Harry's Pov.
Non so quante ore passo davanti alla porta della camera di Meredith, a bere da una bottigli di wiskey, ma l'ultima volta che ho guardato l'orologio erano le tre di notte.
Le parole di Louis mi rimbombano in testa da ormai molte ore. So che ha ragione, so che tutto questo è uno sbaglio: è la figlia del mio capo, ma io sto bene con lei.
Mi piace quando scherza con me, quando mi da pizzicotti sulle braccia per attirare la mia attenzione, quando ride per qualcosa di divertente, mi piace vederla tranquilla mentre siamo in macchina e guarda il paesaggio fuori: so che la sua mente pensa di tutto, ma la sua espressione le da un senso di tranquillità.
Sospiro cercando di prendere il telefono quando vibra nella mia tasca. Cade sulle mie gambe e poi a terra facendo un po' di rumore. Rido silenziosamente con me stesso prendendolo da terra e, dopo pochi minuti per sbloccarlo, leggo il messaggio.Da: Louis
Ehi amico, tutto okay? Sono le quattro quasi e non ti sei fatto sentire per tutta la notte. Domani chiamami.Sospiro, farfugliando qualcosa quando la porta della camera di Meredith si apre leggermente. Mi alzo con un po' di fatica e poi mi poggio contro il muro tenendo la mia bottiglia nell'altra mano.
Mi si stringe lo stomaco quando la vedo uscire: porta una grande tuta e i suoi occhi sono rossi. Le sue guance ricoperte di righe nere e so che tutto questo è solo colpa mia.Meredith's Pov.
Non so quante ore passo a piangere sotto le coperte del mio letto, ma quando decido di alzarmi, subito cambio idea quando lo vedo.
Averlo accanto in questo modo non mi piace. Si alza con difficoltà da terra, poggiandosi contro il muro. Nella sua mano c'è una bottiglia di qualche alcool e la puzza conferma le mie ipotesi. Mi allontano leggermente e subito scatta: afferra il mio polso, tirandomi piano verso di lui. Poggio la mia mano sul suo petto cercando di allontanarlo. Adesso che lo guardo meglio, mi dispiace che abbia bevuto così tanto. I suoi occhi sono lucidi, il loro verde quasi mi spiazza, le sue labbra sono rosee."Scusami.." farfuglia. "A volte parlo, ma nemmeno.. nemmeno so quel.. che.. che dico.."
Sorrido dolcemente, prendendogli il polso.
"Io-,"
"Mi viene da vomitare."
Cammina verso il bagno mentre barcolla, apre la porta e si inginocchia vicino la tazza. Lo sento rigettare e subito mi avvio; prendo un elastico e cerco di legargli i suoi lunghi capelli. Quelli che restano fuori li tengo con le mani.
Respira con difficoltà, subito dopo lo sento farfugliare."Cosa hai detto?" Chiedo.
"Mi-mi dispiace.. è stata colpa mia." Dice con voce roca.
Sospiro, lasciandolo perdere, mentre prendo un pezzo di carta per pulirlo. Me lo toglie di mano, dopo essersi asciugato, lo butta nella tazza avviando lo scarico. Aiuto ad alzarlo, poi lo faccio mettere vicino al lavello. Apro l'acqua e gli sciacquo il viso come meglio posso. Sfioro le sue labbra con le mie dita, mentre lui mi guarda. Poco dopo si abbassa per sciacquarsi la bocca.
[...]
Sospiro, guardando il sole sorgere seduta vicino la finestra. Una coperta avvolge le mie spalle e una tazza fumante di the riscalda le mie dita fredde. Sono quasi le sei e il sole sta facendo la sua piccola apparizione; tutti ancora dormono, per le strade regna il silenzio e non esiste cosa più bella. Sobbalzo quando qualcuno si siede dietro di me, avvolgendo una coperta più grande per tutti e due i corpi.
"Buongiorno." Sussurra con voce roca.
Sorrido. "Buongiorno a te. Come stai?"
"Bene. Mi dispiace per stanotte, ero fuori di me. Non pensavo davvero quello che ho detto." Sussurra poggiando il mento sulla mia spalla.
Diglielo Meredith, diglielo. Mi istiga la mia coscienza.
"Harry.. i-io.."
"Cosa?" Chiede.
"Vorrei.. vorrei.. vorrei fare quella torta che volevi ieri più tardi, vuoi aiutarmi?" Chiedo sorridendo.
"Sì certo, ma per adesso vorrei tornare a letto per dormire un altro po'. Devo far passare la sbornia di stanotte." Ride.
Sorrido. "Sì vai."
Si alza, stiracchiandosi leggermente. Si lecca le labbra e si alza. "Vieni con me?"
Resto di stucco, ripetendo le sue parole nella mia mente. Non so nemmeno io quello che faccio quando annuisco e il suo sorriso si allarga.
Harry's Pov.
Cerco di girarmi dall'altro lato mentre il sonno è ancora in circolo nel mio corpo, ma quando delle lunghe ciocche bionde solleticano il mio viso, sospiro aprendo gli occhi. Mi giro per guardare l'orario e, quando noto che sono ancora le nove, mi giro di nuovo. Meredith è rannicchiata sotto le coperte, il viso rivolto verso me mentre le sue ginocchia sfiorano le mie gambe.
È piccolina ma per quel che conosco, è una ragazza abbastanza per bene. Ha superato molti problemi da sola, non ha sorelle o cugine dal momento che dopo la morte di sua mamma, le sie zie materne si sono allontanate da lei e suo padre. Dovrebbe contattarle.Tu chi sei per dirlo? Non senti tua mamma da anni.
Già, da quanto tempo non sento mia mamma? O mio padre? Non so se hanno un'altra vita, se si ricordano di avere un figlio disperso dall'altra parte del mondo.. dopo la morte di Lucy, sono scappati entrambi in luoghi diversi. Economicamente, c'eravamo..ma la felicità mancava. Non sono stato un bambino felice; uno di quei bambini che giocano con i papà una volta che tornano dal lavoro, o che la mattina fanno colazione insieme alla loro famiglia. Quando seppi che mia mamma aspettava un altro figlio, ero felice. Lucy era la mia ancora, la parte di famiglia che sprizzava felicità da tutti i pori.
Distolgo i miei pensieri quando la ragazza accanto a me si muove. La osservo, mentre si stiracchia e la coperta si abbassa fino ai suoi fianchi. La maglietta a maniche lunghe che porta è leggermente tesa e fa in modo che i suoi seni siano visibili ai miei occhi. Sento qualcosa nei miei boxer tendenrsi e so che tutto questo è colpa sua, dannazione. Mi giro verso lei che sorride dolcemente, mordendosi il labbro in modo sexy.
"Ehi..buongiorno." mormoro.
"Buongiorno." Sorride.
"Torta?" Chiedo dolcemente.
Annuisce alzandosi subito dal letto saltando come una bambina. Sorrido anche io e mi alzo, seguendola.
***
Ecco a voi il capitolo.
Scusate se ha avuto questa fine di merds, ma wattpad mi odia e quindi 3/4 sono stati cancellati.
Preparatevi comunque che il prossimo capitolo sarà di una dolcezza infinita. *.*Al prossimo capitolo,
G xx
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the bodyguard. |h.s|
أدب الهواةIN REVISIONE "Ti prego, salvami tu.." dissi con le lacrime agli occhi. "Lo farò, non temere." mi strinse a sè in un abbraccio poggiando le sue labbra sulla mia fronte. - Lei. Una ragazzina di 17 anni che, per via del padre, si trova in una situazion...