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Something in the way you move

Makes me feel like I can't live without you

It takes me all the way

Rihanna, Stay

Luke corse frettolosamente fuori dalla sua stanza, non curandosi minimamente del rumoroso tonfo causato dalla porta, che si era chiusa accompagnata dal vento.

Era una di quelle giornate che erano iniziate decisamente con il piede sbagliato.

La notte precedente, dopo essere ritornato dalla serata con Calum, era andato subito a dormire (con un sorriso), dimenticando di collegare l'alimentatore del suo cellulare ad una presa di corrente. Automaticamente il telefono si era spento durante la notte e, di conseguenza, la sveglia non aveva suonato.

Per questo si ritrovava ad imprecare contro qualsiasi cosa avesse in petto un cuore che pompava sangue e a quasi correre in quel corridoio per arrivare in tempo alla sua lezione di biologia.

Odiava essere in ritardo, qualunque fosse l'occasione. Ma, soprattutto, odiava gli sguardi delle persone addosso quando si arrivava in ritardo.

Forse anche perché non era poi così tanto abituato alle persone, non era mai stato un ragazzo molto socievole.

Però, era stato un bambino socievole, prima che succedesse quello spiacevole evento.

Prima che tutto si rompesse e generasse una spirale di dolore dal quale Luke non era mai riuscito ad uscire del tutto.

Il tempo. Era incredibile con quanto poco tempo tutto, nella sua vita, avesse iniziato a urlargli contro. Perché tutto aveva finito per rivoltarsi contro di lui dopo che suo padre era morto, tutto cazzo.

La madre aveva iniziato a bere, davvero tanto. Spendeva più della metà dei loro soldi per comprarsi quel veleno che poi buttava giù in poco meno di una giornata.

Ma la madre non era così, non sua madre. Sua madre, quella che lui ricordava, era quella donna bionda e perennemente sorridente. E non era una di quelle frasi fatte, era davvero sempre sorridente. Anche quando tutto andava male, sorrideva attraverso il dolore.
Era una di quelle persone a cui avesti potuto raccontare tutta la tua vita e che ti avrebbe ascoltato per tutto il racconto.

La sua vera madre insegnava matematica e scienze al liceo e questo aveva fatto sì che Luke fosse sempre il primo della classe in entrambe le materie.

La sua vera madre era dolce, impicciona, comprensiva e s'infuriava con lui per il suo unico talento nel perdere le cose, come quella volta in cui aveva perso il suo iPhone ed, essendo in punizione, aveva dovuto usare un vecchio Nokia che avrebbe potuto distruggere il martello di Thor.

La sua vera madre se n'era andata, da troppo tempo, e a lui mancava così tanto.
Con un unico sparo, letteralmente, aveva perso la sua famiglia.

Per quanto voleva loro bene, i fratelli non si erano mai comportati con lui da, appunto, fratelli. Erano sempre stati qualcosa di irraggiungibile per lui, erano costantemente lontani.

Non aveva mai avuto con loro quel tipico rapporto fraterno fatto di un misto affettuoso di odio e amore.
Quando Luke aveva bisogno di parlare e sfogarsi con qualcuno, loro erano fuori a divertirsi.

Quando Luke aveva bisogno di aiuto con i compiti, loro stavano studiando per qualche esame.

Quando Luke aveva bisogno di soldi, loro ne avevano bisogno di più.

Burn with you || cake. [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora