La sincerità è la base per un rapporto concreto e se non c'è quella non potrà esserci nulla.
Non capisco quale sia stato per Harry il motivo di nascondermi qualcosa. Non gli ho mai nascosto nulla e né tantomeno costretto a parlarmi quando non voleva. Ogni coppia ha degli alti e dei bassi, ma non pensavo che noi ne potessimo avere così tanto. Sally, la scomparsa di Harry, Liam..perché deve mentirmi?
Sussulto quando mio padre mi richiama, così mi alzo dal divano dove ho aspettato e mi avvicino."È ora di pranzo, mangiamo qualcosa fuori?" Chiede.
Annuisco, e mio padre prende la sua giacca indossandola.
Scendiamo a piedi per le scale di emergenza e, mentre lui parla, io purtroppo non lo ascolto. I miei pensieri sono posizionati su un riccio che si è rubato tutto di me e che io, come una stupida, gli ho permesso di farlo.
Sospiro quando arriviamo davanti alla porta e mio padre mi ferma prendendomi da una spalla."Cosa succede?" Mi chiede.
"Niente,-" dico facendo spallucce. "Perché?"
Mi guardo intorno, sapendo che se lo guardo negli occhi, crollo.
"Mer, non dirmi cavolate. Sono tuo padre e sei cresciuta con me. Ti conosco troppo bene lo sai." Sorride mentre mi apre la porta e subito entriamo in macchina.
"Io..uhm..problemi d'amore." Sussurro.
"Non posso aiutarti molto su questo, ma se vuoi parlarne posso aiutarti per un consiglio." Dice accarezzandomi il braccio.
Sorride e annuisco. "Prima andiamo a mangiare? Sto morendo di fame."
Ride dandomi un buffetto sulla guancia e annuisce, mentre inizia a parlare della sua mattinata di lavoro.
[...]
Sospiro quando arrivo davanti la porta della camera d'hotel per via della stanchezza e delle borse piene di vestiti. Passare i pomeriggi con mio padre è una cura antistress stupenda.
Apro la porta, aiutandomi con il piede, e poggio le borse a terra per poi chiuderla. Poso le chiavi sul mobile e il mio zainetto a terra. Tolgo il giubotto e la sciarpa appoggiandolo sul divanetto e mi dirigo in cucina. Ci sono tutte le luci spente, mio papà è tornato in uffico e penso che rimarrà tutta la notte. I ragazzi avevano un giorno di pausa ma..Harry dov'è?
Sospiro quando entro in cucina e il respiro mi si blocca e il cuore rischia di uscire dalla mia gabbia toracica. Harry è seduto su uno sgabello, con la testa rivolta verso il basso e stringe tra le mani una bottiglia con un liquido chiaro dentro.
Lui sa che sono qui.
Il cuore mi si blocca e il respiro mi rimane nella gola. Perché?
Mi avvicino lentamente, passando dalla parte opposta alla sua."Harry.." sussurro osservando la sua reazione.
Mi avvicino lentamente a lui facendo il giro del tavolo, gli poggio una mano sulla spalla e scoppia a ridere. Ritraggo subito la mano e faccio qualche passo indietro.
"Ti sei spaventata?" Harry biascica le parole, pronunciandole anche male per via dell'alcool.
"No, ma vieni a letto con me.." lo guarda aspettando la sua reazione, che arriva poco dopo.
Harry si alza avvicinandosi e scoppia a ridere inciampando tra i suoi piedi, così decido di aiutarlo e passo un suo braccio intorno al mio collo. Arriviamo in camera con qualche difficoltà, dal momento che tenere un uomo grande come lui è abbastanza difficile. Subito cade sul letto appena lo lascio. Sbuffo togliendo la mia giacchetta e le mie scarpe e subito lo aiuto a spogliarsi. Passa una mezz'ora prima che Harry si metta a letto e che io lo segua.
Devo ammettere che l'Harry buffo e impacciato mi piace tanto quanto l'Harry autoritario e serio, forse un po' di più dal momento che la sue chiacchiere non vogliono tacere.
Seguendo il corso dei miei pensieri, arrivo ad un'unica conclusione: ho l'opportunità di farlo parlare senza forzarlo troppo. So che non è giusto ma è l'unica cosa che posso fare per sapere quello che mi nasconde."Harry." Lo chiamo dolcemente.
"Sì?" Mi guarda ridendo.
"Ti va di parlare un po'?" Lo guardo per vedere e capire quanto alcool abbia bevuto.
"Sì, parliamo." Inciampa tra le sue stesse parole e la cosa mi fa ridere.
"Di cosa parlavi oggi con Niall? Lui ha detto che dovevi dirmi qualcosa."
Harry sembra pensarci su, indeciso sul da farsi, e quando sta per aprire bocca capisco il guaio in cui mi sono cacciata. Può essere che domani ricorderà ogni singola parola, come può essere che non ricorderà niente.
Ma ormai le sue parole escono veloci dalle sue labbra ed è tardi fermarlo."...ho delle cose da dirti, ma non so come iniziare il discorso." sussurra facendo attenzione a non farsi sentire, come se ci fosse qualcuno nella camera oltre noi.
"Inizia da dove vuoi allora."
"Beh, si, abbiamo notizie di Liam. È vivo e ha raccolto molte cose per poter arrestare Sally."
Cosa? Perché me lo ha tenuto nascosto?
Sono la sua ragazza, l'ho sempre sostenuto e aiutato in tutto e lui mi nasconde le notizie che ha su Liam."Davvero?" Dico quasi sussurrando e con le lacrime agli occhi. "Come mai me lo hai nascosto?"
Lui sembra pensarci su. "Beh, mi avresti chiesto cose su Sally e quelle sono segrete." scoppia a ridere e qui sono sicura che nemmeno lui sa quello che dice forse.
"E cosa hai da dirmi su di lei?" Gli chiedo. "Dimmi qualcosa su Sally."
"Sai chi è Sally, ma forse non sai cosa abbiamo avuto in passato."
"E cosa avete avuto?" Gli chiedo, senza sapere se voglio sentirlo davvero.
"Qualche scopata, qualche uscita insieme e molti segreti che nessuno sa."
Il mio cuore e il mio cervello hanno sentito troppo, le lacrime rigano il mio viso ma ormai ci sono dentro, devo sapere.
Quando apro bocca, sento Harry russare e allora lascio perdere. Guardo il ragazzo che è coricato nel mio letto, accanto a me, con i suoi capelli sparsi sul viso e sul cuscino e mi chiedo perché abbia bevuto e quanti segreti ancora mi tiene nascosti.
Chiudo gli occhi e l'immagine di Harry che fa l'amore con me, mi torna in mente. Sembrano completamente due ragazzi diversi. Il primo è dolce e premuroso, pronto a prendersi cura di una ragazza che si sente persa. Il secondo, quello di ora, non sa nemmeno come si chiama e le parole che gli sono uscite dalla bocca mi hanno..ferito. Mi sento ferita, ecco.Mi alzo sospirando, prendendo un cuscino e una coperta, e mi dirigo sul divano dopo aver coperto per bene Harry.
Mi sistemo e dopo aver pensato, sento le lacrime salate scendere.
E come se nulla fosse, mi addormento.***
Salve a tutti!
Sono di nuovo qua, più forte e appassionata di prima!
Vorrei darvi la notizia che ho modificato qualche parte del capitolo rendendolo più bello, credo. Ma spetta a voi venirmi a dire cosa ne pensate.
Mi metto all'opera con l'altro capitolo, sperando stavolta di finire davvero questa storia e poterne iniziare un'altra.Ho ripubblicato il capitolo perché non spuntava l'ultimo pezzo. Scusatemi.
Al prossimo capitolo,
G xx
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the bodyguard. |h.s|
FanfictionIN REVISIONE "Ti prego, salvami tu.." dissi con le lacrime agli occhi. "Lo farò, non temere." mi strinse a sè in un abbraccio poggiando le sue labbra sulla mia fronte. - Lei. Una ragazzina di 17 anni che, per via del padre, si trova in una situazion...