2.6

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Man

why'd you have to go and lock me

out

when I let you

in

Taylor Swift, All You Had to Do Was Stay

Gli occhi di Luke si spostavano da uno scaffale all'altro, in cerca di un film decente da prendere; anche se, in fin dei conti, non gli importava molto quale film avrebbe visto con Calum.
Per quanto potesse suonare piuttosto ripetitivo e scontato, gli importava solo di stare insieme a Calum.

Sicuramente voleva evitare, però, di guardare la solita storiella d'amore tra la sfigata ed il ragazzo popolare irraggiungibile. Che stupidaggine. Luke era convinto che gli opposti si attraggono fosse una frase sensata solo se usata in chimica.

Notò un titolo che lo incuriosiva, proprio in fondo allo scaffale più alto. L'altezza non era certamente un suo problema, ma doveva allungarsi di un po' per afferrare il DVD.

Luke non era proprio il massimo dell'ordine e dell'eleganza, ma non era nemmeno così tanto goffo.
(Almeno questa era la sua opinione di se stesso)
Alla fine, però, allungando il braccio fino in fondo allo scaffale, il suo gomito colpì una fila di dischi adiacente allo scaffale.

Nella testa di Luke ci fu una di quelle scene, appunto da film, a rallentatore, in cui la sua espressione fu una personificazione dell'esclamazione 'Cazzo!'.
Tutta i dischi finirono sul pavimento e Luke si guardò intorno, sperando che nessuno lo stesse fissando o guardando male.

Si abbassò subito sulle ginocchia per rimediare a quel casino che aveva combinato.

Sobbalzò quando, mentre si rialzava e cercava di rimettere frettolosamente al proprio posto ogni singolo disco, si ritrovò davanti un ragazzo dai capelli marroni e intrisi di gel, con delle occhiali da sole neri sulla punta del naso e uno di quei sorrisetti sul viso, di cui non sai mai se siano sinceri e simpatici, o falsi e utilizzati solo come facciata.

Luke non era proprio infastidito, solo abbastanza stranito dal fatto di essere fissato da un ragazzo completamente sconosciuto.
Ora che lo notava, non gli era completamente sconosciuto. C'era qualcosa. Qualcosa che lo innervosiva senza motivo, qualcosa di sospettoso, ma soprattutto familiare.

Il ragazzo, nel frattempo, doveva aver notato lo sguardo di Luke che in un modo gentile e occhi azzurri, gli stava dicendo 'che cavolo vuoi?'; infatti fece un secondo sorrisetto, di nuovo quel sorrisetto che infastidiva Luke (non sapeva nemmeno perché, era un istinto) e gli mostrò il film che Luke aveva scelto.

"Avevi dimenticato questo. Tranquillo, non voglio rubarti il portafoglio, amico" gli disse, ridendo.

"Grazie" borbottò Luke, annuendo e prendendo il cofanetto dalle mani di quel ragazzo semifamiliare prima di voltarsi e iniziare a camminare verso la cassa della videoteca.

Si fermò, e sgranò gli occhi, quando "Sei il ragazzo di Calum...Luke, vero?" sentì dire da una voce alla sua spalle. La stessa di quel ragazzo.
Luke si voltò e stavolta, si concentrò meglio sui lineamenti di quel ragazzo, su quel sorrisetto che dava sui nervi e su quella mascella troppo dura e ben squadrata.

Quel ragazzo si avvicinò a Luke e gli tese la mano.
"Io sono Jackson."

Jackson.

Jackson.

Luke non conosceva quel nome, ma in quel momento si ricordò benissimo di quel ragazzo. Era passato poco tempo, ma da quando aveva conosciuto Calum il tempo scorreva in modo molto diverso e la sua mente gestiva diversamente i ricordi. Si ricordava principalmente dei momenti che avevano una traccia più forte di Calum.

Burn with you || cake. [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora