Mio papà è nel suo ufficio che parla con i suoi uomini, mentre io sono nell'ufficio di Styles. Penso di poter cercare qualcosa che mi dica il suo nome, o qualcosa in generale su di lui.
Mi vibra il telefono e lo prendo dalla tasca dello zaino.Da: Chris
Allora? Com'è? Sai se è impegnato? ;-) xxA: Chris
Smettila scema, non so nulla di lui e penso di non volerne sapere, magari posso vedere se ha qualche amico ;-) xxRido mentre mi metto a cercare tra i fogli sparsi sulla scrivania, solo fascicoli. Magari dovrei cercare qualcosa nello studio di mio padre, potrei. Vibra di nuovo il telefono.
Da: Sconosciuto
Ehi bellissima, cosa ci fai tutta sola seduta lì?Ditemi che è tutto un fottuto scherzo. Mi guardo intorno, non notando niente di strano. Solo persone che lavorano sulle loro sedie e ai loro pc. Entra Styles dalla porta che mi distrae dai miei pensieri e si avvicina.
"Tutto ok? Sei pallida da morire." Mi dice guardandomi.
"Uhm.." balbetto leggermente. "Tutto ok, vorrei solo tornare a casa.." dico lentamente.
Annuisce e apre la porta aspettando che io esca.
[...]
Sono appena le sette, io e Styles siamo seduti in un tavolo ad aspettare. Cosa? Beh, mi tocca cenare con lui. Mio papà mi ha chiamato dicendo che tornava tardi, ho fatto di tutto per convincerlo a farmi tornare a casa ma non ne ha voluto sapere.
Siamo al McDonald's, mentre mi guardo intorno noto molti bambini con i propri genitori che giocano, parlano e ridono.
Tutto questo a me è stato tolto troppo presto, non ho avuto occasione di fare nulla con lei. Si chiamava Terry; era una donna davvero magnifica. I suoi capelli erano lunghi e di un biondo lucente.. forse li avrò ereditati da lei. I suoi occhi erano chiari, di un azzurro in cui puoi perderti dentro. Era sempre solare, almeno questo è il ricordo che ho di lei tramite album di fotografie. L'unica cosa che ricordo sicuramente, sono i suoi occhi prima di morire.. mi perseguitano ogni notte."Ragazzina?" Mi chiama l'uomo davanti a me.
"Mi chiamo Meredith.." dico a bassa voce. "Mi dici il tuo nome?"
Scuote la testa sorridendo addentando il suo Big Mac. Meglio che lasci perdere.
[...]
Siamo in auto, sono appena le 22 quando ci fermiamo davanti casa mia. La luce dello studio è accesa, segno che papà è a casa e che sta ancora lavorando.bMi giro verso Styles che mi osserva.
"Che c'è?" Dico sbuffando.
"Quanti anni hai?" Chiede tossendo leggermente.
"Diciassette." Dico. "Tu?"
"Magari un giorno ti dirò anche questo." Fa un mezzo sorriso e scendo dall'auto.
Fanculo. Entro dentro casa, mi dirigo verso lo studio di mio padre dove lo trovo con i suoi occhiali da vista poggiati sul naso e molte scartoffie sul tavolo. Le maniche della camicia arrotolate e i primi bottoni aperti gli danno un'aria da ragazzo, cosa che mio padre è. Non sembra proprio avere quarantasei anni. Gli bacio una guancia ed esco senza nemmeno disturbarlo. Mando la buonanotte a Christina e poggio il telefono sul letto. Mi avvicino alla finestra.. l'aria di Novembre incombe fuori con del vento freddo e qualche goccia di pioggia... spero davvero che sia qualche goccia altrimenti non riuscirò a dormire. Sul lato opposto della strada noto un BMW nero, forse sul grigio scuro. I vicini non posteggiano mai sulle strade, mettono le loro macchine nei garage. Sento vibrare il telefono.
Da: Sconosciuto
Ti piace vero? BMW vecchio modello, bambolina xxScatto verso la finestra controllandola se è chiusa bene e chiudo anche le tende. Credo sia il momento di dormire con mio padre.
Vado in bagno, mi lavo velocemente e infilo il pigiama di pile blu. Esco dalla stanza e vado in camera da letto, sono le 22:30."Papà, posso dormire con te?" Chiedo. "Fuori c'è brutto tempo e sono sicura che non dormirei."
Non dice nulla, lo sento solo ridacchiare e farmi spazio mentre alza le coperte.
Mi corico accendendo la piccola luce per la notte e in poco tempo Morfeo mi viene a trovare.[...]
La sveglia suona e sono costretta ad aprire gli occhi per spegnerla. Mi trovo nel letto di mio padre e di colpo ricordo gli avvenimenti di ieri sera. Styles, i messaggi, la macchina.
Mi alzo, mio papà sarà giù. Strano che non mi sia venuto a chiamare. Vado nella mia stanza, prendo l'uniforme e mi dirigo in bagno. Sono le 7:45 ed è già tardi. Mi lavo e mi vesto velocemente, alzando i capelli in una coda alta. Scendo giù e trovo un bigliettino."Ho avuto un contrattempo,Styles ti accompagnerà a scuola.
Ti voglio bene, papà xx"Perfettissimo. Prendo una crostatina dal mobile delle merendine ed esco di casa. Trovo subito il Range Rover nero e salgo.
"Giorno." Dice Styles.
"Giorno a te." Risponde.
Accende l'auto e subito ci dirigiamo verso casa di Christina.
A: Chris
Sto passando con Styles :-* mettiti fuori xx
Sorrido e appena arriviamo subito sale in macchina.
"Buongiorno!!" Urla entrando in macchina e abbracciandomi. Styles non dice nulla. "Hai sentito cosa è successo? Dicono che uno stalker gira per le strade di Londra, nel nostro tratto esattamente."
Non dico nulla. Faccio solo la finta di una faccia sconvolta. Perché i messaggi anonimi? La macchina? Dio santo. Arriviamo a scuola e subito Christina scende dalla macchina andando verso Rebecca, una ragazza del nostro corso. Apro lo sportello, poggio un piede a terra quando una mano mi blocca.
"Mi chiamo Harry e ho 25 anni." Dice con il suo solito sorrisino piccolo senza guardarmi.
Rido silenziosamente scendendo dall'auto.
"Okay Harry, ti troverò qui alle quattro?" Chiedo sorridendo.
"Sicuro." Dice.
Sorrido e cammino verso l'entrata della scuola. Nonostante tutto, si prospetta una bella giornata.
***
Qui c'è il secondo capitolo.
Penso sia un po' più lungo rispetto al primo. Sono emozionata, dio, emozionatissima!
L'ho detto di essere emozionata? Sì? Beh, okay, buona lettura! :-)
Al prossimo capitolo.
G, xx
REVISIONATO IL: 7 LUGLIO 2018

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the bodyguard. |h.s|
FanfictionIN REVISIONE "Ti prego, salvami tu.." dissi con le lacrime agli occhi. "Lo farò, non temere." mi strinse a sè in un abbraccio poggiando le sue labbra sulla mia fronte. - Lei. Una ragazzina di 17 anni che, per via del padre, si trova in una situazion...