❥Capitolo quattro

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"Ho scoperto che Yıldız significa stella" ammette improvvisamente lei, voltandosi a guardare il giocatore in piedi nel suo salotto che a quella frase inarca le sopracciglia.

"Hai bevuto prima del mio arrivo?" chiede confuso Kenan, osservandola con le gambe incrociate e seduta sul pavimento, "perché ti sei messa a cercare il significato del mio cognome? Che cazzo di senso ha?".

"Perché non avevo niente da fare. Nicolò posso prenderlo per il culo visto che di cognome fa Fagioli, con te invece posso solamente limitarmi a farti dei complimenti" ammette lei con un sorriso quasi tenero sul volto, mentre il ragazzo s'inginocchia alla sua altezza e la guarda negli occhi, "ti chiamerò quindi stella d'ora in poi, ti rappresenta".

"Non ho capito perché una stella dovrebbe rappresentarmi" ammette confuso lui, sedendosi a sua volta.

"Le stelle brillano, sono tantissime ma c'è sempre quella che più ti spinge a guardarla, e tu sei quella piccola stellina nell'universo infinito della mia vita" spiega lei, come se fosse un discorso semplice che si fa agli amici, "tu porti tanta luce nel tuo silenzio, sei quello che la gente ammira anche senza un motivo preciso. Sei bello da guardare, e loro ti osservano".

Kenan a quelle parole arrossisce.
Sa che Isabel è bravissima a parlare, ma non aveva mai avuto modo di sentire delle frasi nei suoi confronti.
Rimane sbalordito dall'impatto che hanno su di lui, tanto che resta in silenzio in un primo momento.

"Non me l'aveva mai detto nessuno" ammette lui dopo un po', puntando lo sguardo sul pavimento e mordendosi il labbro inferiore, "tu mi vedi così? Come una stella d'ammirare?".

"Io non ti vedo solamente, ma ti ammiro come fa chiunque" risponde lei senza alcun imbarazzo, facendo subito dopo un respiro profondo, "non prenderla come una dichiarazione d'amore adesso eh".

Scoppiano immediatamente a ridere.
È strano sentire Isabel ammettere certe cose a voce alta, ma udire la sua risata così genuina scalda quasi il cuore di Kenan.

È bello avere un rapporto così puro, dove non c'è invidia ma solo tanto rispetto e tanta amicizia.

"Mio piccolissimo güneş" accenna all'improvviso Kenan, facendole una carezza e godendosi la confusione sul suo volto, "che c'è?".

"Che significa?".

"Un giorno magari te lo dirò".

Isabel lo fissa sconcertata, e poi si sporge ad abbracciarlo mentre un calore strano sembra pervaderla.

**

Le giornate a Torino volano, indipendentemente dal tuo stato d'animo.
Isabel e Ginevra camminano per la città che quel giorno viene illuminata da un timido raggio di sole.

Esplorarla anche se ormai la conoscono a memoria resterà per sempre il loro hobby preferito, e poterlo fare senza nessun altro attorno è ancora più bello.

Si perdono nelle librerie, nella vista della Mole, nella maestosità delle piazze, ed è così meraviglioso da lasciare senza fiato.

"Quando sono venuta a Torino con Nico per la prima volta ho capito che lui sarebbe stato quello giusto" ammette Ginevra, guardandosi attorno estasiata, "ho sentito d'essere a casa, te lo giuro".

Isabel si lascia sfuggire un sorriso quasi malinconico nel sentire pronunciare certe cose.
Non le provoca fastidio essere a conoscenza del vero amore che ha trovato la sua migliore amica, ma le fa male sapere che un tempo era convinta anche lei d'averlo trovato.

"In passato ho provato anch'io quella sensazione" ammette la più grande, scuotendo appena la testa, "me lo ricordo bene quello che si prova, ed era bellissimo sentirsi a casa senza esserlo realmente. Mi piacerebbe rivivere quei momenti ogni tanto".

"Non mi hai mai parlato del tuo ex" ammette quasi delusa Ginevra, fermandosi e guardandola mentre abbassa lo sguardo.

"Un giorno forse lo farò, quando mi sentirò pronta" risponde Isabel, sospirando, "adesso andiamo? Ti prego, non fare ulteriori domande, è già tanto se ti ho detto queste cose".

Ginevra annuisce, ma non è molto convinta.
Lo sa che Isabel le nasconde qualcosa da qualche anno ormai, ed è quel particolare che un po' la spinge a non fidarsi più di tanto.

Ha sempre questo sguardo carico di risposte, ma non ha mai il coraggio di farle le domande, ed è forse anche per quello che non saprà mai della sua vita in passato e del perché i genitori l'hanno cacciata di casa.

La vede che con Nicolò parla, ma quest'ultimo nega sempre tutto dicendo di sapere le stesse cose che sa lei, ed è solamente un loop infinito.

Forse si aprirà di più con Kenan, ma non verrà mai a conoscenza di quello che vuole effettivamente sentire, e deve accontentarsi di vivere senza sapere quasi nulla del passato della sua migliore amica.

Senza spegnersi mai||Kenan YıldızDove le storie prendono vita. Scoprilo ora