Capitolo 13

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Mi dimenai dalla presa di Lucas, che mi obbligava a parlare con Edoardo.

<<Parla con tuo padre, Luna.>> mi ordinò.

<<NO NON VOGLIO PARLARE CON L'ASSASSINO DI MIA MADRE LUCAS!>> gli urlai contro arrabbiata, delusa, non lo so cosa sentivo.

<<Cosa succede qui?>> entrarono le ragazze, e quando videro l'uomo davanti a loro sbiancarono.

Ilaria mi guardava scioccata, mentre io mi limitavo a fulminare con lo sguardo mio padre.

Avanzò nella mia direzione fino ad arrivare faccia a faccia, con un sorriso.

Mattheo mi guardò come per avere la conferma se intervenire o meno, ma non lo cagai di striscio.

<<Figlia mia.>> disse con tono soave.

Lo guardai sgranando gli occhi e facendo una smorfia di sorpresa.
<<Figlia? hai anche il coraggio di chiamarmi così!?>> feci per avanzare, ma Lucas mi prese dal braccio facendomi fermare.

<<Non ti voglio vedere vattene. non voglio che stai qui sparisci!>> gesticolai.

<<Luna fallo parlare.>> mi disse Lucas.

<<Non lo voglio ascoltare lo capisci oppure no Lucas! portalo via di qui prima che lo uccida!>> urlai in faccia a Lucas.

<<E sai perché voglio che tu sparisca Edoardo!? perché ci hai lasciate sole.
Ci hai abbandonate. hai ucciso mamma quando voleva salvarti. perché hai perso la mia fiducia.>> gli stavo rinfacciando tutto quello che avrei voluto dire.

<<Ti ho scritto prima di essere sbattuto in prigione. quel fottuto mese in qui hai preso il corpo di mamma e lo hai buttato, come una bambola, io ero a casa a pulire il suo sangue. cercavo di tranquillizzare mia sorella.>> presi un respiro. <<Ti ho scritto in cerca di spiegazioni. ti ho scritto per tutto il mede di fila, tre volte al giorno! non mi hai risposto a nessuna lettera! a nessuna!>> gli dissi con tono alto.

Vedevo come cercava di trattenere le lacrime.
Falso.

Andai a prendere la scatolina con tutte le minacce che mi mandava in queste settimane.

Gliela sbattei al contro petto, e quando cadde a terra rivelò tutti i bigliettini, ne presi uno mettendoglielo sotto al naso.

<<E per tutte la merda che mi scrivevi.>> lo guardai disgustata, mentre lo vidi lacrimare.

<<Hai anche il coraggio di piangere, Papà? HAI ANCHE IL CORAGGIO DI GUARDARMI IN FACCIA!? DI PRESENTARTI QUI COME SE NON HAI FATTO NULLA!?>> dissi in presa dalla rabbia.

<<Hai detto che volevi Margaret. con quale faccia dici una cosa del genere?! eh!?>> lo presi dal colletto della maglia.

<<Luna, ferma.>> mi dissero i miei amici, ma gli zittì con uno sguardo.

<<Tu te ne sei infischiato di noi. di me. te ne sei fregato delle mie preghiere quella notte, ricordi? ti ricordi quando ti pregavo di smetterla perché mi facevi troppo male? tu cosa hai fatto? mi hai riso in faccia, dicendomi che è solo un momento.>> non smetteva di piangere.

<<Mi dispiace...>> sussurrò.

<<TI DISPIACE?! QUESTO SAI DIRE?!>> chiuse gli occhi al mio tono.

<<Sta mattina per qualche cazzo di motivo te ne sei uscito con una letterina del cazzo dove supplicavi il mio perdono? PERCHÈ MI HAI SCRITTO SE VUOI UCCIDERMI?!>> volevo ammazzarlo.

Endlessly 1 || Mattheo Riddle.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora