❥Capitolo nove

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L'Allianz Stadium quella sera è meraviglioso più che mai.
Le persone sono più calorose del solito ed è bellissimo vedere tanto affetto verso una squadra.

Isabel è già seduta al suo posto, godendosi le formazioni e guardando attentamente l'atmosfera che si crea quando i tifosi incontrano i loro idoli.
Nicolò al suo fianco invece spera di risentire presto il suo nome dallo speaker, perché è onestamente stanco di vedere quella meraviglia dalla tribuna e non dall'erba nel campo.

Ogni volta che c'è una partita in quello stadio, indipendentemente dal risultato finale, ti rimane sempre un ricordo bellissimo che porterai con te per sempre.
Ti godi le maglie bianconere che ti circondano, le sciarpe che si alzano al cielo e l'urlo liberatorio quando la palla entra in porta.

È un'emozione senza fine.
Ed è così anche per Isabel.

Con la maglia di Kenan sulle spalle si gode gli sguardi curiosi delle persone nel vederla con Nicolò accanto soprattutto dopo il gossip che è uscito per una presunta frequentazione con Yıldız (chiariamo una cosa, hanno ragione eh, ma non hanno mai né confermato né smentito).

Quando le squadre si sistemano sul terreno di gioco è Kenan che si fa strada fino alla panchina.
Non partirà titolare nemmeno in questo match, e il suo umore comincia a vacillare tra l'essere costantemente incazzato ad una tristezza infinita.

Fortunatamente Isabel ha il posto proprio alle spalle, nella tribuna e non nello SkyBox, perciò parlarci le risulta anche abbastanza facile.

"Kenan" lo risveglia lei, toccandogli la spalla e guardandolo mentre si volta spaventato, "stai bene?".

Il turco deglutisce.
Per colpa del suo malumore non aveva nemmeno notato la presenza di Isabel.

"Bel" accenna lui, rialzandosi e sporgendosi ad abbracciarla mentre c'è solamente un vetro a separarli all'altezza dell'addome, "non sono più lucido, odio non poter partire titolare".

"Respira" sussurra lei, stringendolo tra le sue braccia e lasciandogli un bacio sulla guancia, "goditi il match, lo sappiamo che cambia in positivo con ogni tuo ingresso perciò non farti sopraffare dalle emozioni, io sono qui se hai bisogno".

Kenan si stacca e la guarda negli occhi, le sfiora leggermente le labbra con il pollice e poi annuisce, "grazie Isa, grazie davvero".

"Figurati, stella" risponde lei, sedendosi e guardandolo mentre fa lo stesso in contemporanea al fischio d'inizio.

La partita svolge senza troppi intoppi, almeno fino al minuto 21.
Un calcio d'angolo di Bremer sorvola l'aria di rigore, e Gatti è talmente bravo da colpire la palla fino a farla finire in rete.

L'Allianz scoppia in urlo liberatorio assieme alla corsa gioiosa del giocatore, e lo stesso fanno Isabel e Nicolò.

Si alzano dai loro posti con il battito accelerato per la gioia, e senza rendersene conto si abbracciano stringendosi forte, stesso abbraccio che vede protagonista poi Kenan.

E al minuto 32 Vlahović porta il punteggio sul 2-0, annullato successivamente dopo un accurato controllo al Var per un fuorigioco millimetrico.

Il primo tempo finisce con il vantaggio dei padroni di casa, e senza rendersene conto comincia anche il secondo.
Al 59' Kenan si sfila la casacca ed entra in campo.

Isabel si raddrizza sulla sedia, tenendo gli occhi incollati sul giocatore che sembra essere nato per fare quello.
La partita finisce con la vittoria grazie soprattutto a Szczęsny, alle sue parate miracolose, e al fischio finale tutti (giocatori e tifosi) tirano un sospiro di sollievo per aver portato a casa altri 3 punti.

Kenan torna in panchina con il sorriso stampato sul volto.
Non è stata una delle sue partite migliori, ma nonostante tutto hanno centrato l'obiettivo.

Si avvicina ad Isabel e le lascia un bacio sulla fronte, "ristorante stasera?".

"Devo vestirmi elegante?".

"Si, sei sempre bellissima ma stasera devi esserlo più del solito".

Isabel scuote la testa e lo guarda negli occhi, mordendosi il labbro inferiore, "sorprendimi allora, voglio vedere come ti vestirai tu".

"Riuscirò a lasciarti senza parole".

Si fissano per l'ultima volta e poi si salutano, pronti a prepararsi per quella cena.

**

Isabel e Kenan sono chiusi in un ristorantino niente male fuori Torino.
Hanno un angolo appartato, dove la gente non può interferire chiedendo foto, autografi o chissà quali altre cose.

Una musica leggera fa da sottofondo alle loro chiacchierate mentre non riescono a staccarsi gli occhi di dosso per l'eleganza e la bellezza di entrambi.

Isabel con un vestito nero lungo che le fascia perfettamente le curve e Kenan con una camicia bianca e dei pantaloni neri, sono senza dubbio meravigliosi.

Si guardano estasiati, e poi è proprio il ragazzo a fare il primo passo.
Ringrazia il cameriere che gli lascia due scatoline rosse e subito le passa ad Isabel.

"Cos'è?" chiede lei confusa, afferrandole e deglutendo quando ci legge sopra Cartier, "Kenan ma sei fuori? Hai comprato due bracciali?".

"Non sono due bracciali qualsiasi" spiega lui, aprendo le scatoline e mostrandoglieli, "sono i Love, io ti aiuterò a metterlo e viceversa, terremo entrambi il piccolo cacciavite che li chiude così non possiamo toglierli. Mai".

Isabel sospira estasiata, e poi esamina attentamente il gioiello.
Gli porge con lentezza il polso, e con quel gesto sa che sta per sigillare ufficialmente il loro rapporto.

Poi fa lo stesso con Kenan.
Ed è così, che firmano il per sempre senza rendersene conto.

Senza spegnersi mai||Kenan YıldızDove le storie prendono vita. Scoprilo ora