37. Matrimonio

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«AAAH ANDRÀ MALISSIMO!»

«Han Jisung, ti vuoi dare una calmata per favore?!» sbottò Felix.

Erano le 7 del mattino, ero a caso del mio migliore amico e stavo andando nel panico prima ancora di mettere il trucco in faccia, sistemarmi i capelli, vestirmi.

Solo a pensarci mi veniva l'ansia.

Stavo camminando avanti e indietro per la camera, le mani nei capelli mentre farneticavo tutte le possibili figure di merda che avrei potuto fare lungo il sentiero per arrivare all'altare e sull'altare stesso.

«Allora, che succede qui?» si affacciò Hyunjin alla porta, il braccio appoggiato contro lo stipite di essa.

Felix si voltò a guardare il suo ragazzo, sospirando esasperato dal mio comportamento. «Jisung sta andando nel pan- TI VUOI STARE FERMO PER LA MISERIA?!»

Hyunjin lo trovò divertente, mettendosi a ridere. «Capito.»

«Non dovresti andare da Minho ad aiutarlo? Sei il suo testimone, no?» gli chiese poi il biondo, massaggiandosi le tempie dolorante.

«Infatti stavo per andare, volevo prima salutarti, mon amour.» lì sentii baciarsi alle mie spalle, cercando di darmi una calmata. «Ciao ragazzi, a più tardi!»

Hyunjin si allontanò, lasciando soli me e Felix. «Okay, bro, fermati.» mentre ripercorrevo la stanza un'altra volta, mi prese per le spalle bloccando la mia camminata. «Devi stare calmo adesso, va bene? Sennò non andremo da nessuna parte.» mi spinse sul suo letto, costringendomi a sedermici sopra. «Per prima cosa, ti devi cambiare d'abito, penseremo dopo al trucco e ai capelli.»

Lasciai fare tutto a Felix, mentre io mi torturavo le dita delle mani nell'attesa. Non sapevo esattamente cosa mi facesse sentire così ansioso il giorno del mio matrimonio ma non riuscivo proprio a non esserlo.

L'australiano tirò fuori dall'armadio il completo che, insieme, eravamo andati a comprare settimana scorsa. Eravamo stati dentro a quel negozio per quasi due ore perché non trovavo nulla che mi piacesse e vedevo un difetto in ogni capo che mi facessero provare. Alla fine, dopo ore ed ore di ricerca, avevo trovato il completo perfetto da indossare.

Il colore della giacca era d'un bianco opaco, delle rifiniture cucite sul davanti dorate con dei motivi floreali di cui mi ero innamorato a prima vista e che mi avevano convinto a comprare quel vestito.

Era semplicemente perfetto, appena lo vidi davanti agli occhi mi tranquillizzai un attimo, per poi impanicarmi subito dopo figurandomi nel cervello ipotetiche cadute per terra, rovinando così il vestito che si sarebbe sporcato di sabbia

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Era semplicemente perfetto, appena lo vidi davanti agli occhi mi tranquillizzai un attimo, per poi impanicarmi subito dopo figurandomi nel cervello ipotetiche cadute per terra, rovinando così il vestito che si sarebbe sporcato di sabbia.

Si, avevamo scelto la location sulla spiaggia, dove Minho mi aveva chiesto di sposarmi appena 9 mesi prima e dove Minho mi ci aveva portato la prima volta a vedere le stelle stesi sulla sabbia. Era un posto speciale, per me e per lui, era perfetto per essere il luogo dove si sarebbe svolta la nostra cerimonia.

"I'm yours" || MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora