella frase mi spiazzò.
"Che vuoi sapere in particolare?" dissi io cercando di rimanere il più tranquilla possibile, anche se mi sembrava un po' difficile.
"Come hai fatto a conoscere Holly?" chiese con uno sguardo molto curioso e non potetti fare altro che sorridere a quella faccia cosi definita e perfetta, che amavo tanto.
Si, io lo amavo, l'ho ammesso a me stessa, lo amo più di me.
"Nella casa famiglia ci siamo unite di più, ma non è stato tutto rose e fiori. Io ho un rapporto strano con lei, non ci diciamo sempre cose dolci, non è da noi, lei è la mia migliore amica, la mia famiglia e la mia ragione di andare avanti. Io e Holly ci siamo sempre aiutate e date forza a vicenda, i suoi genitori sono morti per un virus per aver mangiato un tipo di cibo quindi all'età di 5 anni già era nella casa famiglia, io la raggiunsi quando lei aveva già compiuto già 10 anni e io 9, eravamo già amiche perché stava nella mia scuola di elementari quindi una volta dentro il nostro rapporto si è rafforzato fino ad oggi" dissi io guardando un punto avanti a me, faceva male dire quelle cose, sapevo cosa significava perdere una madre che ti ha amata con tutta se stessa e che quando va via rimane quel vuoto che nessuno può colmare, nessuno.
Lui mi guardava attentamente e sembrava ascoltare e ragionare su ogni mia parola o gesto che facevo.
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Inciso nel mio cuore.
RomanceCharlotte é una ragazza ingestibile che nascode molti segreti e con il passare del tempo si é trasformata in una veria e propria stronza. Aaron è il solito play boy, sembrano gli opposti ma invece sono più simili di quanto pensino, anche lui riserv...