Epilogo

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Anton finalmente riuscì ad andare via dal pianoforte dopo aver suonato per quelle che gli erano parse ore e si diresse con molta calma verso il bancone dove si ricordava di aver lasciando Veljko con la madre ma non vedeva più nessuno dei due. Il castano comunque decise di allontanarsi da quel pianoforte perché davvero non aveva nessuna intenzione di tornare a suonarlo fin troppo. Fu mentre si muoveva verso l'uscita della taverna che individuò Veljko che stava parlando di qualcosa con Frad e si avvicinò ai due.

-ehi-

-oh amore hai finito- disse prontamente Veljko lasciandogli un bacio sulla fronte -ci siamo dimenticati di avvisare il Capitano della mappa che abbiamo trovato- aggiunse poi anche se il moro era certo che Emilie avesse già accennato qualcosa ma voleva usare una scusa per far andare Anton dal padre. E ancora Veljko era certo di non aver compreso appieno il fatto che l'uomo che l'aveva cresciuto come fosse suo padre fosse in realtà il padre del suo ragazzo.

-andiamo allora...non mi sembra di averlo visto nella taverna-

-no infatti, scusa Frad-

-andate ad avvisare il capitano e ricordatevi di riposarvi dopo- disse l'uomo che aveva capito eccome cosa sarebbe successo di li a poco. Veljko prese per un polso il castano trascinandolo verso quella che era la casa nella quale era cresciuto quasi con il cuore a mille, cuore che prese a battergli ancora più forte quando si trovò a bussare alla porta della casa di Thymen.

-oh ragazzi- disse Thymen -stavo arrivando da voi ma prego- ridacchiò l'uomo lasciandoli passare per farli entrare e Anton non si accorse minimamente di come il Capitano lo stesse squadrando da capo a piedi.

-l'ultima mappa è stato un buco nell'acqua...abbiamo trovato un'altra mappa- e Veljko prese la mappa piegata che si era portato dietro e la fece vedere a Thymen che la osservò attentamente -non so nemmeno se valga la pena continuare a cercare questo tesoro se continuano a propinarci solo mappe-

-non arrendetevi- disse invece Thymen -se è stato nascosto in questo modo probabilmente ci sarà un bel tesoro, un grande tesoro, dietro tutto ciò. È fatto questo giochetto per far desistere la gente dal continuare la propria ricerca, voi non fatelo okay?-

-anche se potrebbe essere uno spreco di risorse?-

-comunque per mare dovete andare no? Non vi costa niente nel vostro navigare cercare anche queste isole, non rendetela la vostra missione principale ma continuate- e Thymen si trovò a sorridere perché vide uscire da quella che era la sua camera Emilie, cosa che gli altri due ragazzi non avevano potuto notare perché davano le spalle a quella porta.

-non ditemi che siete qui perché volete già partire? Siete appena tornati ragazzi- rise Emilie palesando la sua presenza e mettendo una mano sulla spalla di Anton che si voltò a guardare la madre con occhi sgranati -che c'è?- gli chiese lei continuando a ridere -io ormai ci vivo in questa casa Anton- e piano piano la rossa vide sul volto del figlio apparire la realizzazione di quello che aveva detto e si voltò verso Thymen, il Capitano...suo padre che gli stava sorridendo.

-oh no, restano almeno due mesi qui e poi si possono fare anche mille notti in mare- fu la risposta di Thymen -devo conoscere per bene mio figlio infondo- e dopo quelle parole Anton non resistesse oltre andando verso il padre abbracciandolo rischiando anche di fargli perdere l'equilibrio. Era davvero felice Anton perché aveva pensato letteralmente a tutti tranne che a Thymen perché per lui non era possibile una cosa del genere, Thymen era troppo per essere davvero suo padre ma allo stesso tempo iniziava a capire perché la madre lo avesse perdonato così tanto velocemente per non essere mai tornato a prenderli.

Veljko sorrise quasi tristemente a quella scena mentre Emilie gli si avvicinava.

-sai tesoro- attirò la sua attenzione sussurrando e Veljko la guardò sorpreso per come l'aveva chiamato -Thymen ti ha cresciuto e io vorrei considerarti mio figlio se per te va bene?- Veljko distolse lo sguardo dalla donna solo per cercare di non farle vedere i suoi occhi lucidi a quelle parole ma comunque annuì perché non era sicuro di riuscire a mantenere un tono di voce fermo. Emilie sorrise ancora di più e si sentì autorizzata ad abbracciare quello che era il ragazzo del figlio e Veljko rispose a quell'abbraccio nonostante non fosse mai realmente stato un tipo da abbracci.

Mille notti in mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora