Capitolo 13

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-dovete aiutarmi- quasi urlò Veljko salendo alla velocità della luce sulla sua nave e guardando principalmente verso Frad e Benj.

-cap?- domandò confuso proprio quest'ultimo osservando poi con un sorriso in direzione di Carl che era arrivato a sua volta correndo dietro il moro.

-il capitano è impazzito- disse proprio il ragazzino -ha corso come un dannato-

-che è successo?-

-Anton- disse semplicemente Veljko in risposta a Frad -dobbiamo salvarlo da li-

-ti avevo detto che te ne saresti pentito- borbottò Benj -ma tu sembri non volermi mai ascoltare e poi ti ritrovi sempre in queste situazioni di merda-

-è diverso- scosse la testa Veljko lasciando le mappe che aveva tra le mani in quelle di Frad che le osservò confuso.

-e queste da dove escono?-

-me le ha date Reid Tyane- sussurrò Veljko -perché a quanto pare voleva Anton. Quando lo ha visto è letteralmente impazzito iniziando a dirmi che lo scambio non era equo e che io oltre a Carl dovevo avere altro. Non capivo, davvero. Poi ho finalmente prestato attenzione ad Anton. Anton che quando ha capito dove lo stessi portando ha cercato di parlarmi, di dirmi che non voleva andarci ma non l'ho ascoltato- Veljko prese un profondo respiro -l'ho ascoltato solo quando era ormai troppo tardi e ho scoperto che...che Reid voleva Anton. Lo desiderava perché lo aveva già avuto e io non ho nessuna intenzione di lasciare il mio Anton, per colpa mia, nelle mani di quel pezzo di merda!- urlò Veljko perché anche se non aveva avuto tanto a che fare con l'ufficiale della marina di quella cittadina sapeva da voci, parecchie voci oltre alla conferma che aveva avuto dallo stesso Anton mentre glielo stavano portando via, che quell'uomo era davvero fin troppo violento con i suoi amanti. E il solo immaginare Anton nelle grinfie di quell'uomo non poteva non sentirsi una merda per quello che aveva fatto.

-cazzo- sbottò Frad -e cosa vorresti fare?-

-ammazzarlo- ringhiò Veljko -ammazzarlo prima che metta le sue luride manacce sul mio Anton-

-scusate se mi intrometto- disse Carl avvicinandosi quasi titubante al suo capitano che così incazzato lo aveva visto pochissime volte e non era mai andata a finire bene.

-di quello che hai da dire- sbottò Veljko.

-Reid...probabilmente avrà già messo le mani su quel ragazzo che hai usato per lo scambio- disse il ragazzino -quando arrivava un nuovo ragazzo per lui non perdeva mai tempo e se veramente lo voleva così tanto...-

-DOBBIAMO SALVARE ORA ANTON- urlò Veljko con il cuore a mille. Davvero non si sarebbe mai perdonato quello che stava succedendo.

-calmati Vel- disse prontamente Frad -essere avventato non ti servirà a niente, dobbiamo organizzarci anche perché un conto era fare uno scambio e quindi sapere che nessuno della marina ci avrebbe bloccati o comunque attaccati, un altro conto è buttarsi a capofitto nella villa dell'ufficiale con intenti omicidi-

-non posso lasciare Anton li, non dopo quello che gli ho fatto-

-ma allo stesso tempo non possiamo morire tutti quanti perché sei avventato- disse a sua volta Benj -abbiamo tempo prima di ripartire per organizzarci e recuperare Anton. Il gruppo dovrà essere piccolo e soprattutto dovremmo avere qualcuno che possa garantire le manovre alla nave per farci partire il più velocemente possibile e non allarmare tutta la cittadina e la flotta qui intorno- e il moro indicò con la testa le altre navi presenti con loro al porto e che erano palesemente navi della marina con qualcuna commerciale. Nave commerciale che all'esterno poteva sembrare anche la loro visto che avevano abbassato la Jolly Roger.

-va bene- si arrese Veljko -ma dobbiamo portarlo via da quella villa-

-e lo faremo- Frad mise una mano sulla spalla del moro per cercare di tranquillizzarlo -mi sbagliavo sai?-

-su cosa?- domandò confuso da quell'affermazione il ragazzo.

-sul fatto che fosse come per Travis, non è come con quel ragazzo perché tu provi qualcosa di molto più forte per Anton. In un mese con Travis non ti saresti scaldato così tanto come hai fatto con Anton-

-forse perché con Anton...con Anton è completamente diverso...sapete ho anche pensato di portarlo sull'isola a conoscere il Capitano prima di fare lo scambio-

-sei completamente partito per quel bocconcino- rise Benj solo che si ritrovò a ricevere un'occhiataccia di fuoco da parte di Veljko per come aveva definito il suo ragazzo.

-che ne dite di non litigare e di organizzarci per il piano da seguire? Carl ti hai visto qualche passaggio segreto o comunque comodo per poter entrare nella villa?- propose Frad cercando di calmare gli animi bollenti.

-entrare no, però conosco diverse scorciatoie che ho provato ad usare prima di essere visto e catturato. Posso andare con la squadra e quindi fare strada- propose il ragazzino e Veljko ci mise un po' per annuire e quindi confermare che Carl poteva andare con loro.

-voglio anche Benj- aggiunse poi Anton -per punizione-

-e ti pareva- alzò gli occhi al cielo il moro -ho solo dato un soprannome al tuo ragazzo per come lo hai morso e marchiato i primi tempi non ho mica detto che lo voglio per me!-

-non devi comunque chiamarlo bocconcino! È il mio bocconcino- sbottò Veljko -e ucciderò Reid, non provate a farmi cambiare idea perché il solo pensiero che lo ha avuto mi viene l'istinto omicida-

-nessuno ha intenzione di bloccarti, dovrai spiegarlo al tuo ragazzo perché ucciderai Reid Tyane-

-credo che mi ringrazierà- commentò il moro chiudendo gli occhi e guardando nuovamente in direzione della villa che dal porto era poco visibile, quasi completamente nascosta, con il cuore che davvero sembrava non avere voglia di fermarsi. E Veljko era più che certo che non si sarebbe minimamente calmato fino a quando non avrebbe avuto Anton al sicuro tra le sue braccia.

Mille notti in mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora