16. Passato traumatico pt.1

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«Si è addormentato?» chiesi al corvino vedendolo rientrare in salotto.

Mi ero allontanato per non disturbarli troppo ed essere invadente, buttandomi sul divanetto nella sala al piano terra senza avere un qualcosa da fare se non fissare il soffitto marmoreo sopra la mia testa.

«Si, finalmente.» si lasciò abbandonare sul sofà esasperato, massaggiandosi le tempie per alleviare il mal di testa. «Non so veramente come comportarmi con lui, quando fa così...»

«Non ha detto nulla?»

Hyunjin scosse il capo sospirando amaramente. «L'unica cosa che gli è uscita da bocca è stato un Sto bene mentre fissava il vuoto, non si è mosso né ha fatto qualsiasi altra cosa. A una certa, l'ho visto chiudere gli occhi e poco dopo è crollato nel sonno.»

«Non- Non c'è nulla che possiamo fare per aiutarlo?» chiesi guardando il corvino di fianco a me.

«Se lo sapessi, sarebbe tutto più semplice...» intrecciò le dita tra i capelli, tirandoli all'indietro, ridendo. «Adesso credo proprio che me ne tornerò a casa.» dichiarò il corvino alzandosi in piedi.

«Jisung.»

Sentendomi chiamare, sollevai il capo.
«Si?»

«Cerca di stargli vicino il più possibile, d'accordo? Fallo sfogare finché ne sente il bisogno.» disse Hyunjin.

«Perchè dovrebbe... farlo con me?» ero un po' confuso a riguardo. Non ci conoscevamo così bene da poter parlare di argomenti così delicati tra noi, no?

Non volevo costringere di certo Minho a parlarne se non lo voleva fare...

Hyunjin rise, mandandomi ancora più in confusione. «Ah, Jisung Jisung...» disse scuotendo il capo divertito «Lui tiene a te più di quanto tu creda.»

Stavo cercando di dormire nella mia stanza effettiva, eppure mi sentivo a disagio tra quelle fredde lenzuola, come se non dovessi essere lì, impedendomi di addormentarmi. Era come se mancasse qualcosa, sentivo una strana sensazione di vuoto e nonostante fossi sotto coperte pesanti non mi sentivo al caldo, protetto.

Mi stavo rigirando da una parte e dall'altra da quasi due ore, sull'orologio segnava le 2:17 ed io ancora non avevo preso sonno.

Mi alzai dal letto, consapevole che non mi sarei mai addormentato lì, uscendo poi dalla mia camera in punta di piedi per non fare suoni strani ad un'ora così tarda.

Entrai in quella di Minho che era praticamente accanto alla mia, dunque non mi sarei perso per la casa, cosa che, nei giorni scorsi, era capitato e se non fosse stato per Minho non avrei mai ritrovato la strada per tornare indietro. Quel posto era un labirinto!

Mi sentivo rassicurato, vedendo come stesse dormendo profondamente dopo quello che era successo ieri. Mi sono spaventato tantissimo, vedendolo soffrire così tanto e non sapere cosa fare per aiutarlo.

Mi infilai, molto lentamente per paura di svegliarlo, sotto le coperte e mi accoccolai sul suo petto. D'improvviso sentii Minho stringermi come se fossi un pupazzo tra le sue braccia. Avevo il timore di averlo svegliato, tuttavia guardandolo in viso aveva ancora gli occhi chiusi, probabilmente sarà stato un istinto nel sonno prendermi in quel modo tutto d'un tratto.

«Buonanotte Minho.» sussurrai sul suo petto, lasciandomi cullare da quel ragazzo a cui tenevo veramente tanto e cadendo in un sonno profondo.

Il mattino dopo mi svegliai per via della luce solare che mi stava penetrando dietro le palpebre, disturbando il mio sonno. Doveva essere mattino inoltrato se il sole era già così alto.

"I'm yours" || MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora