-Keione- disse Veljko palesando la sua presenza al pirata prima di prendere la sedia perfettamente difronte all'altro per scostarla e sedersi sopra. Anton seguì i movimenti di Benj e cioè restò in piedi dietro a Veljko osservando però attentamente l'uomo seduto perfettamente difronte al suo ragazzo. Era molto ma molto più grande di Veljko e per i capelli bianchi forse arrivava ad avere anche una sessantina d'anni. Aveva tante di quelle cicatrici sul volto e che si vedevano scomparire anche oltre la camicia che Anton era certo l'uomo ne avesse più di un centinaio per non parlare della benda presente sull'occhio sinistro. Anton cercò anche di non fare un passo indietro quando vide l'uomo sorridere e quindi anche la quantità enorme di denti marci e d'oro che possedeva, il ragazzo avvertì anche chiaramente il pessimo alito che sapeva di alcol del pirata.
-oh Veljko, come sta Thymen? Ancora vivo?-
-molto più di te Keione- disse secco Veljko sistemandosi meglio sulla sedia e frenando l'istinto di voltarsi per controllare che Anton fosse vicino a lui.
-eppure tra i due sono io quello che va ancora per mare diversamente da lui che si è dato alla politica- ridacchiò il pirata e risero anche quelli che erano i suoi sgherri. Anton vide con la coda dell'occhio la faccia Benj con un'espressione ancora più seria di quella che aveva messo su quando aveva parlato poco prima con lui e fu stranamente certo che anche quella di Veljko fosse identica nonostante non riuscisse a vederla completamente e nonostante non sapesse chi fosse il Thymen che avevano nominato.
-le circostanze erano particolari- disse semplicemente Veljko -ma sai perfettamente che non sono qui per questo- Veljko incrociò le braccia al petto osservando attentamente l'altro -ho bisogno di sapere da te se le isole gemelle sono ancora sotto il tuo controllo-
-ovvio- fu la sua risposta -vuoi passarci in mezzo?- chiese allora il pirata scoppiando poi a ridere -siete sempre carini voi pirati di Thymen che cercate sempre di attraversare le mie isole e il mio mare per non metterci una settimana in più-
-possiamo passare o no?-
-ovviamente no se non volete morire bambino- rispose secco Keione prendendo uno dei suoi pugnali e infilzandolo di punta nel tavolo e facendo leggermente trasalire Anton per quel gesto ma il pirata parve non accorgersene -a meno che tu non abbia qualcosa da barattare...che ne so...il tesoro che vorresti raggiungere passando le mie isole? Sai posso ignorare alcune cose ma non sono stupido e se voi pirati femminucce volete affettare i vostri viaggi significa solo che si sta parlando di un tesoro importante-
-no- scosse la testa Veljko -non posso darti il tesoro, o quello che sto andando a cercare perché è della mia ciurma-
-allora bambino sapevi fin dall'inizio che non ti avrei mai accordato il passaggio-
-provare non costa mai nulla- fu invece il commento di Veljko che si alzò di colpo dalla sedia prima di lanciare un sacchetto in direzione del pirata -è per il disturbo-
-è sempre bello fare affari con te, anche con i no ricevo parecchie monete d'argento- ridacchiò Keione facendogli cenno di andare via e Veljko lo fece lanciando un veloce sguardo ad Anton e Benj per accertarsi che i due lo stessero seguendo cosa che stavano facendo veramente. Solo una volta al sicuro dallo sguardo di Keione e dalle sue orecchie Veljko si permise di tirare a se per la vita Anton e poggiare la testa sulla sua spalla.
-cap?- sussurrò Anton usando il nomignolo che usavano tutti sulla nave un po' sorpreso da quel comportamento da parte del moro.
-odio quel pirata- sbottò Veljko -lascami stare così per un po'-
-ti prendo qualcosa da bere Vel?- domandò Benj al moro sbuffando.
-no, a me no- disse Veljko -prendi del rum per Anton però-
-posso andare a prenderlo anche da solo e...-
-tu devi stare vicino a me il più possibile- sbottò il moro e Benj alzò gli occhi al cielo prima di scomparire dalla vista dei due per andare a prendere quello che Veljko gli aveva detto.
-sapevi già ti avrebbe detto di no non è vero?- domandò Anton e vide Veljko annuire mentre una musica attirava nuovamente la sua attenzione.
-volevo comunque provarci e almeno mi sono assicurato di dargli abbastanza argento da non fargli venire subito in mente di assaltare la nostra nave per prendere la mappa del tesoro-
-aspetta lo farà?- domandò con occhi sgranati e anche parecchio preoccupato Anton perché quei pirati gli erano sembrati fin troppo pericolosi per i suoi gusti.
-c'è un'alta probabilità che possa farlo ma al momento non ne ha intenzione perché ha ricevuto i suoi soldi- borbottò Veljko abbassando una mano verso il sedere di Anton e stringendolo con forze. Ormai Anton si era abituato a quegli agguati e riuscì a trattenere un gemito per quel tocco ma la cosa forse infastidì Veljko che continuò la sua tortura.
-cazzo Vel non sono di ferro, se continui avremo un problemino- sbottò a bassissima voce Anton anche se la sua voce stava diventando fin troppo roca cosa che fece sorridere di gusto Veljko.
-avrai un problemino che posso però risolverti lo sai vero?-
-Vel smettila. Stanotte potrai scoparmi dove vuoi ma adesso placa i tuoi istinti- non riuscì a trattenersi Anton e vide il moro alzare gli occhi rossi al cielo ma comunque annuire confermando che non avrebbe continuato. Felice di quella conferma Anton si concentrò nuovamente sulla musica che riconobbe nuovamente come quella che aveva sentito anche la sera che aveva conosciuto Veljko alla locanda e corrucciò la fronte cercando capire dove l'avesse sentita.
-che hai?- domandò Veljko che aveva notato quello sguardo mentre Benj li raggiungeva porgendo un boccale di rum ad Anton che lo accettò volentieri e ne bevve un sorso prima di rispondere al suo ragazzo:
-la musica, mi sembra familiare-
-la musica?- domandò a sua volta sorpreso Benj ascoltandola attentamente -è una delle ballate dei pirati-
-eh? Avete delle ballat...- ma la voce di Anton si bloccò di colpo quando sentì alcuni pirati iniziare a cantare.
-Anton?-
-mia madre...- Anton chiuse gli occhi un momento -mia madre la usava come mia ninnananna- spiegò poi ai due mentre la voce della madre nella sua mente si sovrapponeva a quella dei pirati.
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Mille notti in mare
RomanceAnton è figlio di un pirata, un pirata che il ragazzo non sopporta perchè invece di rispettare la promessa che aveva fatto alla madre di tornare a prenderli li aveva lasciati al loro destino. Questo odio nei confronti del padre poi si è trasformato...