Capitolo 23

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-cosa c'è?- domandò sbuffando Veljko nel notare Thymen appoggiato allo stipite della porta di quella che era la sua camera.

-ho scoperto di te e Anton-

-e allora? Ormai quel coglione non è più un mio problema. Per quanto io sia ancora preso da lui sono certo che un bel po' di sano sesso con altri ragazzi mi aiuterà a togliermelo dalla mente-

-Vel vuoi davvero eliminare dalla tua vita un ragazzo che si vede che ti ama solo perché non vuole condividere con te alcuni dei suoi segreti?- sbottò Thymen -tu gli hai rivelato tutto di te?-

-ovviamente no! Dopo quello che ha fatto Travis di certo non mi fido a rivelare tutto al primo che capita e...-

-e non puoi pretendere da qualcun altro che faccia lo stesso-

-ma lui non ha passato quello che ho passato io con Travis e...-

-ma può aver passato altro- Thymen sospirò -quel ragazzo mi ha giurato, e io credo ad un giuramento fatto in modo così tanto sincero come il suo, che il suo segreto non nuocerà a nessuno di noi. Mi ha anche detto che l'unica persona alla quale quel segreto può far del male è proprio lui ed è per questo che non vuole parlare. Veljko dagli del tempo per prendere coraggio a parlartene, sono certo che se non gli avessi urlato contro come hai fatto forse sapresti quel segreto già da un po' con lui che si sarebbe fidato di te molto tempo prima-

-non puoi dire con certezza che non farà del male a tutti noi...io non reggerei se fosse nuovamente come per Travis- sussurrò Veljko -perché Anton mi ha fottuto la testa ancora più che Travis, è questo il problema-

-e allora lascia perdere quello che è successo con quel coglione e pensa solamente a quello che hai adesso e quello che stai perdendo nel mettere le mani davanti- Thymen prese un profondo respiro -perdere qualcuno che si ama non è bello per nessuno, soprattutto quando ci sono fortissimi sentimenti in ballo. Non vivere la tua vita nel dolore e nel rimpianto di non aver mai provato a dare una possibilità ad Anton. Permetti a quel ragazzo di mostrarti con il tempo chi è veramente-

-e se non volesse aprirsi con me?-

-certo che vuole farlo, ha paura della tua reazione ma l'ho letto nei suoi occhi che si fida di te. Non so cosa lo spaventi così tanto, perché credimi quando ne parlava aveva uno sguardo terrorizzato che la diceva lunga, ma so anche che di te si fida e per quello che mi hanno detto anche Benj e Frad...ha lasciato la sua vita nelle tue mani già una volta e pensa: Travis lo ha mai fatto?-

-no- sussurrò Veljko chiudendo gli occhi -lui non ha mai mostrato di fidarsi completamente di me come ha fatto Anton-

-esatto- sorrise Thymen capendo forse di essere riuscito a convincere il suo figlioccio a dare una possibilità al castano -e soprattutto, per favore, non pretendere da lui di rivelare tutti i suoi segreti a tutti-

-Frad e Benj non hanno minimamente provato a farmi cambiare idea durante il viaggio perché sapevano che non ci sarebbero riusciti e ti hanno lasciato l'onere-

-sono il tuo padre adottivo è normale che tu ascolterai maggiormente me di quei due o sbaglio?- ridacchiò Thymen e un leggero sorriso apparve anche sulle labbra di Veljko.

-non sbagli...sai dov'è Anton in questo momento?-

-ho parlato con lui questo pomeriggio e sono rimasto giù fino ad ora di cena per colpa della gamba, cena che ti ricordo che hai saltato, ma non so dove sia sinceramente. Dopo che abbiamo parlato si è alzato dal tavolo ed è andato verso Frad quindi forse lui è l'unico che sa veramente dove si trova...vedi di chiarire con lui va bene?-

-va bene- confermò Veljko uscendo insieme a Thymen dalla sua stanza e dopo aver accompagnato l'uomo in quella che era la sua piccola abitazione per fargli da supporto aggiuntivo oltre al suo bastone, il moro andò a passo spedito verso Frad -dov'è Anton?-

-Thymen è riuscito a convincerti?-

-può darsi Frad, dov'è Anton? Non farmelo cercare per tutta la fottuta isola- e a quella frase Frad ridacchiò di gusto prima di farsi serio.

-gli hanno dato una delle camere della locanda al momento visto che non ci sono case libere dove poter affittare stanze, e Vel non illuderlo...gli hai già fatto passare dei mesi orribili okay?-

-si si- sbuffò Veljko andando dritto verso la locanda per poi, senza nemmeno salutare, salire le scale e iniziare a bussare ad ogni porta che incontrava sul suo cammino non conoscendo ovviamente quella nella quale era stato sistemato Anton. Sbagliò tre volte prima di vedere finalmente il volto di Anton aprirli la porta della sua camera e lo vide anche restare sorpreso.

-Vel...capitano- si corresse immediatamente Anton e Veljko osservando i bellissimi pozzi verdi di Anton si chiese come cazzo avesse fatto ad ignorare quel bellissimo ragazzo per quasi due mesi solo perché arrabbiato con lui. Veljko non rispose a parole ma spinse all'interno della stanza il castano chiudendo la porta alle sue spalle lasciando sempre più perplesso Anton -ehm capitano tutto ben...- ma le parole di Anton si spensero perché si trovò ad avere le labbra impegnate a baciare quelle di Veljko. Anton spense subito il cervello, proprio come la prima volta che si era trovato tra le grinfie del moro, e si lasciò trascinare ovunque dall'altro incurante del fatto che la prima meta del suo pirata come al solito non fosse stato il letto comodissimo che avevano a portata di mano ma la parete della camera.

-cerca di trattenere i gemiti che non ho nessuna intenzione di far sapere a tutta la locanda cosa ti ho fatto visto che le pareti sono fin troppo sottili- ringhiò sulle sue labbra Veljko e Anton cercò veramente di trattenersi il più possibile mentre si lasciava andare tra le braccia del ragazzo che amava come non faceva da fin troppo tempo.

Mille notti in mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora