27. Il falò

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«Non credo sia una buona idea.»

«Ahh, fallo e basta!»

«Voi due siete pazzi, sul serio.»

«UNO... DUE... TRE!»

Risi, coprendomi la bocca con la mano per non darlo a vedere. Eravamo giù in salotto, io e Minho incollati al divano, mentre osservavamo come se fosse uno spettacolino la partita a freccette tra Hyunjin e Felix, Changbin in sottofondo che faceva da telecronista giusto per infastidirli e perché non aveva nient'altro da fare, poiché il suo ragazzo stava giocando a biliardo con Jeongin e l'aveva abbandonato.

La sera prima mi sentivo ancora un po'... nervoso, poiché il viaggio era stato anche abbastanza stancante, eravamo andati a letto relativamente presto e, di conseguenza, ci eravamo svegliati all'alba. Minho mi aveva preso e portato fuori per vederla, abbracciati l'un l'altro per non morire di freddo. Un vero spettacolo a prima mattina. La neve attorno rendeva l'atmosfera ancora più magica.

Non avevo mai visto nulla di simile in vita mia ed ero estremamente grato di averne avuto la possibilità, almeno una volta, di poterlo fare.

Dopo aver fatto una breve colazione per più di un'ora perché mi sentivo la nausea risalirmi in gola, ed era la sensazione peggiore al mondo, per cui ho fatto veramente tanta fatica a mangiare senza rimettere in uno dei centinaia di wc della casa. Fortuna che, quando ci eravamo svegliati noi due, erano ancora tutti a nanna e quindi erano venuti in cucina quando avevo quasi praticamente finito quel poco che Minho mi aveva gentilmente preparato con tanto amore.

Dalla cucina ci eravamo spostati in soggiorno, in attesa che il padrone di casa e il suo ragazzo si alzassero dal letto, cosa che avvenne all'incirca un paio d'ore dopo, verso le 10 del mattino, con tutta la calma del mondo e, dopo colazione, si erano messi a giocare a freccette, giurando che avrebbero fatto una sola partita e poi ci saremmo avviati fuori per fare qualche attività all'aperto, attività di cui soltanto Hyunjin era al corrente, dunque ci toccava attendere.

Cosa che, in realtà, non mi dispiacque. Ero accoccolato a Minho da un bel po' di tempo, non avendo alcun coraggio di staccarmi di dosso neanche per un solo istante.

Stavo così ben-

«HO VINTOOO!» esultò Felix saltellando sul posto come se fosse un canguro.

Non avevo la benché minima idea di come funzionasse quel gioco, anche perché avevo una pessima mira e con tutta probabilità avrei ciecato nell'occhio a qualcuno e l'avrei mandato dritto in ospedale.

Hyunjin sbuffò, per la sua inesorabile sconfitta. «Allora, ragazzi! Alzate i culi dalle poltrone e andate a mettervi qualcosa di caldo addosso. Usciamo fuori adesso!»

Nonostante non ne avessi assolutamente voglia di muovermi di lì e socializzare con altri esseri umani, purtroppo, dovevo farlo, anche perché Minho mi aveva pregato di stare con lui e non avrei potuto rifiutare ciò neanche per scherzo.

Indossai un cappotto invernale, molto imbottito, sperando di non congelare e morire ugualmente di ipotermia, e scarponi da neve piuttosto pesanti che avrebbero dovuto tenermi al caldo, o almeno così speravo che fosse.

Ci incamminammo tutti verso l'uscita principale, investiti da una folata di vento glaciale che mi fece accapponare la pelle dal freddo, nonostante avessi strati su strati di vestiti pesanti addosso poiché sentivo più freddo di una persona normale.

«Ragazzi, avete mai... sciato nella vostra vita?» domandò Hyunjin mettendosi avanti a tutti, il capo inclinato e guardandoci con la coda dell'occhio.

«Sciare...?» domandò a sua volta Changbin aggrottando le sopracciglia. «Ah! Sono il migliore in questo campo.» si vantò subito dopo a braccia conserte.

"I'm yours" || MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora