❥Capitolo sette

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Isabel attende Kenan con ansia.
La sicurezza che le ha trasmesso è stata fondamentale, ma ancora di più rendersi conto che senza lui al suo fianco la situazione precipita costantemente.

È strano l'effetto che può fare una persona.
Può cambiarti la vita con una semplice mossa, in silenzio, e senza rendertene conto tutti i problemi svaniscono in sua presenza.
Con Kenan è così.

Non sa bene quando tra quelle lenzuola ha smesso di cercare il suo ex cominciando invece ad immaginare il più piccolo, però le sue emozioni la stanno tradendo un'altra volta. E non può permetterselo.

Però non può nemmeno respingerle, perché solo lui ormai riesce a mandare via l'ansia solamente con la sua presenza, solamente guardandola dritto negli occhi.

Il suono della porta che si apre la risveglia da quello stato di trance, portandola a fare un sorriso quando Kenan entra nell'abitazione con due pizze tra le mani, "film, pizza e coccole?".

"Tu sei l'uomo della mia vita" risponde lei, facendogli spazio sul divano e sorridendo quando le passa il cartone contenente il cibo, azionando Ghost e cominciando a mangiare in silenzio.

Quel film per Isabel è sempre stata una valvola di sfogo.
L'amore che c'è tra Sam e Molly le scalda il cuore e le fa credere ancora in quel sentimento che invece si è lasciata sfuggire in passato.

Kenan invece di guardare il film guarda lei, con gli occhi lucidi ad ogni frase romantica che viene pronunciata, ed istintivamente le mette un braccio sulle spalle e se la tira addosso, lasciandole un bacio leggero tra i capelli, "sensibile, güneş?".

"Malinconica, stella" dice lei con una leggera presa in giro per il soprannome, adagiandosi con la testa contro il suo petto e sospirando, "sai che mi fai bene? Mi calmi da tutti i problemi quando sei con me".

Kenan a quelle parole spalanca appena gli occhi sorpreso, e poi nota che copre immediatamente le cosce con la felpa quando si alza appena, "Isa cosa c'è? Ti stai coprendo per quale motivo?".

"Mi sento in imbarazzo per le smagliature" accenna lei triste, deglutendo mentre sente il pollice del ragazzo massaggiarle lentamente la spalla, "non mi piaccio, da quando ho l'ansia mangio poco o niente perciò questo mi ha portato a perdere peso, poi riprenderlo e riperderlo, ho le gambe piene di sti segni orrendi".

"Fa vedere" dice lui, sospirando quando percepisce della titubanza, "Isabel sono semplicemente io. Hai detto che stai bene con me perciò devi fidarti, non potrei mai dirti qualcosa o farti del male".

Isabel sospira, e poi si mette seduta in maniera più comoda, chiudendo gli occhi quando Kenan comincia a toccare quei segni con le dita assieme alla sigla del film che riempie l'abitazione, "sono orrende, non riesco a guardarmi allo specchio".

"Sono bellissime invece" esclama improvvisamente lui, continuando a tastarle piano e guardandole mentre si fanno strada sul tatuaggio che ha sulla coscia, lasciandole un pizzicotto quando la vede che prende ad irrigidirsi, "raccontano la tua storia, la tua perdita di peso per colpa delle tue paure, l'averlo ripreso quando invece le soffocavi nel cibo. Sono parte di te, e ti assicuro che sei meravigliosa anche con queste. Adesso che le ho viste non posso immaginarti senza, e la cosa più bella è che mi piaci decisamente di più".

Isabel viene colta di sorpresa da quelle parole.
Si volta a guardarlo con un'espressione di stupore, posandosi poi lentamente con la fronte contro la sua e sospirando, "grazie per queste parole Kenan",

"Figurati piccoletta" risponde lui, strappandole una risata e sporgendosi a lasciarle un bacio sulla guancia, "tu sei bellissima Isa, per davvero".

E Dio, quanto aveva bisogno di sentire certe parole.

**

Quella notte un temporale colpisce Torino.
La città vive sotto tutta quell'acqua incessante, e Kenan pensa bene di godersi il rumore della pioggia che bagna l'asfalto mentre stringe Isabel tra le sue braccia.

Hanno instaurato un bel rapporto, per davvero.
Ma l'idea d'andare oltre a della semplice amicizia gira nelle loro teste.

Forse dovrebbero dirselo, parlarsi a cuore aperto e ritrovarsi ad ammettere che qualcosa in più potrebbe esserci.
Isabel sospira, mettendosi con la testa sul petto di Kenan e deglutendo, "lo so che sei sveglio".

"Stavo solamente pensando a delle cose" ammette lui, cominciando a farle delle carezze leggere e guardando la tempesta fuori dalla finestra, "possiamo parlarne oppure hai voglia di dormire?".

"Dimmi Kenan, lo sai che ultimamente mi risulta difficile riposare" risponde lei, accendendo l'abat-jour e voltandosi a guardarlo, "cosa c'è che ostacola il tuo riposo?".

"Voglio frequentarti, Isa" dice lui con un po' di titubanza, stringendola tra quelle coperte dove vorrebbe rimanere quasi per sempre, "mi piace passare del tempo con te e sono convinto di provare qualcosina in più. Ho bisogno di te ogni giorno e voglio viverti, anche senza dire nulla a nessuno, ma voglio farlo".

Isabel a quelle parole si ritrova ad inarcare le sopracciglia.
È una sorpresa sentire certe cose proprio da uno come Kenan, tanto che si mette seduta e lo guarda dritto in viso, "ringraziando il cielo hai preso tu l'iniziativa, volevo dirti lo stesso ma non sapevo da dove cominciare".

Parlare della risata di Kenan dopo quelle parole è impossibile.
Ma sul serio, ride senza pensarci, ed è bellissimo così.

"Quindi, senza dirlo a nessuno?".

"Quindi, senza spegnersi mai Kenan" dice lei, riferendosi chiaramente ai loro soprannomi.

Si guardano negli occhi, e poi si riabbracciano stringendosi forte.

Senza spegnersi mai||Kenan YıldızDove le storie prendono vita. Scoprilo ora