❥Capitolo due

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Sistemare gli scatoloni sembra quasi una tortura, e probabilmente lo è per davvero.

Togliere i vestiti per sistemarli nell'armadio, pulire ogni singolo angolo dell'abitazione e come se non bastasse subire le continue prese in giro di Ginevra, Nicolò e Kenan che le ricordano di fermarsi ogni tanto.

È proprio il più piccolo che capisce però la situazione.
Resta accanto ad Isabel anche quando non serve, dandole un po' di sostegno nonostante le risate continue che si ritrovano a fare.

"Isa ma hai notato che non ti hanno consegnato il letto e il tavolo?" le fa notare all'improvviso Nicolò, afferrando la lista dei mobili che quel giorno ha ricevuto dal centro commerciale e leggendola, "si, c'è scritto anche qui che quelli verranno consegnati a giorni".

"Mi stai dicendo che devo mangiare e dormire per terra?" chiede lei già esausta, prendendo un respiro profondo e sedendosi sul divano ancora incartato, "comincia proprio bene questa permanenza qui".

"Isa" la riprende Kenan, mettendole un braccio sulle spalle e lasciandole un bacio sulla guancia, "c'è casa mia e c'è casa di Nico e Ginny, non ti facciamo dormire in questa situazione. Fino a quando non arriveranno tutte le cose tu sei nostra ospite".

Isabel si adagia lentamente contro il petto del ragazzo e chiude gli occhi.
Lo stress porta l'ansia ad aumentare, e lui lo nota, perché la stringe improvvisamente di più intento a calmarla.

Non ha mai avuto vita facile, e non averla nemmeno quando potrà finalmente vivere da sola la porta ad innervosirsi ulteriormente.

In silenzio prepara dei vestiti per passare la notte mentre gli occhi dei suoi amici sono puntati su di lei, sulle sue spalle ricurve, mentre le orecchie si godono quel suo canticchiare una canzone di Bryan Adams, uno dei suoi artisti preferiti.

Strano ma vero, riesce a calmarsi solamente con la musica, ed è forse l'unico appiglio nel mondo fatto di bastardi che la circonda.

Saltano in macchina di Nicolò con una strana tensione nell'aria.
Forse il suo malumore ha influenzato i suoi amici.

Kenan ha deciso d'unirsi per non lasciare da sola Isabel a dormire sul divano. Lo sa bene che nell'ultimo periodo gli attacchi di panico sono stati frequenti e preferisce tenerla d'occhio.
Alla fine non si sa mai.
Sono improvvisi.

È proprio quest'ultimo che sorride quando la ragazza si posa con la testa sulla spalla mentre affrontano il tragitto che li divide da casa Fagioli.

Hanno deciso di cucinare velocemente qualcosa per la cena e poi di dedicarsi ad una serata con un film horror (scelto rigorosamente da Nicolò e Isabel, sono i migliori in queste cose).

E infatti quando arrivano nell'abitazione cominciano immediatamente a preparare la cena, optando per delle semplici uova alla fine perché in quattro la pigrizia è aumentata a dismisura.

Preparano poi i popcorn per il film, e dopo che hanno finito di cenare si spostano sul divano.

Isabel e Nicolò complottano qualcosa in silenzio, seduti l'uno accanto all'altra mentre smanettano con il cellulare alla ricerca di un film che farà spaventare Ginevra e Kenan (e state tranquilli che sicuramente ci riusciranno conoscendo i soggetti).

Ed è così.
Perché quando Sinister compare sullo schermo qualcosa cambia.

C'è Kenan che osserva confuso quelle scene, con Isabel che è comodamente accomodata di testa sulle sue gambe, mentre Ginevra abbraccia Nicolò con la paura di trovarsi il protagonista del film nel salotto.

Anche se la cosa più preoccupante è vedere proprio Isabel e Kenan in quella maniera.
Quando si sono conosciuti non si sono presentati, ma hanno litigato direttamente senza nemmeno sapere i loro nomi.

La situazione è cambiata quando Isabel, seduta in tribuna allo stadio, proprio dietro le panchine, si è lasciata andare ad un attacco di panico improvviso che l'ha portata quasi a non respirare più.

Kenan è stato il primo ad accorgersene (poi si è aggiunto Dybala con addosso la casacca della Roma, ma era decisamente troppo tardi) e senza pensarci su due volte ha lasciato l'allenamento e si è fatto spazio fino al posto dove si trovava lei, riuscendo a calmarla.

Gli è venuto naturale farlo, anche perché vederla così fragile senza fare nulla poteva solo portare ad essere drastiche le sue prestazioni in campo.

Da quel giorno ogni qualvolta si vedono sono inseparabili, ed è bellissimo.

E non è nemmeno un caso se con il film che continua ad andare alla tv lui le fa delle carezze tra i capelli, dimenticandosi quasi di seguire la trama.

La fissa, così piccola tra le sue braccia, e gli viene spontaneo sorridere a quella vista.

"Kenan quando hai finito di consumare Isabel con gli occhi potresti per cortesia tornare a seguire il film?" lo prende in giro Nicolò, scoppiando a ridere subito dopo e rischiando anche di strozzarsi con un popcorn quando la sua migliore amica gli tira un cuscino dritto in faccia.

"Finiscila di fare quello geloso" esclama Isabel, mettendosi più comoda sul giocatore più piccolo e prendendo un respiro profondo, "tu non mi abbracci più, perciò lascio fare Kenan".

"Oh andiamo, adesso Ginevra scoprirà della nostra relazione così" dice fintamente impaurito Fagioli, passandosi una mano sulla fronte, "come possiamo spiegare un tradimento simile? Isabel questo è un dramma".

A quelle parole scoppiano tutti improvvisamente a ridere.
Dio, quanto è bella la vita senza pensieri.

**

La luna entra timidamente dalla finestra, illuminando silenziosa il viso di Kenan che addormentato abbraccia il cuscino.

Isabel non riesce a dormire.
Il cambiamento è stato troppo improvviso e ha avuto un impatto decisamente importante sulla sua vita, portandole così l'insonnia.

Si rigira sul divano, guardando il ragazzo al suo fianco e sorridendo.
I tratti del suo viso sono particolari, e quel ciuffo che gli solletica leggermente la fronte è addirittura molto più bello.

Lo sa che Kenan non passa mai inosservato, agli occhi di nessuno.
È così bello che potrebbe tranquillamente brillare di luce propria, come una stella, ed ammaliare chiunque la osservi.

Perciò gli fa una carezza leggera sulla guancia, ed è consapevole che probabilmente mai nessuno avrà un impatto importante sulla sua vita come quello che ha avuto Kenan.

Senza spegnersi mai||Kenan YıldızDove le storie prendono vita. Scoprilo ora