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I'll stand by you

When nobody helps you

The Pretenders, I'll Stand By You

Quando Calum aprì gli occhi, i raggi del sole, che passavano attraverso la finestra, glieli fecero richiudere bruscamente per poi riaprirli di nuovo.
Il moro si strofinò le palpebre e il cuore gli salì in gola quando vide la situazione in cui si trovava, a trecentosessanta gradi.

Era disteso sul bordo del divano e se si fosse spinto solo di pochi centimetri in avanti si sarebbe ritrovato con la faccia sul pavimento -e non sarebbe stato affatto piacevole-, inoltre c'era qualcuno con il petto che aderiva perfettamente alla schiena di Calum, il suo braccio era stretto intorno alla vita del moro e il suo respiro soffiava caldo fra i capelli corvini.

Quel qualcuno era un alto, biondo, muscoloso e stupendo ragazzo che aveva un viso angelico mentre dormiva
(Non che quando fosse sveglio non lo avesse).

Calum girò di poco il collo, abbastanza da poter vedere il viso di Luke, il qualcuno che aveva dormito al suo fianco.

Calum non si era mai soffermato sul viso di Luke in quel modo, o forse non c'era mai stato così vicino e, ora che lo stava facendo, non poteva far a meno di pensare bello, stupendo e di nuovo bello.

La mascella perfettamente squadrata come se da lassù qualcuno ne avesse preso le misure, le labbra rosee e perfettamente incorniciate da quell'anellino metallico, l'adorabile naso che vorresti riempire di baci e l'accenno di barba che si disegnava perfettamente in quel dipinto che era Luke.

E Calum notò anche il modo in cui la sua fronte si corrucciasse di tanto in tanto mentre dormiva.
E—
"Smettila di fissarmi"
Il moro sobbalzò mentre un sincero sorriso prese forma sul viso di Luke e i suoi occhi erano socchiusi, come le labbra di Calum che non riuscivano a lasciar passar alcun suono non sapendo cosa dire.

Le guance del moro si erano tinte di un rosso vivo mentre si accorse solo in quel momento di quanto fosse troppo poca la distanza che li separasse.
E Calum si alzò di scatto, completamente rosso in viso e con l'altro ragazzo che iniziava a stiracchiarsi.

"Il tuo divano è scomodo"
Luke ridacchiò mentre Calum, ancora completamente rosso in viso, andò in cucina per controllare se la batteria del suo cellulare fosse completamente carica.

"Non è progettato per dormirci in due"

"Invece io credo di esserlo" Calum alzò confuso lo sguardo verso Luke che aveva appena fatto ingresso nella cucina sedendosi su uno sgabello. Il biondo notò troppo tardi il peso di quelle sue parole e presto il sangue iniziò ad affluire nelle sue guance mentre l'altro ridacchiava.

"Cioè—non...io non—intendevo quello—cavolo, lascia perdere"
Luke si portò una mano davanti alla faccia mentre continuava a ripetersi di dover smettere di parlare, forse per sempre.

"Oh—no, io—"

"Che ore sono?" Il biondo interruppe l'altro ragazzo bruscamente nella speranza che quando detto precedentemente venisse portato via dal vento insieme al suo imbarazzo.

Calum si fermò per qualche secondo per poi annuire e portare il suo sguardo sul display del cellulare.
11.30

Il moro sgranò gli occhi ed era sicuro che il cuore gli fosse uscito fuori dal petto solo per qualche secondo.

Si avviò di corsa verso la stanza vicina e il suo sguardo iniziò a balzare in vari punti della stanza, in cerca delle sue scarpe.
"Che succede?" Luke sbucò dalla cucina con uno sguardo confuso sul volto e le braccia incrociate al petto.

Burn with you || cake. [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora