5. Gioco di squadra

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«Jisung, mi spieghi dove diavolo mi stai portando?»

Era la decima volta che me lo chiedeva nel giro di 5 minuti e stavo per impazzire.

Lo ignorai deliberatamente per l'ennesima volta, proseguendo lungo la stradina che ci avrebbe condotto al locale che mi aveva indicato Minho. Ancora facevo fatica a credere che mi fossi trovato un nuovo amico oltre Felix e la cosa mi rendeva al settimo cielo.

Eravamo a pochi passi dal The Flowers quando, casualmente, dalla stradina alla nostra destra sbucarono Minho e Hyunjin che erano impegnati a conversare tra loro.

Mi ero incantato solo vedendo come  Minho fosse vestito. Indosso aveva una maglietta a giro maniche, rigorosamente nera, infilata nei pantaloni aderenti, con uno scollo ampio che lasciava intravedere un paio di collane argentate, dandogli quello slancio in più e sopra aveva una giaccia di pelle sintetica nera e i capelli poi... cavolo, erano perfetti! Mi sembrava di essere in un sogno, sul serio.

«Hey, ragazzi. Che bello vedervi da queste parti!» esclamò Minho non appena si accorse di noi, dando poi una gomitata nel fianco a Hyunjin per spingerlo a dire qualcosa.

«Ehm, ciao...» disse sventolando una mano timidamente. Non assomigliava affatto al ragazzo sfacciato che avevo conosciuto quella mattina stessa.

Felix sembrava stesse per avere un infarto, era diventato bianco come un cadavere e non accennava a muoversi. Era incantato a fissare Hyunjin come un maniaco, senza spifferare mezza parola.

Minho, vedendo come la situazione sembrasse alquanto disperata, prese l'iniziativa. «Che ne dite se... ecco, andiamo a mangiare qualcosa in quel locale a pochi passi da qui, eh? Vi sembra una buona idea?»

«A me sembra un'ottima i-idea, non è vero Lixie?» diedi una leggera gomitata al mio ragazzo che, finalmente, si sbloccò.

«S-Si v-v-va b-benissimo...» era la prima volta da quando conoscevo Felix che lo sentivo balbettare così tanto in una sola frase. Non gli era nemmeno sorto il dubbio che proprio io, che avevo problemi col cibo avevo accettato immediatamente senza battere ciglio. Quel Hyunjin gli mandava proprio il cervello a puttane, totalmente.

Dopo appena qualche passo, ci ritrovammo davanti all'insegna del posto. Con delle luci a led rosa e sfumature d'oro vi era al centro la scritta The Flowers. Entrammo dentro e, dovevo essere sincero, era un locale piuttosto grazioso. Non ci ero mai stato, sebbene vivessi in quella città da quando ero piccolo. Era tutto pieno di colori tendenti al rosa e all'oro e la fusione insieme dei due colori era un qualcosa di spettacolare. Appese al soffitto vi erano delle lampade a forma di rosa che pendevano sopra le nostre teste, i tavolini erano circolari con rifiniture d'oro sui bordi e delle sedie morbide con i manici dorati e il tessuto dei cuscini rosa pastello.

Prendemmo un tavolo in fondo a tutto, come indicatoci dal cameriere che ci aveva calorosamente accolto non appena eravamo entrati.

Eravamo io e Felix seduti l'uno accanto all'altro e di fronte avevamo Minho da una parte e Hyunjin dall'altra che non smetteva di guardare intensamente Felix così come quest'ultimo non distoglieva lo sguardo neanche un istante.

Il cameriere di prima tornò a portare dell'acqua e iniziò già a passarci i menù, cosicché avremmo potuto avere tutto il tempo del mondo per decidere cosa ordinare. Io non avevo la minima intenzione di toccare nulla, non volevo avere un attacco di panico in un luogo simile e rovinare la serata al mio migliore amico. Tuttavia, l'avevo promesso, a Minho, che avrei almeno provato a mangiare una piccola cosa. Avrei fatto un tentativo, ma se, per un motivo o per un altro, non ce la sentivo avrei lasciato perdere per quella sera.

"I'm yours" || MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora