Capitolo 30

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-dov'eri finito?- domandò Thymen a Veljko quando lo vide arrivare al suo fianco con sguardo cupo.

-non ho sentito quando ha detto quante volte ha combattuto contro il mio ex- fu invece il commento di Veljko che quando Anton era andato via velocemente dalla camera lo aveva seguito per poi restare nascosto mentre il castano parlava con Thymen. Aveva sentito tutta la loro conversazione appurando di essere uno stupido che si era fatto condizionare solo e soltanto da quello che era successo con Travis senza dare ad Anton la possibilità di spiegarsi. L'unica parte però che il ragazzo non aveva capito era stato il numero di volte che i due avevano combattuto.

-hai origliato-

-si- confermò Veljko -e mi sento già male perché il mio ragazzo potrebbe morire credendo che lo odi quindi per favore dimmi quante volte hanno già combattuto-

-cinquecento trentanove- rispose allora Thymen -e le ha perse tutte-

-Travis lo vuole morto, cazzo-

-se tu invece di scattare come hai fatto gli avessi lasciato il tempo di dirti tutta la verità non sareste finiti in questa situazione- sussurrò Thymen mentre si bloccava perché avevano raggiunto la spiaggia dove si sarebbe svolto il duello. Preoccupato dalle parole di Anton il pirata aveva anche predisposto alcuni uomini pronti a spegnere eventuali incendi se per puro caso qualcuno avesse provato ad appiccare incendi dopo la fine dello scontro.

-già...sono uno stupido che perderà il ragazzo che ama oggi stesso per mano di un cretino che credeva di amare-

-dovresti dirglielo prima dell'incontro che lo ami-

-che senso ha?- sussurrò Veljko -e poi hanno appena iniziato- aggiunse non appena si accorse che Travis non aveva perso tempo ed era partito all'attacco immediatamente dopo aver visto Anton entrare nel cerchio che avevano creato sulla sabbia e senza dare tempo al castano di prepararsi. Per fortuna Anton però sembrava essersi aspettato un attacco del genere e lo parò velocemente utilizzando sempre la mano destra per tenere la spada -davvero è più forte con la sinistra?-

-l'ho visto poco allenarsi ma sono certo che la destra non sia la sua mano dominante anche se forse è troppo abituato per poter cambiare all'ultimo- e Thymen si zittì di colpo, così come tutti quelli che stavano guardando lo scontro, perché Travis aveva ferito al braccio destro Anton facendogli perdere la presa su quella che era la sua spada -per non parlare del fatto che la ferita di Jonathan alla sua spalla non si è ancora del tutto rimarginata e per lui è complicato- aggiunse guardando verso il figlioccio che sembrava davvero essere un fascio di nervi.

Anton dal canto suo aveva iniziato davvero a vedere tutto sfuocato dopo quel colpo perché aveva sforzato troppo la sua spalla destra. Se non voleva morire infilzato mentre era disarmato doveva davvero provare ad usare la sinistra come gli aveva suggerito di fare il Capitando anche se non era del tutto sicuro della cosa, non si sentiva sicuro con la sinistra. Vedendo che Travis stava per caricarlo nuovamente si lanciò a terra per recuperare la spada ma lo fece con la mano sinistra e nonostante la strana sensazione che aveva attraversato tutto il suo corpo strinse saldamente la presa sull'arma parando anche velocemente il secondo colpo di Travis. Travis che venne sbilanciato da quella parata solo e soltanto perché il suo corpo ormai agiva di memoria muscolare quando combatteva contro Anton e non aveva mai visto il ragazzo parare con la sinistra. La cosa parve far rianimare Anton che attaccò finalmente per primo destabilizzando ancora di più Travis e finendo anche per fargli parecchi tagli sia sulle braccia che sulle gambe. Dopo l'iniziale sorpresa di quel cambiamento Travis riprese ad attaccare e Anton a difendersi finendo quasi per restare in un combattimento in stallo per minuti interminabili. Anton vedeva ancora più sfuocato di prima per via del dolore ma riuscì anche ad individuare quella che era una piccola apertura nella posizione di Travis e con un colpo veloce e una forza che non credeva più di avere riuscì a disarmare Travis facendolo cadere a terra e tenendolo saldo al suolo con un piede mentre puntava la sua spada alla gola di Travis.

Sul volto di Veljko si aprì un bellissimo sorriso nel vedere come il suo ragazzo stesse sovrastando Travis e fece per girarsi verso Thymen per ringraziarlo del consiglio che aveva dato al castano quando di accorse di alcuni uomini della marina che stavano comunque caricando gli archi e si spaventò.

-ANTON- urlò cercando di attirare l'attenzione del castano e sperando di spaventare anche gli ufficiali della marina. Anton a sentire il suo nome dalle labbra di Veljko rimase confuso ma non si mosse dalla sua posizione perché stava per mettere fine alla vita di Travis. Veljko maledisse mentalmente il castano ed entrò nel cerchio per mettere una mano sulla spalla di Anton per farlo girare verso di se e tirandolo via dal corpo di Travis. Quelli della marina probabilmente avrebbero attaccato alla morte del loro capitano e Veljko non poteva permetterlo -Anton smettila- disse serio e si trovò ad osservare lo sguardo sconvolto e ferito di Anton. Fu solo allora che Veljko si accorse che quello che aveva fatto agli occhi di Anton era stato salvare il suo ex e si maledisse mentalmente ma allo stesso tempo sapeva che poteva spiegare tutto al castano una volta risolata la questione.

-Vel...davvero?- sentì sussurrare ad Anton -ho vinto lealmente-

-Anton ucciderlo non porterà a nulla di buono e...-

-grazie, vedo che mi ami ancora- furono le parole di Travis che si era rialzato velocemente e che non aveva perso tempo prima di colpire alle spalle Anton. Anton dalla cui bocca uscì un rivolo di sangue e perse l'equilibrio aggrappandosi all'unica cosa che aveva davanti: Veljko.

-sai...- la voce di Anton era un sussurro debole che avvertì solo Veljko mentre cercava di sorreggere il ragazzo il cui battito stava diventando sempre più lento -il mio cognome è Soleil...sono il nipote di Jonathan Soleil e quel bastarno ha cercato di farmi fuori fin dal primo giorno in cui sono nato e...- ma Anton svenne prima di concludere la frase con Veljko che aveva gli occhi ancora più sgranati mentre lo stringeva a se.

Mille notti in mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora