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Non so per quanto tempo ho corso, ho attraversato un bosco e una volta fuori, mi sono ritrovata in una piazza enorme, deserta. Sono fuori da Londra, Harry non so dove sia e non so nemmeno dove mi trovo io. Giro per la piazza, guardandomi intorno. Il cielo è grigio, c'è anche una fontana rotta con dell'acqua sporca dentro. Uscendo dalla piazza, mi ritrovo in una città.
Cammino per un po' guardando le case disastrate, chiedendomi dove mai sarò andata a finire. Penso subito al mio iPhone e lo prendo. Batteria al 3%, posso farcela per chiamare mio padre.
Compongo il numero e aspetto, con l'ansia addosso.

Dai, rispondi. Ti prego papà.

Uno.

Due.

Tre.

Quattro.

《Pronto? Meredith? Sei tu?》dalla sua voce si sente l'emozione.

《Papà》sussurro piangendo.
《Liam, Harry》

Metto parole a muzzo in una stessa frase per l'ansia quando mio padre mi urla di calmarmi. Faccio un respiro profondo, chiudendo gli occhi.

《Ho il telefono scarico, per favore, guarda attraverso il gps dove sono e vienimi a prendere. Sono le sei del pomeriggio e non so dove diavolo andare,non so nemmeno dove sono》dico tutto ad un fiato. 《Hanno rapito Harry e anche me, sono riuscita a scappare ma non so dove sia lui e Liam ci ha traditi》piango.

Sento mio padre parlare sottovoce con qualcuno, dicendogli di localizzare il mio cellulare.

《Piccola calmati, Liam era sottocopertura per vedere cosa aveva in mente Sally, sappiamo che dietro tutto questo c'è lei. Sei fuori londra, in una periferia di un paesino che nemmeno spunta sulla carta. Stacca e aspettami, mando subito qualcuno a prenderti.》

Stacco senza salutarlo per paura che il mio telefono possa spegnersi e quando guardo la batteria, perdo un battito. È al 2% e ho il dubbio che riusciranno a localizzarlo.
Piango silenziosamente e cammino ancora per quesra città quando trovo un piccolo market aperto. È deserto e le uniche persone che ci sono, sono alle due casse. Prendo qualcosa da mangiare e da bere, pago velocemente ed esco. Fuori è già buio, ma una piccola speranza si accende in me quando noto un nuovo messaggio.

Da: Papà
Niall e Louis stanno arrivando, sanno dove sei. NON MUOVERTI DA LÌ MEREDITH. Zayn sta lavorando per localizzare anche Harry.

Sorrido notando la sua preoccupazione, restando fuori dal market per quelle che sembrano ore.

3 ore dopo...

Sono sollevata di vedere un pick up nero che abbaglia. Mi alzo di scatto, camminando velocemente verso l'auto. Guardo da fuori i visi di Niall e Louis, mai stata così felice di vederli. Apro velocemente lo sportello, salendo con un salto. Niall è seduto al posto guida e Louis dietro, lo abbraccio subito piangendo sulla sua spalla mentre mi sussurra che andrà tutto bene, ma proprio adesso non ne sono sicura.
Mi poggio sul suo corpo mentre Niall fa retromarcia per ritornare a Londra.
Piango ancora e, come se niente fosse, mi addormento con un pensiero fisso.

Harry, amore mio, dove sei finito?

[...]

"Non tornerà, è morto." Ride malefica Sally. "Guardalo!"

Piango mentre lei si avvicina a me con uno dei suoi uomini accanto. Il corpo di Harry giace a terra, inerme, mentre due uomini lo afferrano e se lo trascinano via.

"Noo!!" Urlo. "Lui è vivo, tornerà!"

Continuo a piangere quando ad un tratto non capisco niente. Guardo in basso sul mio petto e una chiazza di sangue sta prendendo forma sulla felpa bianca. Cado a terra e so che i miei occhi si sono chiusi per sempre.

Apro di scatto gli occhi e tiro un sospiro di sollievo quando vedo dove sono. È uno degli hotel dove alloggia sempre mio padre. Tutti mi guardano con gli occhi sbarrati, Niall inginocchiato accanto a me che mi osserva.

"Che succede?" Mi chiede.

"Nulla."

Mi passo una mano sulla fronte e solo adesso noto di essere in un lago di sudore. Mi siedo sul divano, allungando le gambe sotto il tavolinetto di vetro.

"Dobbiamo parlare Meredith." Annuncia mio padre.

Annuisco, "Prima vorrei fare una doccia."

Mi alzo, vado nel bagno e trovo già pronto un borsone con tutti i miei vestiti dentro. Apro l'acqua, mi spoglio ed entro nella doccia. Quando l'acqua calda tocca il mio corpo, la mia barriera si spezza. Io mi spezzo cadendo in lacrime. Il rumore dell'acqua attutisce i miei singhiozzi e per questo gliene sono grata. Non so dove sia Harry, non so cosa gli è successo e nemmeno so se è qua a Londra.
Piango silenziosamente anche mentre mi insapono i capelli e il corpo, e quando esco mi rendo conto dall'orario sul mio telefono che sono stata in doccia un'ora. Sembrano essere passati pochi minuti. Mi vesto con una tuta per stare comoda e asciugo i miei capelli lisciandoli con la spazzola. Lo specchio riflette una ragazza che non conosco: i suoi occhi sono spenti e contornati da due occhiaie nere, le labbra screpolate e il naso rosso per le troppe lacrime. Ultimamente, quando asciugavo i capelli, c'era sempre Harry seduto sulla tavola del wc a guardarmi e a fare battute su quanto ero lenta. Adesso, guardo la tavoletta chiusa, con nessuno seduto sopra e un senso di vuoto prende il via in me. Sospiro, posando il phon e dirigendomi nel salotto della suite. Guardo i ragazzi come lavorano alla ricerca del loro collega e amico, e la colpa regna sovrana in me perché so che non posso fare niente.
Mio padre mi osserva e mi accoglie silenziosamente tra le sue braccia, quando poi mi dice di sedermi.

"Le cose sono più serie di quanto pensassi Meredith. Harry è scomparso, il suo gps è staccato: penso abbiano distrutto l'iPhone." Dice. Sospiro mentre lui continua. "So che è brutto per te, ma tutto quello che ricordi devi raccontarmelo. Serve per la ricerca."

Sospiro profondamente. "Tre giorni fa Harry mi ha detto che doveva sbrigare una cosa urgente dato che sapeva dove si trovava questa persona. La persona si è scoperto essere Sally. Mi ha raccontato delle cose che Harry non voleva che io sapessi. Lo hanno torturato per farlo stare zitto penso e..e.." mi interrompo quando asciugo una lacrima. "E poi mi hanno portata via. L'ultima cosa che ho sentito era Sally che diceva a Harry di andare a fare un giro." Finisco sussurrando.

Mio papà si passa le mani tra i capelli, guardandomi. "Che sta succedendo?" Gli chiedo.

"Prima di lavorare per me, Harry lavorava per la madre di questa donna. Non so cosa ci sia dietro, ma è stato costretto a scappare e a cambiare città, tutti i suoi documenti; è stato costretto a vivere per anni sotto un altro nome. Poi ha iniziato a lavorare per me e ha risolto alcune delle sue cose."

La mia mente sta facendo tesoro di tutte queste cose che mio padre mi sta dicendo. Piango silenziosamente mentre i ragazzi, che già conoscevano tutto, aspettano la mia reazione. Una reazione che non arriva.
Abbraccio mio padre, forte, mentre piango sul suo maglione spiegazzato. Mi accarezza i capelli, come faceva quando ero piccola.

"Andrà tutto bene, ho i migliori uomini nella mia squadra." Mi dice.

"Papà-," sussurro mentre lo guardo. "Devi trovarlo. Io lo amo troppo per perderlo."

***
Tadaaaaa!
Sì, sono viva e mi dispiace se vi ho fatto aspettare fino ad ora, ma volevo pubblicare stamattina ed è successo un putiferio nella mia classe. Ho trovato 5 minuti adesso, perché devo andare a studiare.

Cosa ne pensate? Ve l'aspettavate la scomparsa di Harry?

Siamo quasi alla fine e, ripeto quasi, vorrei che voi mi diciate cosa ne pensate veramen e se vi aspettate un sequel di questa storia.

Qualunque sia la risposta, vi ringrazio perché siamo arrivato qui insieme. Siete unici! ♡

Prossimo aggiornamento: domenica 17.

Al prossimo capitolo,
G xx

the bodyguard. |h.s|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora