Harry's Pov.
Mi rigiro tra le coperte, sbuffando quando non riesco a prendere sonno. Meredith è nella sua camera dalle 18:00, si è chiusa lì dentro e non ha cenato. Gli ho lasciato un piatto con due tranci di pizza fuori dalla porta, dal momento che quando ho bussato, annunciandomi, ha solamente detto "Vattene".
L'ho già detto, non sono mai stato bravo nelle relazioni; tutte quelle che ho avuto sono state soltanto di una notte o due. Questa ragazza mi manda il cervello in tilt, io non so come comportarmi o cosa fare quando sono con lei.
Con Sally era tutto dannatamente diverso, né io e né lei volevamo qualcosa di serio, ci divertivamo e basta. Pian piano i miei sentimenti crescevano nei suoi confronti tanto ché, dopo tre mese, successe quello che non sarebbe mai dovuto succedere.* Flashback *
Ero comodamente seduto nel divano con una birra in mano, aspettando che Sally finisse di prepararsi per andare a ballare.
Accesi la tv nell'esatto momento in cui scese lei, ancora in pigiama."Non ti vesti?" Chiesi sorridendo.
Il suo viso non tralasciava nessuna emozione, pallida e immobile alla fine delle scale.
"Sally?" Mi alzai.
"Harry.. i-io.."
"Tu cosa?" Chiesi guardandola.
"I-io sono incinta." Disse alzando lo sguardo pieno di lacrime.
Zitto. Fermo. Immobile. Sentivo solo il mio cuore battere.
"Ma il bambino non è tuo."
La guardai, uscendo dalla porta di casa sua lasciandola sola.
Scappai via, dal momento che in quel momento mi sembrav la cosa più adatta.* fine flashback *
Non è una cosa buona pensare a tutto quello che ho passato, così mi alzo uscendo dalla stanza. Dovrei comprare una lampada a Marcus.
Il piatto di Meredith non c'è più, sorrido nel capire che ha mangiato. Provo ad aprire la porta, sentendomi soddisfatto quando si apre.Lei non è qui.
Le coperte sono tirate da un lato, segno che si è alzata. Esco dalla stanza, cercandola ovunque: non è in cucina, né in bagno, né in salotto e né nella stanza di Marcus. Dove diavolo è andat-....
Il terrazzo.
Esco dalla porta di casa infilandomi una felpa di lana blu, silenziosamente. Salgo tutte le scale il più velocemente possibile, ritrovandomi davanti la porta del terrazzo. La spingo e un forte vento mi investe in pieno viso. Si congela qua sopra.
Giro intorno con lo sguardo, trovandola con le gambe a penzoloni al di fuori del cornicione. Mi avvicino, cautamente."Meredith.." sussurro. "Che stai facendo?"
Si gira verso di me, gli occhi rossi e le guance nere. "Hai pianto?"
Si alza sul cornicione, barcollando un po'. Scatto in avanti, pronto a prenderla quando lei riacquista l'equilibrio.
Parlami, ti prego. Dì qualcosa.
"Meredith?" La richiamo.
Mi guarda, sospirando. "I-io sono inutile qui," singhiozza. "Mia mamma è mia morta, mio padre non è mai più stato felice da quel momento; ha dovuto crescere una stupida come me per figlia, Christina è scappata." Ride.
Di cosa parla?
"Secondo me, non mi ha mai voluto. Non lo dico per cattiveria, ma non mi chiama da due mesi." Ride più forte, camminando sul cornicione.
"Meredith." La guardo avvicinandomi. "Ti prego, scendi." Allungo la mano verso di lei.
"Perché dovrei?" Chiede gurdando la mia mano.
"Tutti tengono a te; hai i tuoi parenti, i tuoi amici, la scuola..." mi guarda mentre parlo. "Hai me." Sussurro.
Mi afferra la mano, la tiro verso di me stringendola forte al mio petto. Adesso capisco: puzza di alcool, ha bevuto. Piange sul mio petto tirandomi la maglia, ha le braccia fredde così tolgo la felpa e gliela poggio sulle spalle, coprendola. Alza lo sguardo, guardandomi.
"Scendiamo dai." Dico alzando lo sguardo al cielo. "Sta iniziando a piovere."
Annuisce, metto un braccio sopra le sue spalle guidandola per scendere di nuovo al terzo piano. Dopo 5 minuti, siamo dentro casa.
"Fatti una doccia, sto tornando."
Annuisce quando si chiude in bagno, vado nella camera prendendo dei vestiti puliti dal suo cassetto. Prendo dell'intimo a caso, aspettandola fuori dal bagno. Sento l'acqua chiudersi, segno che ha finito. Apre la porta, intenta ad andare nella stanza, ma spaventandosi quando mi trova lì.
"Tieni."
Arrossisce quando vede che ho preso dell'intimo pulito.
Rientra in bagno vestendosi.
Esce ed entra in camera coricandosi; lascia un po' di spazio mentre mi guarda.
Sorrido coricandomi con lei, e coprendola con la coperta."Sono le 4:30, dovresti dormire."
"Baciami, ti prego."
Meredith's Pov.
L'idea di venire qua sopra è stata stupida, sapevo che Harry sarebbe venuto a cercarmi. Sapevo che bere come un alcolizzato non avrebbe fatto al mio sistema. Harry mi mette una felpa sulle spalle, mentre piango sul suo petto. Ha detto che ho lui. Io ho lui con me.
Riscendiamo al terzo piano, entrando a casa. Il silenzio regna, domani mattina Marcus si incazzerà con me per aver bevuto una bottiglia intera del suo miglior liquore.
"Fatti una doccia, sto tornando."
Annuisco ad Harry, chiudendomi nel bagno. Aspetto che l'acqua si riscalda e, una volta portata a temperatura, mi spoglio ed entro nella doccia. Ci sto 10 minuti, quando esco e avvolgo il mio corpo per uscire dal bagno trovo Harry ad spettarmi fuori. Ha i miei vestiti, e il mio intimo.
"Tieni."
Arrossisco, prendendoli nelle mie mani e chiudendomi nel bagno.
Quando esco, mi dirigo verso il letto e, una volta coricata, lascio un po' di spazio per lui. Non mi guarda, coricandosi e coprendomi con la coperta. È arrabbiato."Sono le 4:30, dovresti dormire."
"Baciami, ti prego."
Parlo prima di connettere il cervello con la mia bocca, vorrei tirarmi indietro ma ormai non posso.
Harry mi piace. E anche tanto.
Mi guarda, accarezzandomi il viso dolcemente. Poggia la mano sulla mia guancia, tirandomi verso il suo viso. Sento il suo respiro sulle mie labbra. Le nostre labbra si sfiorano, quando decide di farle unire.
Ho davvero uno zoo intero dentro lo stomaco, tiro la sua maglia in due pugni. Mi lecca il labbro e quando le schiudo, la sua lingua inizia a cercare la mia.
Mi morde il labbro, staccandosi.
Sorrido, mentre le mie guance sono rosso peperone e possono vedersi anche al buio.
Mi bacia la fronte, stringendomi sotto le coperte."Adesso, dormi." Sussurra.
Sorrido, poggiando la testa sul suo petto.
Sì, Harry Styles mi piace.
***
Yeeeee!!! Finalmente il bacio tanto aspettato, almeno per me ahahahaha.
Come vi sembra?
Mi rompo il culo a scrivere per voi! Non continuo più davvero se almeno in questo capitolo non ci sono 20 stelline, ci tengo..Al prossimo capitolo,
G xx
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the bodyguard. |h.s|
FanficIN REVISIONE "Ti prego, salvami tu.." dissi con le lacrime agli occhi. "Lo farò, non temere." mi strinse a sè in un abbraccio poggiando le sue labbra sulla mia fronte. - Lei. Una ragazzina di 17 anni che, per via del padre, si trova in una situazion...