Arrivata a casa, Lucia, la nostra cuoca ci prepara da mangiare, è davvero brava e cucina davvero come Dio comanda, la adoro.
Finito di gustare quelle delizie me ne torno in camera, devo fare i compiti e poi mi dovevo preparare per uscire con Ash, sono emozionatissima e mi metterò quel vestito nero trasparente che a Aaron da sicuramente fastidio.
Inizio a studiare scienze, non è molto difficile, anche perché io sono molto brava nelle materie scientifiche e mi piace tanto la natura e tutto quello che la riguarda, quindi non ho mai avuto problemi a studiare.
Sono ormai le quattro quando decido di smettere di studiare e opto per iniziare a prepararmi per l'appuntamento con Ash, sono un po' nervosa. Sono appena entrata nella cabina armadio quando qualcuno entra nella mia camera già so chi è quindi aspetto che inizi a parlare ma vedo che ciò non accade quindi iniziò io.
-"Hei"- mi giro e vedo Nash sulla porta tormentato.
-"Charlotte"- dice lui guardandomi per poi sbuffare e riprendere a parlare -"davvero vuoi uscire con Ash?"-
-"Nash, si, lui mi attrae"- dico continuando a guardarlo qui c'è qualcosa che non va, mi sta nascondendo qualcosa.
-"Mi fai un favore?"- dice lui guardando in basso, sembra che si aspetta già un no in partenza.
-"Si, ovvio"- dico cercando di attirare il suo sguardo ma è tutto inutile ha la testa da un'altra parte.
-"Non ti affezionare a lui, ci resterai solo male e io non voglio, ti prego stai attenta, fallo per me"- dice sempre guardando per terra, a quelle parole io mi irrigidisco ma mi decido subito di fare qualcosa, ma nessuna parola esce dalla mia bocca perché infondo mi rendo conto che Nash ha ragione perché io non conosco quel ragazzo da tanto e non so se come si comporta con me è solo una maschera anche perché dai racconti di Nash era tutta un'altra persona, seguirò il consiglio di Nash.
Visto che la mia voce ha deciso di andarsi a fottere, mi avvicino a lui e gli alzo la testa in modo che può guardarmi negli occhi per poter parlare con gli occhi per dirgli le parole che non so dire a voce, lui sembra capire e io lo abbraccio in uno di quelli in cui ti senti sicura e protetta.
-"Te lo prometto"- dico in un sussurro, oddio la mia voce è tornata, siii, speriamo che non mi faccia altri scherzi all'appuntamento.
Detto questo ci stacchiamo e Nash esce dalla camera e io mi finisco di preparare per Ash.
Metto il vestito trasparente con sotto una culotte e un reggiseno merlettato e per le scarpe opto per un sandalo a schiava, metto un filo di eyeliner e per i capelli gli do una passata di piastra per renderli ancora di più lisci e una volta soddisfatta del risultato prendo il telefono che nello stesso momento inizia a squillare, lo giro per leggere e avere conferma che chi mi stava chiamando è Ash, così rispondo.
-"Pronto"- dico con un tono un po' nervoso.
-"Piccola sono io scendi sto fuori la villa"- dopo detto questo io stacco e mi avvicino verso l'uscita ma prima di chiudere la porta urlo abbastanza da farmi sentire da tutto il vicinato.
-"IO ESCO"- non aspetto risposta e chiudo la porta, da lontano vedo la macchina di Ash, è davvero bello porta una camicia tutta nera con jeans e Nike ed è bellissimo. Lui è fermo a fumare una sigaretta ma lo vedo da come mi guarda che ho fatto centro a vestirmi cosi.
-"Piccola sei bellissima"- dice appena entro nel suo spazio, mi avvicino e mi stampa un bacio sulla guancia, le sue labbra sono così morbide chissà cosa si prova a baciarle e che sapore avranno.
-"Anche tu non sei da meno"- rispondo di rimando ed è assolutamente vero questa camicia gli sta proprio bene.
-"Andiamo?"- dice sorridente, come è bello il suo sorriso, cosi puro, cosi vero, cosi bello.
-"Si"- dico raggiungendo la porta del passeggero la apro ma la curiosità mi sta uccidendo.
-"Ma dove andiamo"- dico salendo in macchina con la speranza di sapere dove mi porterà di bello.
-"Una sorpresa"- dice con quel sorriso che mi lascia intendere che non me lo dirà.
-"Dai non mi piacciono le sorprese"- dico cercando di corromperlo con il broncio ma non si smuove nemmeno di una virgola.
-"Questa ti piacerà giuro"- dice in tono divertito a questo punto mi arrendo mi sono stancata e non voglio pregarlo per sapere dove stiamo andando anche se la curiosità mi sta uccidendo.
Dopo circa mezz'ora arriviamo vicino a un grattacielo, è altissimo che quasi mi intimorisce, lui spegne la macchina e mi raggiunge aprendo la portiera da vero gentiluomo e con un sorriso mi fa strada verso l'entrata. L'edificio è tutto sul rosso e il nero ma è anche molto raffinato e di classe, sono talmente incantata che non mi accorgo nemmeno che una signora ci sta venendo incontro con un sorriso cosi dolce quasi amorevole.
-"Ash"- dice questa signora, è abbastanza anziana e il colore dei suoi occhi blu sono uguali a quelli di Ash solo che porta i capelli neri. È una signora abbastanza minuta ma la sua eleganza risalta in un modo innaturale.
-"Ciao mamma"- dice lui sorridendola e abbracciandola.
Ok, aspetta, io ho appena visto la mamma di Ash? Come mi dovrei comportare? Come mi definirà Ash? Come sua fidanzata o amica? Non ci capisco nulla. Non sono ancora pronta per questa definizione non lo conosco nemmeno.
Mentre io sono immersa nei miei pensieri Ash mi prende per mano scuotendomi dai miei pensieri per portarmi alla realtà.
-"Mamma questa è Charlotte una mia amica"-dice guardandomi e con tono molto orgoglioso poi si gira verso di me per farmi l'occhiolino.
-"Ciao Charlotte io son Annabell"- dice la signora mentre mi porge la su elegante mano e io la stringo molto vigorosa come diceva sempre mio nonno."Una persona si capisce dalla stretta della mano, se è debole e molla sei solo uno debole e insicuro ma se stringi la mano con orgoglio e vigorosità sei forte e fiero di te" e io voglio sembrare forte e fiera di me anche se porto una guerra nella testa e nel cuore ma le persone non vedranno mai il mio lato debole.
-"Salve, piacere mio"- dico sorridendola e lei ricambia.
-"Ora vi lascio devo andare a fare un servizio"-dice salutando un'ultima volta il figlio e anche me in un forte abbraccio, me l'aspettavo più fredda ma invece questa signora è davvero così gentile.
-"Ash ricorda che ti voglio bene"- dice lei di fretta mentre corre verso l'uscita dell'edificio
-"Anche io mamma"- dice mentre ci dirigiamo nell'ascensore, come è dolce, si vede che si vogliono cosi bene, lo si legge negli occhi. Quanto vorrei in questo momento dire anche io alla mia mamma ti voglio bene e non solo avrei tanto avuto bisogno dei suoi consigli ultimamente perché lei sì che ci sapeva fare mentre io invece sono un completo disastro.
Arriviamo all'ultimo piano e quello che vedo sembra tutto un sogno, siamo su una terrazza e al centro c'è un tavolo a lume di candele con una fantastica visuale su New York, tutt'intorno ci sono luci e fiori, un paradiso. Non ho parole per dire quanto è perfetto questo momento.
-"E'-E' bellissimo"- riesco a dire solo questo sono davvero rimasta senza parole, nessuna parola può competere su quello che i miei occhi hanno davanti.
-"Sai è la prima volta che porto una ragazza qui e speravo di avere una razione cosi, ma ora che lo sto vedendo è ancora più bello"- dice Ash con un sorriso dolce e sincero.
-"Wow, non so cosa dire è un sogno"- dico ancora con gli occhi a cuoricino per quello che vedo.
-"Meno male ero ansioso, però ora andiamo"- dice mentre mi prendere per mano e mi trascina al tavolo perché deduco che se non lo faceva lui sarei rimasta lì impalata per ore ad ammirare tutta quella bellezza.
Per non far mancare nulla mi sposta anche la sedia e una volta che si è assicurato che io sia bella comoda lui fa il giro del tavolo per mettersi difronte a me. È tutto perfetto.
Iniziamo a mangiare e parlare, è davvero cosi piacevole la sua presenza mi fa stare bene, è dolce, solare e simpatico, insomma un ragazzo perfetto. Non ci sono momenti imbarazzanti e scherziamo per tutto il tempo della cena.
-"Posso domandarti una cosa?"- dice improvvisamente lui diventando serio e pensieroso.
-"Si, dimmi"- dico molto tranquillamente.
-"Cosa c'è tra te e Aaron?"- sputa il rospo cosi di getto e il suo sguardo adesso è puntato su di me per vedere una mia reazione, rimango impassibile ma il mio corpo sento che si è irrigidito non voglio che lo noti quindi cerco di rilassarmi ma il suo nome scatena in me mille emozioni diverse e soprattutto contrastanti.
-"Ehm, nulla. Siamo solo amici, anzi, conoscenti perché non parliamo, litighiamo solo"- dico sorridendo in modo forzato, ma so che gli sto mentendo spudoratamente, io e lui abbiamo qualcosa di forte e di profondo, quando lui mi guarda io sento mille brividi e il mio corpo e cuore vanno a fuoco, ogni suo tocco è capace di farmi andare in estasi.
-"Meno male"- dice con occhi sognanti e pieno di speranze. Non voglio illuderlo ma per adesso ho bisogno delle sue attenzioni.
-"Perché?"- dico non volendo capire le sue intenzioni.
-"Perché mi stai iniziando a piacere tanto e tu non sei come le altre ragazze"- dice sincero e con un sorriso da mozzare il fiato, io invece non sapendo cosa fare ricambio il sorriso, non posso piacergli, no, non ora che non so cosa provo io per lui o per Aaron.
Scaccio tutto quei pensieri e mi dedico a lui a queste cose ci penserò dopo che tornerò a casa per adesso mi godo il momento. Verso mezzanotte mi riaccompagna a casa.
Davanti alla villa lui spegne il motore, chiaro segno che ci sarà tra pochi istanti un bacio e io non so se lo voglio, ma per chiarirmi le idee su cosa provo devo farlo, mi concentro su di lui e lui mi guarda tanto intensamente che quasi ho paura che può leggermi dentro.
-"Ti sei divertita?"- dice sorridendomi.
-"Si tanto"- dico ricambiando.
Poi pian piano si avvicina alla mia bocca e le sue labbra sfiorarono le mie, non sento ancora nulla. Niente scosse niente brivido.
-"Sei così bella"- dice in un sussurro per poi azzerare la distanza tra le nostre bocche.
È un bacio dolce e molto delicato, non è profondo e intenso come quello di Aaron, non come quel bacio che mi manda in tilt il cervello, non è pieno di passione e di voglia di sentirsi ancora più vicini l'uno all'altro, non è come quello di Aaron perché lui non è Aaron.
Ma cosa mi prende? Cosa mi sta succedendo? Perché nei miei pensieri c'è sempre lui?
Devo tornare a casa e pensare forse dormire mi avrebbe fatto chiarire le idee ho bisogno di restare sola. Così mi stacco da lui e gli sorrido.
-"Grazie per la serata è stata bellissima ci vediamo domani"- detto questo scendo dalla macchina e entro in casa, apro piano la porta e salgo in camera mia, metto il pigiama e una volta nel letto mille pensieri avvolgono la mia mente. Il bacio con Ash non è proprio stato come quello che ho dato a Aaron, non è stato brutto ma nemmeno da perdere il fiato. Però con Ash è tutto così semplice che sembra essere naturale mentre con Aaron è una lotta continua per la sopravvivenza del mio cuore non so se sono pronta a questa guerra ma non sono nemmeno pronta per qualcosa che non mi fa provare emozioni. È un casino e non so cosa fare.
Decido di dormire e con mille pensieri sento gli occhi farsi più pesanti e cado in un sonno profondo.
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Inciso nel mio cuore.
RomanceCharlotte é una ragazza ingestibile che nascode molti segreti e con il passare del tempo si é trasformata in una veria e propria stronza. Aaron è il solito play boy, sembrano gli opposti ma invece sono più simili di quanto pensino, anche lui riserv...