❥Capitolo trentanove

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La stanza dove hanno spostato Isabel è talmente triste che le ha fatto dimenticare d'aver partorito per qualche secondo, e quella è stata una delle gioie più grandi della sua vita.

Bianca con questa luce accecante, non il massimo perciò.

A rallegrarla ci pensa la presenza di Kenan che le sta letteralmente sempre attacco e della piccola Yasmin che dorme beatamente nella sua culletta, senza disturbare troppo i neo genitori che devono invece abituarsi a quella realtà.

Fortunatamente in loro soccorso arrivano Nicolò e Ginevra.
Appena hanno saputo della nascita hanno dato di matto (e no, non per modo di dire).
Sì sono ritrovati a piangere all'improvviso senza aspettarselo nemmeno, e con una voglia assurda di conoscere la loro nipotina si sono fatti strada fino all'ospedale.

Il primo ad entrare è Nicolò, mentre Kenan decide di lasciare il tempo di poter conversare in santa pace ai due migliori amici, uscendo dalla stanza assieme a Ginevra.

In sostanza Isabel deve comunicargli una cosa, ed è giusto farlo da sola.

"Ciao Bel" accenna lui con gli occhi lucidi, posando un mazzo di rose sul letto e sporgendosi ad abbracciare la sua migliore amica, baciandole ripetutamente la guancia per la gioia, "come stai?".

"Diciamo che non capita tutti i giorni di dare alla luce una bambina" ironizza lei, posandosi con la testa sulla sua spalla quando si siede al suo fianco, "vuoi conoscerla? Però non devi piangere".

"Ho cominciato a farlo quando sono entrato in ospedale" ammette lui, ridendo appena a stringendole la mano, "e comunque si, voglio conoscerla".

"Avvicinami la culletta" esclama lei, sedendosi in maniera più comoda mentre il ragazzo fa quello che gli ha detto, fissando innamorato la bambina. Isabel la prende con lentezza, e sempre allo stesso modo la porge a Nicolò tra le braccia, "occhio alla testa Coco".

Il ragazzo annuisce, e seduto su quel materasso coccola l'amore più puro che gli ha donato la sua migliore amica.
La guarda in quella tutina e cappellino rosa, sentendo crescere un bene assurdo verso quel piccolo essere innocuo.

"È meravigliosa Bel" ammette Nicolò, piegandosi appena per baciare con dolcezza la fronte della bambina, "non le farò da papà, ma avrà sempre una figura su cui contare te lo assicuro".

"Nico" comincia Isabel, prendendo un respiro profondo per quello che sta per dirgli, "sai bene che io e Kenan non battezzeremo Yasmin, però ci tenevo a dirti che saresti stato tu il suo padrino, perciò abbiamo deciso che in ogni caso sarai la figura che sarà un punto di riferimento, sempre se per te va bene".

Nicolò a quelle parole si blocca.
Credeva che sarebbe stato semplicemente suo zio, non colui che l'avrebbe protetta da tutto e tutti.

Comincia a piangere più di prima nel sentire quelle parole, mentre Kenan e Ginevra rientrano nella stanza proprio al momento giusto, godendosi quella scena.

"Te l'hanno detto alla fine" esclama Ginny, avvicinandosi ad abbracciare la sua migliore amica per poi dedicarsi alla bambina, "sono contentissima per voi ragazzi, davvero".

Isabel si lascia sfuggire un sorriso a quelle parole.
E mentre i suoi migliori amici conoscono finalmente Yasmin, lei e Kenan si perdono a guardarsi e ad amarsi follemente.

Il prossimo mese segneranno 1 anno di relazione, e sono già una meravigliosa famiglia.

**

Il giorno seguente Isabel lascerà l'ospedale assieme alla sua bambina.
L'idea di quello che vivrà le fa venire un po' d'ansia.

Kenan la tranquillizza costantemente.
Ci sarà anche lui, è il padre della bambina, perciò da sola non è.

"Ti ho portato da mangiare" esclama lui rientrando nella stanza d'ospedale, guardando innamorato la scena della sua ragazza che si ritrova ad allattare Yasmin, "è sushi, sono andato a prenderlo dal tuo ristorante preferito".

"Ti amo infinitamente" risponde lei ridendo, baciandolo appena si avvicina e posa la busta sulla sedia, "prima però deve finire di mangiare la piccola, poi si pensa a me".

"Pensare che un anno fa ti calmavo gli attacchi di panico e adesso sono qui a portarti il cibo mentre hai nostra figlia tra le braccia mi fa un po' strano" ammette lui, sorridendo subito dopo, "però mi piace come cambiamento sai? Non ho più così paura d'essere padre".

"Sei già perfetto così come sei Kenan" lo tranquillizza lei, puntando gli occhi nei suoi a quell'espressione così contenta, "non avrei potuto desiderare un papà migliore per mia figlia".

"Mangia adesso, Yasmin si è addormentata" nota lui, prendendola tra le sue braccia e posandola nella culla, tornando a dedicarsi ad Isabel.

Le passa il sacchetto del sushi e la aiuta ad aprire le varie box, guardandola mentre comincia a mangiare con le bacchette, "mh, mi era mancato il sushi".

"Non ho parole" ironizza lui, sedendosi accanto al letto e prendendo un respiro profondo.

La sua vita ha subito un cambiamento totale, ed è innamorato di tutto quello che sta vivendo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 2 hours ago ⏰

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Senza spegnersi mai||Kenan YıldızDove le storie prendono vita. Scoprilo ora