What can you do when your good isn't good enough
And all that you touch tumbles down?
Glee, Get it Right
Tu: Calum, possiamo parlare?
20.11
Luke continuava a fissare lo schermo del suo cellulare in attesa di una risposta, e passò qualche minuto, fino al punto in cui si trattenne dal lanciarlo in terra e ridurlo in mille pezzi, pressoché il suo stato morale in quel momento.
Avrebbe preferito che Calum lo avesse picchiato, in modo che gli avrebbe inflitto un quarto del dolore che con le parole gli aveva causato.
Si sentiva anche tremendamente stupido, poiché anche lui avrebbe voluto dire qualcosa a Calum, ma non era stato coraggioso quanto lui, non lo era mai stato in fin dei conti.
Luke era sempre stato un tipo sulle sue, anche a scuola, evitava di sostare nel corridoio, in classe seguiva attentamente la spiegazione dell'insegnante, non parlava molto, spesso prendeva appunti e al suono della campanella tornava nel suo mondo con le cuffie alle orecchie e una di quelle tante canzoni salvate nella sua playlist. Quando poi tornava a casa, passava il suo tempo guardando serie TV in streaming o strimpellava qualcosa sulla sua vecchia, ma amata, chitarra.
Non era, però, mai stato una persona senza amici o privo di qualcuno che lo voleva bene, solo che Luke aveva sempre avuto questa sorte di algofobia, paura di soffire o farsi del male, e per quanto da un lato ci avesse provato, ad affezionarsi, non era riuscito a fare altro che continuare a custodire la parte migliore di sé in un angolo ghiacciato del suo cuore e, nonostante lo difendesse per paura che qualcuno potesse distruggerlo, era anche in attesa che un giorno qualcuno lo scovasse, rompesse il ghiaccio e lo riscaldasse.
Il tempo, però, aveva avuto un brutto effetto su di lui, infatti aveva smesso di credere di poter meritare qualcuno che ci tenesse a lui davvero.
Eppure era successo, stava succedendo, e Luke aveva rovinato tutto.
O forse, non l'aveva ancora fatto, o almeno non del tutto.
Per questo motivo prese a correre, sotto la pioggia, verso il palazzo dove Calum aveva il suo appartamento e, una volta lì, bussò più volte alla sua porta.
"E tu chi sei? Stai cercando Calum?" Luke si voltò e notò che, sulla soglia della porta accanto a quella di Calum, c'era un ragazzo con un cappello con la visiera rivolta all'indietro e dal quale fuoriusciva un ciuffo di capelli neri come la pece.
Luke annuì.
"Sono Luke, sai dov'è?
"È uscito circa dieci minuti fa, ma non credo torni presto, mi ha lasciato il suo nuovo gattino"
Disse quel ragazzo indicando un piccolo gattino grigio che stava disteso all'interno del suo appartamento.
"Non so dirti dove sia andato, ma sei fradicio, quindi se vuoi entrare—"
"No...ma grazie" Luke scosse la testa, mentre la preoccupazione per Calum diventava sempre più familiare.
"Di niente. Comunque, piacere, Sam"
Il ragazzo tese la mano a Luke che la strinse velocemente prima di sospirare e fare qualche passo, sedendosi sulle scale che collegavano quel piano a quello superiore.
Sam notò lo sguardo assente di Luke e, dopo aver preso tra le braccia il cucciolo di gatto e aver socchiuso leggermente la porta, si sedette accanto al biondo e accarezzò il pelo di Jack prima di iniziare a parlare.
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Burn with you || cake. [In Revisione]
Fiksi PenggemarIn cui due cuori infranti scoprono che, oltre il dolore, esiste l'amore. Un amore che fa fare pazzie, per il quale uno brucerebbe insieme all'altro pur di non perderlo. Copyright © bluelucas15, All rights reserved 2015.