23.

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Harry's Pov.

Apro lentamente gli occhi, notando subito che fuori è buio.
Mi guardo intorno, capendo di essere sul divano della casa. Guardo in basso, notando Meredith dormire con i miei piedi sulle sue gambe. Provo ad alzarmi, lamentandomi subito. Guardo il mio petto, coperto da una fascia bianca, la sfioro con le dita ritraendomi sotto il mio stesso tocco.

"Cazzo." Sussurro muovendomi.

Meredith si lamenta, aprendo subito gli occhi e guardandosi intorno. Mi nota subito facendomi segno di stare coricato. Si alza, sparisce in cucina e rientra poco dopo. Mi spinge dalla spalla, costringendomi a coricarmi e poggia il ghiaccio sulla fascia bianca, sedendosi lontano da me. Sbuffo, coprendomi gli occhi con la mano.

"Quanto ho dormito?" Chiedo piano.

"Cosa ti fa pensare che hai dormito molto?" Dice fredda.

"È buio,-" sorrido. "Quanto ho dormito?"

"Un giorno intero, dalle 9:30 di stamattina alle 22:57. Hai saltato sia pranzo che cena, dovresti mettere qualcosa sotto i denti." Si alza, sistemandosi la maglia. "Vado a lavarmi."

Mi alzo e, lamentandomi per il dolore, riesco a bloccarla lo stesso. "Potresti fermarti e dirmi cosa hai?" Chiedo osservandola.

"Hai dimenticato cosa è successo stamattina?" Dice girandosi per guardarmi.

Non parlo, così riprende a parlare, facendomi ricordare tutto.

"USN, cavia, mafia russa... ti dicono qualcosa?"

Sospiro. "Mer, l'ho fatto per te." Sussurro accarezzandole i capelli. "Cerca di capirmi. Cazzo, è il mio fottuto lavoro!" Dico incazzato.

Noto le sue lacrime, allontanandomi leggermente.

"Sei pregato di dormire nel divano."

Mi guarda, si stringe nella sua felpa e scompare dietro le scale; lasciandomi solo.
Sono stato fottutamente sparato al petto, e lei mi chiede di starle lontano? Ma Dio.

Meredith's Pov.

L'acqua calda non aiuta a stendere i miei muscoli tesi, non aiuta a calmarmi e né a rilassarmi. Chiudo l'acqua, esco avvolgendo il mio corpo in un asciugamano e inizio a tamponare i capelli con un'altra tovaglia. Poco dopo, li pettino e inizio ad asciugarli: nel giro di 20 minuti ho finito. Mi infilo l'intimo seguito dal mio pigiama, coricandomi subito dopo nel letto. È mezzanotte passata, e io non riesco a dormire.
Non so cosa diavolo mi è passato quando ho detto ad Harry di dormire nel divano, è casa sua!
Accendo la luce piccola sulla colonnetta, sistemandomi il cuscino. Mi alzo, cerco il cellulare mio che Harry tempo fa, ha sequestrato e, una volta trovato, lo prendo. Cazzo, ci sono tantissime chiamate e messaggi di Chris e ora come ora la chiamerei ma Harry si incazzerebbe solamente di più.
Clicco sull'icona dei messaggi, per scriverne uno nuovo.

A: Harry x.
Sali? Non riesco a dormire..

Invio senza perdere tempo, mettendomi di nuovo a letto. Il cellulare vibra.

Da: Harry x.
Come hai trovato il tuo telefono?

A: Harry x.
Non sei così genio come mi aspettavo, una tasca del borsone non è una cassaforte.

Da: Harry x.
Sei sicura che io non sia un genio? X

A: Harry x.
Hai 3 secondi,dopodiché chiudo la porta a chiave e dormi davvero sul divano.

Rido per la mia cattiveria, ritrovandomi poco dopo un Harry col fiatone davanti la porta che si porta la mano sulla fascia.

"Hai corso?" Chiedo innocente.

"Divertente, davvero."

Respira per riprendere fiato, chiudendo la porta. È ancora a petto nudo, le sue mani sui suoi fianchi mentre mi guarda. Alzo un sopracciglio in modo interrigativo, chiedendomi cosa c'è che non va. Alza le spalle, facendo una smorfia per il dolore, e toglie i suoi pantaloni neri. Guarda a terra, si abbassa e si rialza subito con la mia maglia verde ricoperta di rosso.

"Cos'è?" Chiede cauto.

Distolgo lo sguardo, coricandomi sul mio fianco. Poco dopo sento il letto abbassarsi, un calore dietro di me e la sua mano che accarezza il mio braccio.
Guardarlo mentre perdeva sangue e con un fottuto buco sul petto, non ha fatto altro che farmi piangere.

"Mi dispiace che tu abbia dovuto vedere, non dovevi." Sussurra.

"Non importa-," dico chiudendo gli occhi. "Ho solo avuto paura."

"Va tutto bene adesso, vieni qui."

Mi giro trovando il mio naso che sfiora il suo petto. Inalo leggermente il suo profumo, mentre lui mi accarezza la schiena.

"Ho solo paura per te." Dice sussurrando.

"E io ho paura per te. Ho avuto paura di perderti." Dico sinceramente.

Mi guarda, poco dopo mi bacia dolcemente le labbra. Mi era mancato.
Sospiro, poggiando la testa contro il suo petto.

Mi innamoro ogni giorno di più di questo ragazzo.

[...]

"Sta fermo dannazione! Mio cugino a tre anni si muove di meno." Mi lamento sbuffando per l'ennesima volta.

"La tua piccola manina è troppo pesante per una ragazzina di 17 anni, Meredith. E io ho un fottuto buco sul petto,-" ride Harry. "Potresti far piano?"

Sbuffo, irritata prendo un asciugamano pulito e glielo infilo in bocca.

"Sta zitto e fammi finire, davvero."

Finisco di disinfettare la ferita, buttando tutto e prendendo delle garze sterili. Ci sono stata più di un'ora per pulire la ferita dopo la doccia di Harry, dal momento che non stava fermo: un bambino è più calmo.

"Dovremmo andar via da qui, prepara le tue cose." Mi dice osservandomi.

Apro la bocca pronta per ribadire, ma la richiudo pensando quello che gli è successo. Annuisco solamente, chiudendo la fascia con una spilla medica. Si alza, stiracchiandosi un po', si rimette la maglia nera e aggiunge una felpa nera anch'essa.
Vado in camera, infilo un paio di stivali e preparo la mia borsa. Metto tutto lì dentro molto velocemente, chiedendomi dove andremo adesso.
Sospiro, sento le mie guance bagnate ma do poca importanza.
Da quasi cinque mesi sono abituata a scappare e a correre da un posto all'altro.
Metto la borsa in spalla, scendendo giù dove trovo Harry che sta sistemando il pc.

"Pronta?"

Annuisco, prende il suo borsone e mi guida fino alla macchina. Apre lo sportello di dietro, lancia i borsoni e sale sul lato guida trovandomi già seduta. Mette in moto e in me che non si dica, ci ritroviamo sulla strada sterrata che ci riporta sull'autostrada.
Accende la radio, canticchiando la canzone che trasmettono e tamburellando le dita sul volante. I suoi occhiali da sole sono poggiati sul suo naso, come sempre è impeccabile.

"Dove andremo, adesso?" Chiedo.

"Non lo so, ma devo dirti una cosa."

***
Non odiatemi, ma andavo di fretta e ho dovuto staccare il capitolo qua, ma il prossimo è già in corso.
Cosa ne pensate? Vorrei tanto vedere le stelline che superano almeno il numero 10 nel capitolo..ve ne prego.

Detto questo, volevo informarvi anche di un'altra cosa: sto scrivendo una storia con una ragazza (@ChiaraCaliendo che non mi fa taggare, odio wattpad quando fa così) e pensavo che magari vi avrebbe fatto piacere saperlo.
Vi piacerebbe leggerla?

Anyway, buona lettura. ❤

Al prossimo capitolo,
G xx

the bodyguard. |h.s|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora