22. Coma

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Passò la notte in ospedale, Minho, non avendo il coraggio di lasciar andare Jisung, e si addormentò accanto a lui, seduto sulla sedia e col busto sul materasso.

Al mattino, infatti, aveva tutto il corpo indolenzito per la posizione un po' scomoda nella quale era crollato dal sonno. Fu risvegliato dal delicato tocco di un'infermiera che, verso le 7 del mattino, era venuta per fare dei controlli a Jisung e non poteva di certo farlo con lui che stava dormendo letteralmente addosso al ragazzo in questione, una coperta che gli copriva la schiena.

Riprendendo possesso delle sue facoltà mentali, Minho si alzò, il suddetto tessuto scivolò a terra e solo allora, il moro, si era reso conto di avere qualcosa addosso. Chi era stato a mettergliela addosso? Non ci aveva fatto caso minimamente, se qualcuno fosse entrato dentro la stanza mentre dormiva.

Chinò il capo per salutare la giovane donna ed uscì dalla stanza, per darle il tempo di fargli la visita mattutina. Il tutto durò appena pochi minuti, non appena vide l'infermiera uscire, sgusciò nuovamente all'interno della stanza per sedersi accanto a Jisung.

Esalò un respiro profondo, ricacciando indietro le lacrime, non poteva piangere ogni volta che stava davanti a Jisung. Doveva parlargli, raccontargli qualsiasi cosa, pur di farlo rinvenire dal coma e tornare da lui.

Gli prese la mano, sorridendo. «Buongiorno, Sungie.» si protese in avanti per schioccare un bacio sulla sua guancia. Gli venne da ridere, un po'. Se fosse stato sveglio, le sue gote si sarebbero colorate di rosso per l'imbarazzo e avrebbe iniziato a balbettare parole sconnesse.

Era troppo carino, quando lo faceva, lo trovava adorabile.

Tirò fuori giusto un secondo il cellulare dalla tasca, venendo inondato di messaggi da parte di Hyunjin. Ne lesse soltanto qualcuno, non avendo granché voglia di prodigarsi nel leggerli tutti quanti.

Hyun 🦙
Minniee

Dormi bene col piccoletto, mi raccomando ;)

Non vedendoti arrivare dopo un bel po' di tempo, siamo venuti a dare un'occhiata nella stanza di Jisung, abbiamo visto che stavi dormendo e non potevamo svegliarti!

Eravate così carini (⁠。⁠♡⁠‿⁠♡⁠。⁠)

Ti ho anche messo una coperta addosso, razza di incosciente!

Mi dovresti pagare, sul serio, per tutto l'aiuto che ti sto dando...

Beh, questi messaggi probabilmente li leggerai domattina, perciò ti lascio in pace ;)

TI DEVO ANCORA RACCONTARE QUELLO CHE È SUCCESSO TRA ME E  FELIX QUALCHE GIORNO FA (non l'ho fatto perché in ogni caso non mi avresti dato retta, ansioso com'eri)

A DOMANI!

(P.s. se non vieni a scuola giuro che ti ci porto con la forza, chiaro?)

Sorrise.
Quel ragazzo era alquanto fastidioso, irritante delle volte, ma quando ce n'era bisogno lui c'era sempre e gli era infinitamente grato per quello. Non poteva chiedere migliore amico migliore di lui.

Per quanto volesse restare lì tutto il giorno, non poteva. In ogni caso, se non lo avesse fatto di propria spontanea volontà, qualcuno sarebbe venuto a strapparlo via dalle sue braccia per andare dritto a scuola.

Controvoglia, Minho si dovette alzare dalla sedia. Prima di andarsene, però, baciò la fronte di Jisung. «A più tardi, piccolo.»

Uscì dalla sua stanza, diretto verso l'uscita. Fortunatamente l'ospedale non era lontanissimo da casa sua, dunque sarebbe perlomeno riuscito a recuperare lo zaino e andare a scuola con la sua macchina senza arrivare in ritardo. Si sarebbe fatto poi una doccia in un secondo momento.

"I'm yours" || MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora