❥Capitolo quindici

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Isabel cammina intontita sulla tribuna della continassa.
Quel giorno è stata invitata dal mister a vedere gli allenamenti per poter parlare un po', alla fine si conoscono bene e la tratta quasi come una figlia.

Si accomoda nel posto che più le permette una vista perfetta sul campo e si gode i ragazzi che corrono da una parte all'altra con dei sorrisi stampati sul viso.
Sono meravigliosi anche per quello.
Affrontano tutto senza paura, ma sempre con la gioia (complice anche la vivacità di Weston, ma quelli sono dettagli).

Kenan invece è lì, con il viso affondato nella sua sciarpa mentre si allena quasi controvoglia.
In quei giorni la sua mente è occupata da troppi pensieri, e questo non gli permette d'essere lucido abbastanza per dare il meglio.

Partiranno per Cagliari, ma non riesce a pensare ad altro se non al litigio con Nicolò avvenuto negli spogliatoi qualche giorno prima, particolare che Isabel non sa e soprattutto non deve sapere.

È stata una discussione accesa che ha dovuto interrompere Vlahović con l'aiuto di Danilo, talmente tanto violenta e carica di brutte parole che molto probabilmente quella minima speranza che c'era di risolvere il tutto adesso è andata completamente perduta.

Per lui immaginare una vita senza Nicolò gli sembra impossibile, proprio perché è sempre stato lui a sollevarlo quando toccava il fondo.

Ed è lo stesso per Isabel.
Da quel litigio avvenuto nei pressi della discoteca la vita non è la stessa.

Forse quel segreto l'hanno tenuto per davvero troppo tempo, portando così la situazione a degenerare inaspettatamente e soprattutto troppo velocemente.

Dovrà parlare con Ginevra prima o poi, e sembra avere il destino dalla sua parte quel giorno, perché fa il suo ingresso in tribuna.

Il viso di Isabel s'illumina immediatamente, alzandosi con l'intenzione di parlarle e chiederle scusa per aver tenuto un segreto simile nascosto proprio a lei, ma Ginevra fa uno sguardo che le lascia intendere di starle distante.

Improvvisamente il malumore si fa strada nel cuore della più grande.
Si volta verso il campo, e notare Nicolò che manda un bacio a quella che era la sua migliore amica la fa crollare ulteriormente.

Con passo svelto si avvia a lasciare la tribuna per recarsi in campo a cercare il suo appiglio.
E no, non è Kenan.
È Milik.

Tocca l'erba con le scarpe e si guarda attorno nel panico più totale, scorgendo il polacco qualche metro più distante.

"Arek" urla lei con la voce rotta, attirando così l'attenzione di tutti i giocatori.

Dušan si volta sorpreso a quel tono di voce, Kenan spalanca gli occhi quando la vede in quello stato di panico che purtroppo conosce anche troppo bene e Nicolò capisce anche di chi è la colpa.
Sua.

Arkadiusz lascia cadere la palla per terra e si gira verso Isabel, raggiungendola in pochissimi secondi e afferrandole il viso tra le mani, "cos'è successo Bel?".

"Questa situazione mi sta uccidendo, te lo giuro" ammette lei, posandosi con la fronte contro il suo petto e deglutendo, "non so più come comportarmi, cosa dire o con chi parlare. Ho bisogno di scappare".

Arek si stacca e la fissa a quelle parole, e lo sa che quando dice certe cose non c'è nulla per fermarla.

"Yıldız mi odierà, però scappa Isabel" esclama lui, deglutendo e mordendosi il labbro inferiore, "Agata, la mia ragazza, andrà in Polonia un po' di giorni. Le dirò che andrai con lei. Hai bisogno di stare bene per poter intraprendere una relazione con Kenan, così finirai solamente per distruggerlo perché tu sei già a pezzi per questa situazione. Vai a salutarlo e poi corri a preparare le cose".

Isabel lo guarda negli occhi, e poi incrocia il suo sguardo con quello di Kenan.
È veramente pronta a lasciarlo andare proprio ora che l'amore l'ha trovato in un ragazzo così puro ed innocente?

Cammina verso il calciatore numero 15 che la guarda come se avesse capito già tutto, perché quella lacrima che scorre sulla sua guancia è solamente l'ennesima conferma, "Kenny".

"Vai Isa" la incita invece lui, lasciandole un bacio sulla fronte con le labbra che prendono a tremargli, "se ti sembra la cosa giusta vai. Io ti aspetterò qui, te lo prometto".

"Ci rivedremo, lo sai" lo tranquillizza lei, anche se non ha nessuna sicurezza in quelle parole.
Kenan annuisce e prende un respiro profondo.

Aveva bisogno di sentirsi dire quelle cose per poter partire.
E mentre si allontana dal centro allenamenti dopo aver abbracciato un'ultima volta il ragazzo che le ha cambiato (e migliorato la vita), è proprio quest'ultimo che mentre la stringeva in quel suo timido arrivederci ha sentito una nota di addio troppo presente.

**

Isabel in quei giorni ha la fortuna d'ammirare Tychy, la città dove Arek è nato 30 anni prima.

La Polonia è bellissima, non se lo sarebbe mai aspettato ma quel paese la fa sentire a suo agio e le fa passare l'ansia, cosa che succede raramente.

Agata è ufficialmente la compagna giusta per svuotare la mente.
Con il suo sorriso sempre stampato, la sua solarità e la bellezza inconfondibile riesce a farla sentire a suo agio.

Ha trovato una vera e propria amica in quella ragazza, una che non ti giudica mai e sa darti il consiglio più giusto quando le domande affollano la tua mente.

Anche se qualcosa (o meglio, qualcuno) manca al suo fianco, Isabel riesce comunque a mantenere la testa libera da qualsiasi altro pensiero.

Perché alla fine, il ritorno in Italia non è poi così lontano.

Senza spegnersi mai||Kenan YıldızDove le storie prendono vita. Scoprilo ora