the bodyguard. |h.s|

8.

Meredith's Pov.

Sono tra le braccia di Harry. Mi sta abbracciando. Mi sta tenendo stretta mentre altre lacrime rigano il mio volto.

"M-mi dispiace.. I-io non volevo.." sussurro.

"Cosa ti dispiace?" Mi chiede Harry.

"Non lo so nemmeno io perché sto piangendo, mi sento così stupida.." sussurro tra me e me.

"Ehi, guardami." Mi dice e subito alzo lo sguardo. "Non è da stupidi piangere. È solo un modo per far capire alle persone che tu ne hai passate tante, ma sei comunque qui." Mi sorride.

"Non dire a nessuno che mi ha vista piangere. O ti uccido." Lo minaccio ridendo e asciugandomi le guancie con i polsini della felpa.

"Sissignore." Ride anche lui.

La serata passa tranquillamente. Nessun pianto. Nessuna rivelazione. Nessun messaggio. Niente anonimo. Niente di niente.
Harry di tanto in tanto ride per il film, il che mi fa uscire dal mio stato di dormiveglia. Dannazione, sono solo le dieci di sera. Mi vibra il telefono e subito Harry fa cadere lo sguardo sullo schermo illuminato, restando impassibile. Mi guarda, incoraggiandomi a prenderlo, cosa che faccio. Lo sblocco.

Da: Sconosciuto.
Pensi che lui possa salvarti? Sei solo un'illusa. Puttana.

Resto ferma. Impassibile. Il sangue mi si è gelato nelle vene e non per il freddo. Non sento nemmeno Harry che mi chiama, fino a quando non mi toglie il telefono di mano.

"Dannazione. Brutto figlio di puttana!" Esclama passandosi le mani nei ricci.

Non rispondo. Mi alzo dal divano, dirigendomi alla finestra. C'è il Range Rover di Harry, il motorino del ragazzo che sta di fronte a me, e una Cadillac vecchio modello. Cazzo.

"Harry.." sussurro girandomi verso di lui. Le lacrime scendono di nuovo. "Io.. c'è.. i-io.. c'è una macchina fuori." Lo guardo, aspettando una sua reazione.

Si avvicina, velocemente guardando fuori. Poi si gira verso di me. "Riesci a star qui 5 minuti? Da sola?" Mi chiede.

Annuisco, mentre mi guarda. Annuisce anche lui ed esce dalla porta d'ingresso. Lo guardo dalla finestra, mentre si avvicina all'auto e si abbassa all'altezza del finestro.
Indica la strada davanti a sé e ritorna dentro, velocemente.

"Che voleva?" Chiedo, ansiosa.

"Si erano persi, uomo, donna e due bambini. Nulla di preoccupante." Sorride dolcemente.

Erano le undici di sera..cosa poco rassicurante.

"Dovresti tornare a casa." Gli dico guardandolo.

"Manco morto Meredith, smettila di fare quella forte. Non qui. Non con me. So che hai paura." Mi guarda. "Con me, devi essere te stessa."

"Posso fidarmi di te?" Gli chiedo con gli occhi lucidi.

"Puoi farlo per sempre."

Harry's Pov.

Mi rigiro nel letto, non potendo prendere sonno. Guardo l'orario: le 03:46. Perfetto.
Prendo il telefono, sbloccandolo.

A: Meredith.
Dormi? Xx

Da: Meredith.
No, non riesco. E il temporale fuori non aiuta. Tu? Xx

A: Meredith.
Nemmeno. Troppi pensieri.

Da: Meredith.
Tra poche ore devo alzarmi per andare a scuola, uffa. :-(

A: Meredith.
Pazienza. Posso venirti a prendere? :-)

Da: Meredith.
Sì, mi farebbe davvero piacere. A "più tardi". Xx

Sorrido, rendondomi conto che questa ragazzina, non è più così rompi palle come credevo. Aveva ragione mia mamma: una persona devi conoscerla com'è davvero, prima di giudicarla. Forse io ho giudicato troppo in fretta. Non saprei.
È bella, su questo c'è poco da dire. I suoi lunghi capelli biondi, i suoi occhi blu splendidi. Wow, che ragazza. Penso proprio che domani mi divertirò a vederla sveglia da qualche ora. Con le sue lentiggini rosastre.
Subito mi viene in mente Sally.
Dannazione Harry, sei un coglione del cazzo.

Questa ragazza mi ha letteralmente fottuto il cervello, e questo non sarebbe dovuto succedere.

Continuo a 10 mi piace e 5 commenti.

***
Ecco qua a voi il capitolo.
Spero davvero vi piaccia come quelli precedenti. Conto su di voi per gli obiettivi.
Che ne dite se magari ci conosciamo un po'?
Se a voi va bene, potete rispondere nei commenti.
Come vi chiamate, di dove siete e quanti anni avete? Io mi chiamo Giulia, vengo dalla Sicilia (Palermo) e ho 16 anni.

Al prossimo capitolo,
G xx