Capitolo 31

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-VELJKO!- urlò Thymen accorgendosi di quello che aveva fatto il figlioccio. Veljko però ignorò completamente quell'urlo guardando con odio verso Travis.

-ti rode così tanto perdere che colpisci le persone che vincono lealmente alle spalle!- urlò invece Veljko cercando di fermare con le sue mani il sangue che stava uscendo dal corpo del suo ragazzo.

-mi hai salvato tu- ridacchiò Travis.

-perché i tuoi uomini erano pronti a fare fuoco non appena Anton ti avesse ucciso!- disse Veljko e vide molti della marina, compreso lo stesso Travis sbiancare, ho cercato di fermare il combattimento per fermare un massacro- Veljko prese la sua pistola con la mano non impegnata a stringere la ferita di Anton e la puntò verso Travis -mi dispiace Thymen ma credo che uccideremo i nostri ospiti della marina oggi- e non aspettò la risposta del suo capitano prima di sparare un corpo mortale verso Travis mirando perfettamente al cuore. Un po' gli dispiaceva aver tolto quella soddisfazione ad Anton ma non voleva vedere Travis vivo un momento di più. Subito dopo il suo sparo successe il putiferio e gli uomini della marina si trovarono a combattere per la loro vita mentre Veljko prendeva, per la seconda volta in un mese, in braccio il corpo quasi senza vita di Anton e camminava velocemente verso però quella che era la sua di camera -FRAD UN MEDICO! ORA!- urlò verso l'uomo che però sembrava già essere scomparso ancora prima che lui finisse la frase.

Veljko raggiunse la sua casa e di conseguenza la sua camera alla velocità della luce e dopo aver poggiato sul letto il corpo di Anton cercò di spingere sempre di più sulla ferita ignorando che stava ricoprendo di sangue non solo tutte le lenzuola del suo letto ma anche le sue mani.

-ti prego amore mio non lasciarmi così, non adesso- sussurrò Veljko continuando a premere con le lacrime agli occhi -non per colpa mia- continuò con voce tremante.

-Veljko spostati- disse la voce di quello che era lo stesso medico che aveva già curato Anton.

-ma se lascio la ferita...-

-spostati e basta- disse ancora l'uomo e Veljko si sentì trascinato via dalla sua stessa camera e solo una volta fuori scoppiò completamente in lacrime tra le braccia di Frad che lo strinse forte a se.

-calmati- cercò di sussurrargli Frad mentre Veljko era completamente scosso dal pianto. Era la prima volta in realtà che piangeva in quel modo, era la prima volta che stava realmente per perdere una delle persone più importanti della sua vita e per di più solo e soltanto per un suo errore. Solo perché aveva agito d'istinto pensando prima alle case di quell'isola, che potevano però essere ricostruite velocemente e con il fuoco che non si sarebbe propagato di molto, invece che all'incolumità del suo ragazzo -Veljko potrebbe salvarsi-

-potrebbe- sussurrò tra i singhiozzi Veljko -e se morirà sarà solo colpa mia...volevo salvare tutti noi e invece ho...-

-hai peggiorato la situazione?- domandò Thymen palesando quindi la sua presenza li. -non ho detto niente quando mi sono accorto di quegli uomini perché sapevo che avevamo alcuni dei nostri pronti a bloccare gli incendi, perché Anton ci aveva preparati a qualunque scenario. Ti sei fatto prendere dal panico Veljko-

-lo so- disse il moro ancora tra le braccia di Fard che sospirò.

-come sta il ragazzo?- domandò poi Thymen verso il suo migliore amico.

-non so, il medico è da solo li dentro- rispose sinceramente Frad accarezzando la schiena di Veljko per cercare di calmarlo ma senza successo.

-due ferite mortali nel giro di un mese non sono poca roba comunque- si intromise anche Benj che era completamente sporco di sangue -abbiamo ucciso tutti quelli della marina qui presenti Capitano- aggiunse poi verso Thymen.

-smontate la loro nave. Non sappiamo se qualcun altro era a conoscenza del fatto fossero diretti verso la nostra isola ma prima nascondiamo le tracce della loro presenza e meglio sarà-

-e tutti devono credere che Anton sia morto- disse Veljko uscendo finalmente dal suo nascondiglio -soprattutto Jonathan Soleil deve essere certo della morte di Anton- continuò il ragazzo.

-ehm...da dove te ne esci?- domandò confuso Frad dalle sue parole.

-è la seconda volta che provano ad ucciderlo in un mese proprio come ha fatto notare poco fa Benj e...sono certo che Jonathan non volesse inscenare niente ed uccidere veramente Anton- "soprattutto dopo quello che ho scoperto" pensò il moro senza però dire ad alta voce quelle parole. Quella confidenza che gli aveva fatto Anton voleva che restasse solo tra loro due e poco alla volta iniziava anche a comprendere perché l'altro avesse avuto così tanta paura di dirgli la verità -far credere a tutti che sia morto e quindi anche a Jonathan farà in modo che non tornino a darci fastidio dopo che avremo distrutto quella nave della marina presente al nostro porto-

-non hai tutti i torti- disse Thymen -sai...le parole che ha detto Jonathan quando ha provato ad uccidere il ragazzo...-

-sembrava che volesse uccidere proprio lui- confermò Veljko chiudendo un momento gli occhi -è il figlio di un pirata che è stato costretto ad entrare nella marina e alla prima possibilità ha voltato loro le spalle per stare dalla nostra parte-

-cap adesso credi che Anton sia dalla nostra parte...dopo tutto quello che è successo?-

-proprio perché adesso ho la fottuta conferma che Anton sarà sempre dalla nostra parte che mi fido completamente di lui e spero davvero che il mio ragazzo si riprenda perché se morirà per colpa mia io...- e Veljko rimase in silenzio allontanandosi da Frad per andare semplicemente a sedersi a terra difronte la porta della sua camera -lasciatemi qui da solo per favore. Ho bisogno di stare da solo-

-non distruggerti troppo- disse Thymen osservando il figlioccio attentamente -e vedi soprattutto di avvisarci non appena il medico uscirà da quella porta-

Mille notti in mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora