12.

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Meredith's Pov.

Sento dei bisbigli e mi sento anche osservata. Apro leggermente gli occhi, abituandomi alla luce.

"Secondo te hanno fatto sesso?"

"Naah, non penso."

"Ehi, voi due. Meredith non fa queste cose!"

"Ma Harry si."

Risate.
Li osservo, tutti e tre seduti a terra che mi guardano. Ma che hanno? Sono già vestiti, Chris porta il suo berretto preferito.

"Ehi, buongiorno!" Sorride Niall.

"Ehi.." mormoro.

Mi appoggio di nuovo, sentendo qualcosa di duro sotto. Giro il viso, trovando un Harry addormentato: i suoi muscoli sono rilassati, le sue ciglia toccano la gote delicatamente, le sue labbra sono schiuse e biccoli sbuffi escono da lì. Mi alzo delicatamente, sotto gli sguardi attenti dei ragazzi.

"I-io.. mi ricordo di essermi addormentata sul lato opposto del divano." Mormoro a Christina lontano da Liam e Niall.

"E allora? Forza, avete dormito solamente.. no?" Ammicca, guadagnandosi un mio sguardo truce e un colpo sul braccio.

"Smettila, è un dipendente - se così si può chiamare - di mio padre. Sai cosa succederebbe." Dico guardando i ragazzi.

Nell'esatto momento in cui Christina apre bocca, spunta Louis dalla porta della cucina.
Adesso che lo osservo meglio, ha delle occhiaie scure, i capelli sparati e porta una tuta.

"Che ne dite se facciamo colazione e dopo un picnic sul lago a qualche metro da qui? Il tempo è bello, direi di aprofittarne." Chiede.

Guardo l'orologio. "Louis, dannazione, sono le 12:30. Si fa direttamente il picnic!" Esclamo.

Sento Niall e Christina ridere, così mi unisco a loro seguita da Louis.
Sentiamo dei rumori, poco dopo spunta Harry.

"Buongiorno." Dice con voce roca.

Santo dio, ma perché deve essere sexy anche appena sveglio? Io sembro uno zombie-panda! I miei occhi si ritrovano sempre contornati di nero per via del mascara che non riesco a togliere del tutto, capelli arruffati e occhi a pesce lesso. E una cosa che odio è il fatto di dover perdere tempo per riprendere la mia "bellezza".
Lui è qui, con i suoi occhi verde smeraldo socchiusi per abituarsi alla luce; la maglietta leggermente stropicciata e i suoi bei ricci voluminosi. Diamine, sono tanti. Ma è pur sempre bello.

"Meredith?"

Porto il mio sguardo su Niall. "Sì?"

"A che pensi?"

"Uhm..a nulla. Allora, vada per il picnic?" Chiedo, cercando di sviare il discorso.

"Vada per questo."

Io e Christina saliamo sopra correndo per occupare il bagno prima dei ragazzi. Sono due, ma quello principale è molto più grande.
Sorridiamo vincenti, chiudendo la porta in faccia ai ragazzi.
Mentre parliamo del più e del meno, mi faccio una doccia veloce e lavo i denti nel lavabo una volta avvolta nel mio accappatoio. Scelgo di attaccare i capelli in una coda bionda alta, truccandomi leggermente con fondotinta e mascara.
Esco dal bagno, richiudendo la porta per lasciare che Christina finisca di preparsi.
Entro in camera, mettendo un jeans stretto, una maglietta a maniche lunghe blu e una felpa grigia più grande della mia normale taglia. Infilo le Vans nere, decidendo di portare magari uno zainetto nero con una sciarpa e un cappellino.
Niall ha detto che si sarebbe occupato lui dei panini e delle bevande, così decido di chiamare papà. Digito il numero, aspettando che risponda.

《Ehi tesoro di papà》annuncia felice.

《Ehi papi. Come va? Tutto bene?》chiedo.

《Sì, sono solamente sommerso dal lavoro come sempre.》dice sbuffando una risatina dolce.

Bussano alla porta, da dove spunta Chirstina che mi dice che è ora di andare.

《Beh papà, devo andare. Abbiamo un picnic e i ragazzi aspettano solo me.》dico.

《Okay tesoro, fai attenzione e dillo anche ad Harry.》

《So prendermi cura da sola, non serviva Harry, papà. Ti saluta Christina》dico.

《Non devi deciderlo tu Meredith Dempsey, lo sai. Ricambia il saluto di Chris e adesso vai, non vorrei farti perdere tempo. Ti voglio bene, amore.》

《Va bene, anche io te ne voglio. Ciao papi.》

Stacco la chiamata dirigendomi giù, dove ci sono tutti.
Harry porta solo vestiti neri, che palle, penso ridendo da sola.

"Avanti sta zitta, ti piace anche con un sacco della spazzatura addosso!" Mi deride la mia vocina. Ti odio, giuro.

[...]

"Ehi, il panino con arachidi è mio!"

Niall litiga da 10 minuti con Louis per un panino. Rido con le lacrime agli occhi, seguita da Christina. Harry è coricato sotto un albero, poco lontano da noi, penso si sia addormentato. Mangiamo, ridiamo e scherziamo per il resto del pranzo; fino alle 16:00, quando i ragazzi hanno convinto Harry ad andare in un pub per divertirsi un po'. È ormai un mese e mezzo che non mi si stacca da dosso, ha bisogno di divertirsi e io ho bisogno di spazio.
Torniamo a casa, stavolta i ragazzi si infilano in bagno prima di noi. Resto da sola con Chris, sedute nel divano.

"Meredith.."

"Sì?" Dico.

"Mi ha chiamato mio padre stamattina." Dice sussurrando. "Ha trovato lavoro in America, e penso che tra qualche mese andremo via."

Toom. Sento il mio cuore spezzarsi insieme a tutto il resto. Christina, la bambina con la quale sono cresciuta dall'età di sette anni, adesso va via. E io cosa dovrei fare? Augurarle buon viaggio? Diamine, no.
Mi alzo di scatto, salendo sopra mentre sento la sua voce rincorrermi. Arrivo in camera sbattendo la porta e chiudendola a chiave. Mi avvicino a letto sedendomi, mi guardo intorno; lì scoppio a piangere.
Piango perché sempre le persone migliori se ne vanno via. Piango perché mia madre mi ha lasciata e adesso lei deve andare in un altro paese. Piango perché non posso contare più su nessuno.
Piango perché la mia vita non ha più senso.

[...]

Apro gli occhi, guardando fuori. Il cielo è scuro, la casa è silenziosa. Penso che i ragazzi siano usciti e penso anche che abbiano fatto bene. Inutili stare chiusi in casa. Mi alzo, notando ancora i vestiti di oggi. Sarà meglio darmi una rinfrescata. Prendo un sotto di tuta e una maglietta a maniche corte e l'intimo, in casa c'è il riscaldamento e non penso sentirò freddo.
Mi dirigo in bagno, chiudendomi dentro a chiave.
Apro la doccia, aprendo l'acqua calda. Dieci minuti dopo, sono dentro la doccia a lavarmi i capelli. Li sciacquo insieme al corpo, uscendo e avvolgendomi nellaccappatoio. I vetri sono appannati, sorrido amaramente facendo con l'indice una faccina triste. Asciugo i capelli, lasciandoli mossi ma attaccandoli in una crocchia disordinata.
Esco dal bagno e scendo giù, mi blocco alla fine delle scale sentendo qualcosa di vetro rompersi.
Sento imprecare, Harry e i suoi dolci modi. Rido silenziosamente continuando a scendere.

"Harry? Non sei più uscito con i ragazzi?" Chiedo.

Mi si blocca il cuore quando una mano mi tappa la bocca e un braccio mi tiene ferma contro il corpo dello sconosciuto.

"Adesso piccola, siamo io e te."

***
Ecco a voi il capitolo 12.
spero vi piaccia e mi dispiace se vi ho lasciato col fiato sospeso.
Adesso, tutto dipende da voi e dalle stelline che lasciate e dai commenti.
Vorrei dirvi quello che succederà nel capitolo 13, ma non posso altrimenti mi uccidete...sinceramente vorrei vivere qualche altro giorno! Ahahahahah :-*

Un'altra cosa, vorrei pubblicare un'altra fanfiction su Niall però, vi dico solo questo. Sareste disposti a leggerla? Fatemi sapere.

Al prossimo capitolo,
G xx

the bodyguard. |h.s|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora