Prologo

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-non posso davvero credere al fatto che ti sto permettendo di lasciarmi qui con mio padre quando sai perfettamente che voglio andare per mare- protestò la rossa guardando verso il ragazzo castano che appollaiato sulla finestra di quella che era la sua camera la stava osservando con un sorriso triste sul volto.

-ti prometto amore mio che tornerò a prenderti ma al momento ho davvero bisogno che tu rimanga qui, in un luogo per te sicuro- disse invece il castano scuotendo la testa.

-potrebbero volerci mesi o addirittura anni. L'ultima volta siamo stati un anno in mare- gli fece notare la rossa con occhi lucidi -non puoi davvero volermi lasciare qui per chissà quanto altro tempo-

-amore mio ci vorranno mesi, o anni ma tornerò da te. Non posso vivere senza di te-

-e cosa dirai ai tuoi uomini? Che hai lasciato la donna porta sfiga a casa?-

-amore lo sai che hanno cambiato idea su di te- scosse la testa il ragazzo sospirando -Frad ti adora, non permette a nessuno di usare i suoi coltelli in cucina e tu sei davvero stata l'unica ai quali li ha fatti usare-

-questo non cancella il fatto che io sia la figlia di uno degli ufficiali della marina che più di tutti vi da la caccia. Sono una vostra nemica-

-non lo sei- scosse la testa il pirata decidendo di scendere dal davanzale della finestra per raggiungere la rossa e lasciargli un bacio sulle labbra mentre con il braccio sinistro andava a cingerle la vita per poterla stringere a se -è tuo padre che ci da la caccia, non tu. Tu sei una di noi, sei la mia ragazza Emilie, la mia donna- il pirata sorrise ancora lasciandole un altro bacio sulle labbra con Emilie che decise di aggrapparsi al suo pirata con tutte le forze che aveva mentre una lacrima solcava il suo volto. Non aveva nessuna intenzione di separarsi da quello che era l'amore della sua vita ma sapeva allo stesso tempo che ormai lui, e con tutte le probabilità anche la sua ciurma, aveva già deciso e a niente sarebbe servito protestare e impuntarsi. L'unica cosa che avrebbe potuto fare sarebbe stata intrufolarsi di nascosto nella nave, dando una o due monete d'argento al piccolo mozzo della nave Benj, ma non era certa avrebbe comunque funzionato. Infatti la prima volta che era salita sulla nave del suo ragazzo, quando ancora entrambi non si conoscevano, lo aveva fatto proprio intrufolandosi in una delle casse che doveva contenere stoffe per fare principalmente un dispetto al padre e l'avevano scoperta si dopo essere salpati ma comunque abbastanza velocemente. Sapevano che ne era capace quindi non poteva provarci nuovamente.

-non farti uccidere da nessuno e vedi di tornare davvero da me- disse la rossa osservando attentamente il castano che si era messo ad accarezzarle la spalla destra che era ancora circondata da bende. Emilie notò lo sguardo malinconico del ragazzo, che si incolpava di quella sua ferita quando era stata lei quella a mettersi in mezzo, e decise di distogliere la sua attenzione lasciandogli un altro bacio.

-non morirò, non prima di riaverti al mio fianco- e dopo aver detto quelle parole il castano si rimise il cappello in testa e salì nuovamente sul davanzale per poi scomparire dalla camera di Emilie che chiuse gli occhi permettendosi di piangere silenziosamente per quella separazione che sperava essere momentanea.

Mille notti in mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora