11. Appuntamento

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«Are you ready, bro

«No, per niente! Cioè, guardami... faccio letteralmente schifo!» sbottai per l'ennesima volta, guardandomi allo specchio.

Felix mi aveva portato a casa sua, poiché secondo lui i vestiti che avevo nel mio armadio erano poco adatti per un appuntamento, vantandosi di avere un guardaroba d'alta moda dentro la propria camera da letto.

Eravamo stati più di un'ora, tra il provare un capo, un altro, un altro ancora e così via. Fin quando, finalmente, Felix si ritenne soddisfatto di se stesso per aver scelto l'abbinamento perfetto per me, senza consultare la mia opinione personale.

Mi aveva fatto indossare un maglioncino a collo alto nero, che mi andava appositamente un po' largo, altrimenti mi sarei sentito a disagio a vedermi pelle e ossa, assieme a un paio di pantaloni neri ed infine un cappotto anch'esso nero lungo che mi arrivava sotto le ginocchia:

Mi aveva fatto indossare un maglioncino a collo alto nero, che mi andava appositamente un po' largo, altrimenti mi sarei sentito a disagio a vedermi pelle e ossa, assieme a un paio di pantaloni neri ed infine un cappotto anch'esso nero lungo che m...

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Mi aveva anche sistemato la zazzera scura che avevo con un po' di lacca e spruzzato addosso un profumo di Chanel per rendermi più presentabile. Tuttavia, non mi sentivo comunque sicuro di me stesso, non scollando lo sguardo dal mio riflesso e vedendo difetti uno dietro l'altro scorrermi davanti agli occhi.

«Ma dai che sei stupendo invece! Ti ripeto, Minho cadrà ai tuoi piedi appena ti vedrà. Stanne certo!» disse Felix dandomi una leggera gomitata contro il braccio.

L'orario dell'appuntamento era alle ore 21 sotto casa mia e, infatti, di lì a poco, mi sarei già dovuto avviare per tornare a casa e farmi trovare là. Stavo morendo d'ansia, mi sudavano le mani e non riuscivo a tranquillizzarmi.

Provai a fare dei respiri profondi, autoconvincendo me stesso che sarebbe andato tutto liscio come l'olio.

Con tutta la sfiga che ho non sarà così.

«Forza, Jis. Andrai alla grande!» mi diede una pacca sulla spalla di incoraggiamento, sorridendo «Ti accompagno a casa, cosicché tu possa attendere che il tuo principe azzurro venga a prenderti!» disse Felix trascinandomi letteralmente fuori casa sua.

«Non è proprio un principe azzurro...»

Direi più un cavaliere nero, per come si veste.

Uscimmo dalla sua abitazione, collocata in un quartiere abbastanza vicino al mio, dunque non avremmo impiegato chissà quanto tempo per tornare indietro.

Giunti alla nostra destinazione, Felix decise bene che doveva darmi una bella botta amichevole, un po' troppo forte per i miei gusti, dietro la schiena, come ulteriore incoraggiamento. «Buona fortuna, Jis. Divertitevi, mi raccomando!» mi salutò sventolando la mano, percorrendo la strada, non per andare a casa sua, bensì a casa di Hyunjin. Quei due erano molto affiatati, nonostante avessero iniziato a parlarsi appena da una settimana e non si fossero ancora scambiati il primo bacio. In effetti, dovevano ancora conoscersi per bene. Se non se la sentivano ancora di fare quel passo, non c'era nessun problema. Prima o poi, l'avrebbero fatto e io sarei stato strafelice per il mio migliore amico che realizzava finalmente il suo sogno che coltivava dal primo anno.

"I'm yours" || MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora