Sono passati quattordici giorni. Due settimane. 366 ore. Troppo tempo senza Harry.
Non ci sono stati miglioramemti nella sua ricerca e io non ho fatto altro che piangere la notte e stare chiusa in questa dannata camera d'hotel il giorno. Sbuffo dirigendomi verso la grande finestra, poggiando la fronte su di essa e stringendomi nella mia grande felpa. Sono stata lontana dal mondo esterno, ho respinto tutto e tutti, sembrava fosse l'unica cosa che avessi imparato in vita mia. I miei pensieri vengono interrotti da un colpo alla porta, che si apre senza aspettare risposta. Louis fa capolineo nella stanza, cercandomi fino a quando il suo sguardo si ferma su di me. Mi osserva, e so già perché: i miei capelli sono raccolti in una crocchia disordinatissima, la tuta che porto è sgualcita e la felpa è 3 taglie più grandi.. è di Harry ed era l'unica cosa che avevo a disposizione per non dimenticare il suo profumo."Posso?"
Annuisco e Louis entra, sedendosi sulla sedia accanto alla scrivania. Mi fa segno con la testa di sedermi sul letto disfatto e lo faccio. Sospira pesantemente passandosi le mani sul viso.
"Come stai?" Chiede guardandomi.
"Sto così. Quello che vedi penso ti basti."
La mia risposta può essere tagliente e sprizza acidità da tutti i punti, ma respingere tutte le persone è l'unica cosa che mi riesce.
"Okay.." sussurra. "Hai mangiato? Bevuto? Vuoi qualcosa?" Chiede.
"Vorrei solo rimanere da sola." Sussurro con voce roca.
"Meredith, sono due dannate settimane che stai da sola. Qui dentro sono cambiati tutti: Niall e Zayn non dormono per cercarlo, io sto uscendo pazzo perché nemmeno il suo iPhone si ritrova più e tuo papà non dorme da più di tre giorni." Mi guarda mentre il suo tono di voce si alza e io non mi rendo nemmeno conto di star piangendo per l'ennesima volta. "Era il mio migliore amico, insieme abbiamo fatto tutte le cazzate possibili! Era un fratello! Siamo rimasti due giorni consecutivi in giro per Londra e mi manca, Dio, se mi manca Meredith!"
Cammina per la stanza, tirandosi i capelli, il suo viso rosso. Un singhiozzo scappa dalle mie labbra e scivolo col sedere sul pavimento coprendomi la faccia con le mani, che si bagnano delle mie stesse lacrime. Sento due mani poggiarsi sulle mie spalle e sposto le mani, guardando i due occhi cristallini lucidi.
"Ti prego parlarmi. Sono qui per te, non mi allontanare." Sussurra.
L'unica cosa che faccio è stringere le mie braccia intorno al busto di Louis in un abbraccio e, quando mi stringe a sé e poggio la guancia sul suo petto, crollo di nuovo a piangere. Mi sussurra che andrà tutto bene, ma poco ci credo dal momento che l'unica persona che vorrei non è qui.
"Vuoi andare a fare un giro?" Chiede poco dopo.
"Non è pericoloso?" Sussurro. "E se ti va bene, così o niente." Indico il mio abbigliamento.
Louis fa un piccolo sorriso, annuendo. "È tutto ok, ti spiego mentre andiamo al bar qui dietro l'angolo ok?"
Io annuisco e Louis esce dalla mia stanza, annunciandomi che mi aspetterà qui fuori. Infilo il primo paio di vans che trovo, lavandomi faccia e denti. Prendo il mio sciarpone nero e afferro il telefono dal comodino. Lo tengo sempre acceso, non sapendo cosa potrebbe succedere.
Sospiro, uscendo dalla mia stanza a testa bassa. Sento comunque tutti gli sguardi su di me; so che sono sorpresi di vedermi fuori da quella stanza. Louis fa segno di restare in silenzio e, anche se lo vedo con la coda dell'occhio, non gli dico nulla.
Attraverso la stanza velocemente arrivando alla porta d'ingresso e prima di uscire, sento dei bisbigli ma non capisco cosa dicono.
Sospiro continuando a camminare accanto a Louis, in silenzio.[...]
Siamo seduti al tavolo di un bar abbastanza semplice e tranquillo. Mentre venivamo qui, Louis mi ha spiegato che per adesso non ci sono pericoli perché la città è sorvegliata da telecamere del governo e non farebbero mai qualche cazzata in pieno giorno.
È di nuovo Louis a distrarmi dai miei pensieri."Mi ha chiamato Liam."
La mia testa scatta verso la sua direzione e poso la tazza di caffè sul tavolino davanti a me.
Lo induco a parlare attraverso lo sguardo e lui lo fa."Sono fuori città, lontano da Londra, ma non mi ha voluto dire dove perché sapeva che te l'avrei detto. Mi ha spiegato il perché del fatto che non riusciamo a trovarlo."
"Perché?" Subito chiedo.
"Il suo telefono l'ha Sally, l'ha spento perché sapeva che esisteva il gps."
Sospiro abbassando lo sguardo.
"Ma Liam è Liam." Dice sorridendo.
"Che vuoi dire?" Sussuro guardandolo.
"Sally è partita con Harry, mentre adesso sta facendo tornare Liam qua con altri uomini. Ha messo una cimice addosso ad Harry per ascoltare le conversazioni e un gps in auto."
Lo guardo, ancora stordita dalle sue parole. "Che vuoi dire?" Sussurro.
"Possiamo rintracciarlo, e i ragazzi hanno già iniziato a farlo."
Sento il mio corpo riprendere vita, i miei occhi si sgranano e piango di nuovo, ma stavolta sono lacrime di felicità. Lacrime di pura gioia. Mi alzo e abbraccio forte Louis e, quando gli chiedo di riportarmi all'hotel, subito lo fa. Entro nella hall velocemente sentendo Louis dietro che mi rincorre ridendo. Corro su per le scale, non potendolo aspettare dal momento che è un pappamolle. Arrivo nella nostra camera, passo la carta ed entro correndo nel salotto. Quando mio papà mi vede sudata e col fiatone, si alza preoccupato, e mi guarda ancor di più quando inizio a ridere.
"Meredith? Ti senti bene?" Mi chiede. I ragazzi ci circondano e Louis arriva adesso in camera.
"Lou mi-mi ha detto che..potete trovarlo." Parlo col fiatone. "Fatelo, vi prego. Vi aiuto." Affermo con decisione.
Zayn mi porta un bicchiere d'acqua mentre Niall fa sedermi per paura che possa cedere e cadere a terra. Bevo l'acqua che rinfresca la mia gola e mi sento meglio.
"Possiamo farlo? Liam mi ha chiamato stamattina." Dice Louis. Spiega la situazione ai ragazzi e a mio padre che subito si guardano.
"È impossibile. Come facciamo?" Dice mio padre. Subito mi sento persa, di nuovo. Abbasso lo sguardo, guardando il pavimento.
"Sì può fare. Ci sono macchinari adatti e programmi per la FBI perfetti." Dice Zayn.
"Va bene, a lavoro no?" Dice Niall sedendosi nella sua postazione.
Tutti lo seguono, compresa io, pronta per cercare l'unica persona che io abbia mai amato.
***
Okay, qui c'è il capitolo.
Vi chiedo scusa se il capitolo fa così schifo ma ho avuto dei problemi sia con wattpad che con le mie stesse idee. Spero vi sia comunque piaciuto.La scomparsa di Harry ha causato un po' di trambusto, ma tranquille, tutto andrà bene!
Piccolo spoiler: prossimo capitolo, Harry's Pov.
Anyway, voglio commenti e ☆☆!
Prossimo aggiornamento : 21 gennaio.
Buon pranzo e buona domenica! :-* :-*Al prossimo capitolo,
G xx
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the bodyguard. |h.s|
FanfictionIN REVISIONE "Ti prego, salvami tu.." dissi con le lacrime agli occhi. "Lo farò, non temere." mi strinse a sè in un abbraccio poggiando le sue labbra sulla mia fronte. - Lei. Una ragazzina di 17 anni che, per via del padre, si trova in una situazion...