Nemmeno il tempo di mettere il secondo piede sul ponte che la passerella venne immediatamente tirata su e la nave iniziò le manovre per poter uscire dal porto nonostante non ci fosse la condizione favorevole per farlo ma non avevano assolutamente altro modo. Veljko si permise quindi di tirare un sospiro di sollievo e con calma appoggiò Anton a terra, Anton che era forse ancora più instabile e che quindi cercò di aggrapparsi nuovamente al moro. Veljko capendo che l'altro non sarebbe riuscito a rimanere in piedi lo riprese in braccio, questa volta con un braccio sotto le ginocchia e l'altro alla base della schiena, e Anton per non perdere l'equilibrio visto quanto velocemente il pirata lo avesse preso gli allacciò le braccia intorno al collo per sorreggersi nonostante avesse ancora la pistola nella mano destra.
-io mi ritiro in cabina- disse prontamente Veljko che voleva a tutti i costi parlare con Anton e anche far riposare il castano che aveva tra le braccia.
-qui ce ne occupiamo noi cap non preoccuparti- confermò Benj -e avviso Frad di portarvi qualcosa da mangiare- aggiunse poi avendo avvertito proprio come Veljko lo stomaco di Anton brontolare per la fame. Veljko annuì semplicemente e senza dire altro si diresse a passo svelto verso la sua cabina per poi aprire la porta con una spallata ringraziando di non aver chiuso la stessa a chiave. Raggiunse il letto alla velocità della luce e con molta delicatezza vi posò sopra Anton che slacciò le mani dal collo di Veljko chiudendo un momento gli occhi mentre una lacrima gli solcava la guancia destra.
-ehi...- sussurrò Veljko piegandosi per essere alla sua stessa altezza -mi dispiace-
-mi sei venuto a prendere- sussurrò invece Anton aprendo finalmente gli occhi e osservando Veljko quasi timoroso che potesse essere solo la sua immaginazione, un sogno, un miraggio dettato da quello che gli aveva fatto Reid.
-dovevo, dovevo dopo averti lasciato li- disse Veljko -mi sono accorto troppo tardi di quello che stavo facendo veramente e del tuo sguardo terrorizzato...non potevo fare nulla in quel momento e ho dovuto aspettare le tenebre per venirti a prendere-
-ma sei arrivato-
-sono arrivato- confermò Veljko sporgendosi per permettersi di lasciare un bacio sulle labbra del castano che non si scostò minimamente a quel bacio -e ho capito che ti voglio al mio fianco più di un semplice amante- e a quelle parole Anton sgranò gli occhi più che sorpreso cosa della quale Veljko si accorse e sorrise -credevi davvero che avrei ucciso un uomo e sarei entrato di soppiatto nella sua villa per salvarti se fossi stato solo un semplice amante?-
-no- si trovò a dire Anton con il cuore a mille.
-appunto- confermò Veljko -me ne sono accorto tardi diversamente da Frad e Benj ma loro ormai mi conoscono da così tanto tempo e molto più di quanto sembri e già mi avevano avvisato questa mattina che stavo facendo una cazzata-
-come sta Carl?- cercò di cambiare velocemente argomento Anton perché si stava davvero sentendo fin troppo in imbarazzo.
-bene, ma lui non ha passato quello che hai passato tu Anton- disse Veljko -e devi riposarti assolutamente-
-prima il cibo...e poi dormo- si trovò a dire il castano visto che la sua pancia aveva nuovamente brontolato facendo ridacchiare Veljko mentre gli prendeva anche la pistola dalle mani e la posava sulla sua scrivania.
-resto qui con te questa notte e...-
-non credo di avere la forza di fare qualcosa dopo che Reid...-
-non ho detto che voglio fare sesso Anton- alzò gli occhi al cielo Veljko -devi riprenderti anche perché non ti reggi in piedi. Voglio solo stare al tuo fianco se hai bisogno di me- e il moro sostenne lo sguardo verde di Anton che alla fine si trovò ad annuire confermando che si, avrebbe davvero gradito la presenza di Veljko al suo fianco nel letto anche per non pensare di essere solo in un suo sogno. -ottimo, le carte che mi ha dato Reid sono delle mappe di un tesoro e...vorrei prima raggiungere quel luogo per recuperare quel tesoro e poi andare dal Capitano- aggiunse poi Veljko.
-perché me lo stai dicendo?- sussurrò invece Anton che davvero non stava capendo il perché di quelle parole e vide l'altro sorridergli leggermente.
-perché voglio sapere se vuoi restare con me sulla nave oppure no- rispose schietto Veljko -non voglio costringerti a fare qualcosa che non vuoi-
-certo che voglio restare con te su questa nave- disse di getto Anton che rimase poi sorpreso di aver detto quelle parole ma un po' doveva aspettarselo per come era finito per innamorarsi del pirata che aveva difronte in solo un mese.
-oh...sai all'inizio odiavi tutti noi pirati- ridacchiò Veljko andando verso la porta alla quale avevano bussato solo perché sapeva che dovevano portare del cibo per Anton altrimenti gli avrebbe completamente ignorati. Infatti quando aprì la stessa prese la ciotola dalle mani di Benj e poi gli richiuse la porta in faccia andandosi a sedere sul letto accanto ad Anton che nel mentre si era anche sistemato meglio sullo stesso togliendosi gli stivali.
-ti conosco da poco, lo so, ma...mi ispiri fiducia così come mi ispira fiducia anche la tua ciurma- rispose ancora una volta sinceramente Anton che aveva rinunciato da tempo a capire come mai si sentisse al sicuro su quella nave di pirati.
-sai- ridacchiò Veljko -mi sa che la tua metà pirata stia uscendo fuori-
-ehi- protesto il castano guardandolo storto.
-non guardarmi così, lo sai anche tu che con tutte le probabilità ho ragione. Per quanto tu possa odiare tuo padre perché ha lasciato te e tua madre da soli sono certo che tu abbia anche qualcosa di lui- e dopo aver detto quelle parole porse la ciotola con la zuppa di carne, carne che avevano recuperato dalla cittadina portuale prima di salpare, ad Anton che non rifiutò quel pasto.
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Mille notti in mare
Roman d'amourAnton è figlio di un pirata, un pirata che il ragazzo non sopporta perchè invece di rispettare la promessa che aveva fatto alla madre di tornare a prenderli li aveva lasciati al loro destino. Questo odio nei confronti del padre poi si è trasformato...