❥Capitolo trentaquattro

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La mattina seguente quella casa continua a raccontare un amore puro.
Isabel si sveglia da sola, molto probabilmente Kenan sarà già in continassa, ma nonostante tutto riesce ancora a sentire il suo profumo impregnato sulla maglietta.

Nota con piacere d'essere nella camera da letto e non sul divano, questo per esempio ha facilitato il suo riposo impedendole ulteriori mal di schiena che cominciano già ad essere frequenti per quella gravidanza non calcolata e non desiderata.

Si volta verso il comodino che un tempo era il suo e ci vede una lettera, gesto che le strappa immediatamente un sorriso.
La prende senza tante aspettative, riconoscendo immediatamente la scrittura.

"Buongiorno Bel,
scusa se non mi hai trovato al tuo fianco per il risveglio ma sembravi troppo rilassata e non volevo disturbarti, calcolando anche che sicuramente non avrai dormito nulla la notte passata.
Ti ho lasciato la colazione in cucina, so che il caffè ultimamente non ti soddisfa perciò ho preferito evitarlo.
Ci vediamo a fine allenamento se ha voglia.
Ti amo.
Kenny."

È strano come sembra non essere cambiato nulla quando in realtà tutto ha subito un vero e proprio cambiamento.
Ha voglia di chiedergli tantissime cose, ma lo sa che delle eventuali risposte potrebbero farle male molto più delle domande che ha in testa.

Per colpa del suo passato ha sempre avuto paura d'innamorarsi, ma con Kenan è tutto completamente diverso.

Se avesse scoperto d'essere incinta di Nicolò molto probabilmente avrebbe reagito diversamente, ma con quel ragazzino dagli occhi innamorati oltre alla paura non c'è nient'altro.

E la paura è dovuta solamente alla giovane età se ci pensa.

Pensare al futuro con Kenan le viene naturale, ed è meraviglioso quando nella sua mente si ripete solamente l'immagine del suo ormai ex ragazzo con il loro bambino tra le braccia.

Quasi le piacerebbe saltare tutti i mesi della gravidanza e passare alla nascita solo per vederlo seduto sulla poltrona a cullare suo figlio (o figlia, chi lo sa).

Si alza da quel letto con la solita stanchezza ormai presente negli ultimi giorni e raggiunge la cucina, sospirando quando ci trova un cornetto ripieno di nutella e un bicchierone di latte.
Kenan ormai la conosce alla perfezione per davvero.

Mangia in solitudine godendosi il silenzio che non ci sarà più dal prossimo anno, mentre nella sua mente cominciano ad aggrovigliarsi vari pensieri e varie supposizioni.

Il nome per la femminuccia l'ha involontariamente scelto Kenan, ma per il maschietto? Come faranno?

Esce dall'abitazione con l'intento di comprare qualche body o tutina con i colori neutri, ed è quello che fa.
Riesce ad acquistarli beige, guardandoli innamorata e con tanta speranza.
Poi ci pensa Vanja però a migliorare la giornata.

"Isabel" esclama la ragazza, avvicinandosi appena la vede uscire dal negozio e stringendola forte tra le sue braccia, "piccola auguri, ho saputo la splendida notizia, Dušan non riesce a cambiare discorso da quando gli è stato detto della gravidanza. Mi ha letteralmente detto di comprarti un regalo e l'ha scelto lui personalmente, io ho solamente avuto la possibilità di decidere la fantasia".

Dušan.
È stata così impegnata con i suoi pensieri che ha dimenticato di dare la notizia ad uno dei suoi migliori amici.
Fortunatamente l'ha preceduta Kenan.

Ha avuto la fortuna di conoscere Vanja alla penultima partita del campionato passato, e da quella volta si è creato un bel rapporto di complicità anche se non ne hanno mai parlato con gli altri, forse perché preferiscono tenere il tutto in privato.

"Amore ciao" risponde Isabel contenta, ricambiando l'abbraccio e sorridendo contenta, "grazie mille davvero. Non ve l'ho detto personalmente perché sono successe un po' di cose, ma avervi accanto significa veramente tanto per me".

"Per qualsiasi cosa noi ci siamo, lo sai" la tranquillizza la maggiore, passandole poi la scatolina, "io faccio la consegna, me è un regalo esclusivamente di Dušan, spero ti piaccia".

Isabel sorride mentre apre il dono che ha ricevuto, sentendo le lacrime bagnarle le guance (molto probabilmente anche per colpa degli ormoni).
È un chiama angeli.

"Vanja è meraviglioso" esclama innamorata Isabel, afferrando la collana e indossandola immediatamente mentre questo le sfiora il ventre, "ringrazierò poi Dušan personalmente, ma so che sei stata tu a sceglierla. C'è il tocco di una donna".

"Mi ritengo colpevole" dice la ragazza, lasciandosi sfuggire una risata e baciandole dolcemente la guancia, "ora vai a casa, finiranno gli allenamenti a breve e sono sicura che Kenan darebbe di matto nel saperti fuori senza di lui".

Isabel sorride appena, poi la saluta e torna nella sua auto.
Le tutine che ha preso sono stupende, l'hanno attirata immediatamente appena ha avuto modo di vederle, e spera vivamente d'ottenere la stessa reazione dal ragazzo.

Il tragitto che la divide dall'abitazione è breve, e quando ci arriva s'incontra con Kenan che parcheggia in quel momento.

"Dove sei stata?" chiede il ragazzo sorpreso, mettendole una mano sulla schiena e facendole strada fino all'interno della casa, notando in un secondo momento il sacchetto tra le sue mani, "ah ecco, hai fatto shopping per la piccoletta che cresce dentro te?".

"Finiscila di sperare in una femminuccia" risponde lei, uscendo poi la tutina e mostrandogliela, "non ti sembra meravigliosa? Guardala ti prego, è stupenda".

"Mi piace tantissimo" concorda lui, abbracciandola da dietro e posando le mani sul suo ventre prendendo così ad accarezzarlo con dolcezza, "e mi piace ancora di più il lato da mamma che prevale in te".

Isabel sorride e si volta appena, trovando il viso del ragazzo a pochi millimetri dal suo, "spero di vedere il lato da papà invece".

Quelle parole portano Kenan a fare un'espressione quasi divertita, mentre senza pensarci si sporge fino a baciarla lentamente, ma con tanta passione che riesce a trasmetterle attraverso le sue labbra.

Senza spegnersi mai||Kenan YıldızDove le storie prendono vita. Scoprilo ora