Too much alcohol

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Non revisionato


La stanza ondeggiava intorno a Stiles mentre si dirigeva verso il bar. Forse non aveva bisogno di un terzo drink. Cercò di sbattere le palpebre per eliminare la visione doppia, ma non svanì.

"Cosa desidera?" Chiese il barista, con un sorriso stanco sul volto.

"Umm." Stiles si aggrappò al bancone, cercando di stabilizzarsi.

"Credo che tu abbia bevuto abbastanza".

Stiles sentì una mano toccargli la schiena. Si girò e vide Derek in piedi accanto a lui.

La rabbia lo invase, sostituita immediatamente dalla preoccupazione. "Derek, che ci fai qui?".

"Vieni". Derek avvolse delicatamente il braccio intorno alla schiena di Stiles e lo condusse verso l'uscita.

"Dovrei dire ad Adrian che me ne vado".

La presa di Derek si strinse alla vita di Stiles. "Gli manderai un messaggio più tardi".

Stiles stava per obiettare quando lo stomaco gli si rivoltò. Gli avrebbe mandato un messaggio e basta.

Derek condusse con cautela Stiles giù per le scale e di nuovo attraverso la stanza rumorosa fino al parcheggio.

"Guidi tu? Perché non credo che dovrei". Stiles si appoggiò al fianco di Derek.

"Penso che l'aria fresca ti farebbe bene.Perché non facciamo una passeggiata, per farti passare la sbornia?". Derek fece un gesto verso il bosco.

"Allora, di cosa si tratta?" Chiese Stiles dopo alcuni istanti di silenzioso attraversamento del sottobosco. Stiles aveva difficoltà a orientarsi nei boschi da sobrio in pieno giorno, figuriamoci da ubriaco e al buio pesto.

Derek non rispose.

Stiles smise di camminare, costringendo anche Derek a farlo.

Derek sospirò, guardando Stiles con malinconia. "Lo sai già".

"No, non lo so".

Derek lanciò un'occhiata alle loro spalle, mentre il bar era ormai fuori dalla vista. Solo il bosco li circondava.

"È perché non ti piace Adrian? Perché non era un appuntamento. Ti ho detto che era solo un uscita tra amici. C'erano anche Morgan, Angela e Danny". Stiles agitò una mano, che vacillò al suo posto.

"Non voglio perderti", disse Derek, sfiorando con il pollice la mascella di Stiles.

Stiles fece un mezzo passo indietro. Non riusciva a capire se il suo cervello, in preda all'alcol, stesse decifrando correttamente le parole di Derek. "Perdermi?", ripeté in tono interrogativo.

"Sì. Non voglio perderti per lui". Derek fece un passo avanti e il suo pollice trovò di nuovo il viso di Stiles.

La lingua di Stiles si mosse lungo il labbro inferiore. Cosa stava dicendo Derek? Avevano concordato che bastava una parola e tutto sarebbe finito. Derek stava dicendo che non voleva che finisse mai?

"Vieni, voglio mostrarti una cosa". Derek fece scivolare la mano dal viso di Stiles, lungo il braccio, e gli afferrò di nuovo la mano.

"Aspetta". Stiles si staccò. "Non capisco cosa stai dicendo".

Derek inclinò la testa. "Ho detto qualcosa di sbagliato?".

"Non sbagliato, solo confuso".

Derek si accigliò. "Tu mi ami, vero?".

Gli occhi di Stiles si allargarono. "Cosa?" Da quanto tempo Derek lo sapeva? Provava gli stessi sentimenti?

Lo stomaco di Stiles si ribaltò di nuovo. Si aggrappò a un albero vicino, cercando di non vomitare. Era un momento terribile per vomitare. La testa gli si era ingarbugliata, non permettendo al suo cervello di elaborare la conversazione.

Leave Me In Ruins (Sterek-Italian Traslation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora