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Seguire Pedro era una vera e propria follia, però le cose folli a me piacevano.
Quella mattina il pick up scassato scivolava lungo la strada. Giocherellai tutto il tempo con le dita delle mani guardando la città scomparire dal finestrino alla mia destra.
Con il passare delle ore ci addentravamo sempre più nella campagna.Dal finestrino, vedevo i campi e le colline che si susseguivano, avvolti in un manto di verde rigoglioso, nonostante fosse la fine di gennaio. Pedro era al volante, la sua espressione tranquilla, quasi serena. Io, invece, sentivo il cuore battere forte nel petto e non riuscivo a smettere di pensare a quello che ci attendeva al nostro arrivo.
«Stai tranquilla, Mel...» disse Pedro, come se avesse letto i miei pensieri. La sua voce era calma e sicura. «... andrà tutto bene»
Cercai di convincermi che aveva ragione, ma la mia mente era un turbinio di preoccupazioni. «E se scoprissero qualcosa? Se capissero che stiamo insieme? Non sono pronta a tutto questo!» mi disperai comprendoni il viso con le mani.
Pedro sorrise, cercando di rassicurarmi per l'ennesima volta. Mi domandai per quanto tempo ancora avrebbe sopportato le mie lamentele. «Non lo scopriranno. E anche se lo facessero, non sarebbe un problema. Sono felice di averti con me» rispose poggiando una mano sulla mia coscia.
Con il calore della sua mano, mi strinsi un po' di più nella mia giacca, cercando di trovare conforto. «Ho detto ai miei che accompagnavo nel weekend Charlie a visitare l'università. Spero non chiamino per controllare»
Loro appoggiarono la mia scelta subito, e ovviamente avevo pregato Charlie di coprirmi per tutto il tempo.
«Non lo faranno» rispose Pedro, stringendomi la mano. «Hai fatto la cosa giusta. È importante che tu conosca la mia famiglia, per conoscere una parte di me»
La sua sicurezza mi infondeva un po' di coraggio, ma l'ansia non mi abbandonava del tutto. «Non riuscivo a smettere di preoccuparmi. E se non gli piacessi?»
Pedro mi guardò con tenerezza. «Come potrebbero non piacerti? Sei fantastica. Loro vedranno ciò che vedo io»
Un sorriso si dipinse nel mio volto. Pedro aveva questo effetto su di me: riusciva sempre a farmi sentire speciale, importante e unica.
«Spero tu abbia ragione» mi limitai a rispondere, ancora sotto sotto poco convinta.
«Lo so che ho ragione» rispose con convinzione. «Vedrai, sarà un bel weekend, ti do fastidio se mi accendo una sigaretta?»
Risposi di no e lo aiutai ad accedersi la sigaretta poiché aveva le mani impegnate alla guida.La strada si aprì davanti a noi, e vidi in lontananza le vigne che Pedro mi aveva spesso descritto. Filari di viti che si estendevano a perdita d'occhio, nonostante la stagione invernale, era uno spettacolo magnifico.
«Quelle sono le nostre vigne» disse Pedro, indicando con orgoglio. «Vuol dire che ci siamo quasi»
«È bellissimo» mormorai, incantata dalla vista. Avevo sempre amato la campagna, la città era troppo caotica e rumorosa.
«Lo so» rispose lui. «Non vedevo l'ora di mostrarti tutto. Questa è una parte importante di me, e volevo condividerla con te» terminò con orgoglio.
Annuii, cercando di lasciarmi rassicurare dalle sue parole. Pedro non sembrava preoccupato, anzi, sembrava quasi entusiasta di questo viaggio. La sua sicurezza mi dava un po' di coraggio.
Finalmente, la grande casa di campagna apparve in lontananza, imponente e accogliente allo stesso tempo, circondata da un giardino che d'estate sicuramente si sarebbe riempito di fiori.
La casa era un'elegante villa in pietra, con un tetto in tegole rossicce e grandi finestre che rendevano l'ambiente interno luminoso. I muri erano coperti di edera, e un sentiero di ghiaia conduceva all'ingresso principale, fiancheggiato da rose invernali. Mi sentivo ancora nervosa, ma vedendo l'entusiasmo negli occhi di Pedro, mi convinsi che forse tutto sarebbe andato davvero bene.
«Benvenuta a casa mia, Amelia» disse Pedro, parcheggiando il pick up. «Sono felice che tu sia qui»
Respirai profondamente, cercando di calmare i miei nervi. «Anche io sono felice di essere qui». Era la verità, era quello che volevo da Pedro.
Pedro mi sorrise, spense il motore e scendemmo dalla macchina. Ci avviammo verso la casa, il profumo delle rose invernali e delle viti mi avvolgeva, rendendo l'atmosfera quasi magica. La porta d'ingresso si aprì e ci vennero incontro due persone: un uomo in eta avanzata con i capelli bianchi e una donna giovane, con un neonato tra le braccia.
«Papà, Lola!» Pedro li salutò calorosamente. Abbracciò il padre, diede un bacio sulla tempia della sorella accarezzò il visino del nipote nato da pochi giorni. Poi si girò verso di me. «Papà, Lola, lei è Amelia, la figlia dei signori Turner. L'ho invitata per il weekend per farle conoscere il nostro lavoro nei vigneti, visto che deve svolgere una ricerca sulla viticoltura»
Cercai di rimanere seria, ma inarcai un sopracciglio incuriosita. Ricerca sulla viticoltura... era serio? Una scusa più fantasiosa non poteva inventarsela!
«Siamo felici di conoscerti, Amelia» disse il padre di Pedro, stringendomi la mano con un sorriso. Aveva mani grandi e forti, segnate dal lavoro nei campi. «Io sono Felipe e questa è mia figlia Lola»
Lola mi sorrise. Intravidi la stanchezza nei suoi occhi, ma anche una grande felicità. Era molto simile a Pedro, forse appariva più giovane. «Benvenuta, Amelia. Spero che ti piacerà stare con noi. E questo è mio marito, Matthew»
Matthew mi salutò con un cenno del capo, tenendo d'occhio il bambino che si agitava tra le braccia di Lola. Aveva un'aria serena e gentile, con i capelli scuri e una barba curata. «Piacere di conoscerti, Amelia»
«Il piacere è mio. Grazie per avermi ospitato» risposi, cercando di nascondere la mia tensione.
«Siamo felici di averti qui. Vieni, entra, ti mostriamo la casa» disse Felipe aprendo il grande portone di casa.
Mentre entravamo, sentii il cuore battere ancora più forte. La casa seguiva lo stile tipicamente rustico. All'interno erano presenti mobili in legno scuro e tappeti persiani che decoravano i pavimenti in pietra. Le pareti erano adornate con fotografie di famiglia e dipinti che raffiguravano paesaggi di vigneti e colline.
Pedro mi prese la mano un istante, nascosto agli occhi degli altri, e mi sussurrò: «Andrà tutto bene, te lo prometto»
Annuii, cercando di crederci. Quella era la famiglia di Pedro, il suo mondo. E, nonostante tutto, ero felice di essere lì. Felipe ci guidò attraverso il salotto, dove una grande finestra offriva una vista mozzafiato sui vigneti sottostanti. «Questo è il nostro piccolo paradiso, produciamo vini pregiati da generazioni» raccontò con orgoglio.
«Sono sicura che sono deliziosi» risposi, cercando di sembrare a mio agio, quando in realtà le mie gambe e le mie mani non smettevano di tremare.
«Sì, lo sono. Non vedo l'ora di farti assaggiare qualche etichetta speciale!» intervenne Lola, che nel frattempo aveva messo il piccolino nella culla.
«Siamo una famiglia molto unita, e siamo sempre felici di condividere il nostro lavoro» aggiunse Pedro con un sorriso bonario.
Mi sentii un po' più sollevata dalle loro parole gentili, ma l'ansia non mi abbandonava del tutto. Quel weekend ci avremmo messo entrambi a dura prova, ma guardando Pedro, capii che eravamo pronti ad affrontarla insieme.
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Whiskey eyes
Genç Kız Edebiyatı|| AGE GAP BOOK || Come un fulmine a ciel sereno Pedro Pascal è piombato nella mente di Amelia Turner. È bastato un solo sguardo per farla cadere ai suoi piedi. C'è però un piccolo problema: lui è il nuovo sceriffo della città mentre lei è la figlia...