2.4

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You can hear it in the silence, silence

You can feel it on the way home, way home

You can see it with the lights out, lights out

You're in love, true love

Taylor Swift, You R in Love

Luke era appena uscito dalla seconda lezione consecutiva di quel pomeriggio e, mentre camminava, aveva lo sguardo fisso sul suo quaderno, che era stracolmo di appunti e note varie. Ogni tanto rialzava lo sguardo, giusto per evitare di finire addosso a qualcuno.

Stava rileggendo mentalmente tutto ciò che aveva scritto e si rese conto che erano cose abbastanza semplici. Quindi avrebbe riletto con calma tutti gli appunti più tardi, quando la sua mente era decisamente più fresca. Al contrario di molte altre persone, Luke preferiva fare attività che richiedevano il cervello di notte, piuttosto che di mattina. Era un suo modo per assimilare e ricordare meglio il tutto.

E lui aveva l'assoluta intenzione di assimilare e ricordare bene ogni cosa e di essere pronto agli esami, che si sarebbero svolti non troppo tardi. Voleva rendere fiero suo padre, suo nonno e, sinceramente, anche se stesso.

Mentre apriva la porta della sua camera, si accorse che c'era qualcuno di familiare seduto su una delle panchine del cortile che avevano lì, al campus.
Non poteva in alcun modo non riconoscere quei capelli neri, quel colore di pelle olivastro e quegli occhi di quel marrone cioccolato in cui ci si poteva perfettamente sciogliere. Erano anche, però, perennemente ricoperti di un sottile e cristallino velo di tristezza.

"Calum?" Disse Luke con il battito leggermente accelerato, mentre si avvicinava a lui.
Gli faceva uno strano effetto vederlo così. E non perché era seduto su una panchina, ma perché sembrava stesse aspettando lui e dava la sensazione di voler aspettare tutto il tempo necessario.

Sembrava un punto fisso e irremovibile.

Calum si voltò di scatto, impaurito, e tirò un sospiro di sollievo quando si accorse che era Luke.
Luke cercò di non dare troppo peso a quella sua reazione e si sedette accanto a lui, poggiando i gomiti sulle coscie.

"Ciao."

"Ciao. Perché sei qui? Non fraintendermi. Cioè, non mi dispiace. Anzi, il contrario. Cioè—sì." Luke fece una smorfia, infastidito dal suo stesso straparlare. Calum ridacchiò.
Ma ne uscì qualcosa di più stridolo, acuto e leggermente, acutamente e adorabilmente femminile.

Calum spalancò gli occhi a tal punto da far prendere loro il diametro di una tazzina da caffè e si portò le mani davanti la faccia. Sia per coprire quel rossore incontrollabile che stava prendendo il sopravvento sul suo viso, sia per non farsi vedere da Luke.
(Per un po' di tempo)

(Mai più)

Luke scattò all'indietro e tutti i muscoli del suo corpo si irrigidirono, compresi quella della faccia.
"Oddio. Questo era..." cercò di dire Luke, quasi scioccato.

"Dannatamente imbarazzante" La voce di Calum era soffocata dalle sue stesse mani e Luke s'imbronciò, sporgendo il labbro inferiore.

"No."

"Sì."

"No. Era dannatamente adorabile"
Le mani di Luke allontanarono delicatamente quelle di Calum dal suo viso e le posarono sulle coscie di Calum.
Anche le mani di Luke rimasero lì e presero ad accarezzare dolcemente i polsi di Calum.

Il sangue continuò ad affluire alle guance di Calum, mentre non poco distanti da loro alcune coppie di ragazzi si erano stesi sul prato e stavano parlando di un certo locale e che sarebbero dovuto andarci.

Burn with you || cake. [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora