Capitolo 28

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"Charlotte dai sveglia siamo arrivate" disse Vicky strattonandomi in un modo non dolce .

"Mhh" mugugnai cercando di dormire ancora

"Dai Charlotte alza quel culo pieno di cellulite" disse ridendo e dandomi uno schiaffo sul braccio e a quelle parole io sgranai gli occhi

"Hei non ho la cellulite stronza" dissi facendo una smorfia.

"Stupida muoviti" disse lei e io mi alzai perché non la sopportavo più, scendemmo dall'aereo prendemmo le valigie e ci dirigemmo al pullman.

"Bene ragazzi" disse il professore e incominciando a fare l'appello e uno ad uno entrammo nel pullman.

Quando chiamò il mio cognome e quello di Nash salimmo sul pullman e ci dirigemmo ai posti dove volevamo sederci e ovviamente il mio caro fratellino volle sedersi vicino a me.

"Charlotte" disse con un tono preoccupato

"Dimmi" dissi girandomi verso di lui

"Sono settimane in cui mi torturo la mente, non riesco a levarmi una domanda dalla testa" disse abbassando lo sguardo

"Hei Nash dimmi tutto" dissi iniziando a preoccuparmi pure io

"Se Emily stava nel tuo edificio significa che i suoi genitori...sono...vabbe quello e che lei sa tutto?" disse guardandomi triste

"Nash si, però non ne capisce molto ha ancora tre anni, ma sarà difficile quando crescerà e si renderà conto di tutto, io ci sono passata ma ero già abbastanza grande per capire ed è stato davvero difficile, ma non preoccuparti andrà tutto bene, ora ha una famiglia che la ama e due fratelli che muoiono per lei quindi Nash davvero stai tranquillo, ci sono io" dissi abbracciandolo e lui ricambiò.

"Sei la migliore Casper" disse ridendo

"Cosa? Come mi hai chiamato?" dissi guardandolo male

"Casper come il film quello del fantasma" disse continuando a ridere

"E perché mai?" dissi io guardandolo male

"Perché sei pallida come un fantasma" disse ridendo come un matto

"Stronzo" dissi dandogli uno schiaffo sul braccio

"Casper" disse ridendo ancora, incominciava seriamente a darmi sui nervi.

"Smettila mi chiamo C H A R L O T T E" dissi seria

"Si Casper lo so ora zitta" disse facendomi la linguaccia

"Che stronzo ti ucciderei e poi ti taglierei a mille pezzetti per darti in pasto agli squali!" dissi seria più che mai nascondendo il sorriso che mi stava uscendo

"Wow che Casper aggressiva abbiamo" disse lui continuando a ridere e io a quel punto lo ignorai, non ne valeva la pena litigare con un cavernicolo.

Mi poggiai al finestrino e estrassi le mie cuffiette e iniziai ad ascoltare la musica e partì 'Jessie J - Mamma Knows Best'.
Amavo quella canzone, amavo Jessie J, faceva venire i brividi con quella voce cosi forte che trasmetteva energia e dolcezza allo stesso tempo.

'See, I ain't no ragdoll
That you can pick up and drop,
And all of this inconsistent love
I think it's about time that it stops'

'Vedi, io non sono un ragdoll
Che si può salire e scendere,
E tutto questo amore incoerente
Penso che sia giunto il momento che si ferma'

Questa frase risuonò nelle mie orecchie molte volte, questo amore incoerente tra me e Aaron, prima mi bacia, poi bacia tre mila ragazze, poi mi dice cose dolci e poi mi dice che non potremmo essere che solo amici, cosa stava succedendo, quando sto con Ash non è come quando sto con Aaron, con Ash sto bene, mi fa stare bene e felice, ma con Aaron, con lui è un'altra storia, ho lo zoo nello stomaco, freddo e caldo allo stesso tempo, le mie barrire vanno a farsi fottere, il cervello va in tilt e il cuore inizia a galoppare peggio di un cavallo ad una gara.

Inciso nel mio cuore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora