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Meredith's Pov.

Da ore non avevo più notizie di Harry e dei ragazzi. Niall era stato seduto nella mia camera senza dire niente e quando squillava il telefono o Larry, l'addetto ai pc, lo chiamava correva come un fulmine.
Harry è andato via alle 01:30, adesso sono le 03:45 e di loro nessuna notizia. Spero solo stia bene, me lo ha promesso e deve mantenere la promessa: deve rimanere vivo per me.

Guardo Niall, e lui guarda me subito dopo. Mi sorride dolcemente per calmarmi, ma sa che non ha effetto su di me.

"Dovresti dormire sai? Sono le quattro meno dieci del mattino quasi e tu non hai chiuso occhio." mi dice sorridendo.

Sorride leggermente anche io, ma viene fuori una smorfia. "Sì, lo so, e ti ringrazio per esserti preso cura di me in queste ore, ma non riesco a dormire e adesso vorrei solo fare una doccia calda." lo guardo, ma abbasso lo sguardo subito dopo.

Lui annuisce e va via. Mentre apro l'acqua del bagno e aspetto che si riscaldi, ripenso di nuovo ad Harry e alla sua missione. Mio padre ha provato più volte ad aggiornarmi ma io non ho voluto sapere nulla per paura che qualcosa fosse andato storto. Entro in doccia e mi bagno i capelli, insaponandoli subito dopo. Una volta finito, mi avvolgo nel mio accappatoio rosa e nei capelli metto un'altra tovaglia più piccola. Esco dal bagno ed entro in camera, indosso l'intimo e metto un leggins nero con una felpa enorme di Harry, grigia. Ha il suo profumo, ed è la cosa più bella. Asciugo i capelli velocemente, li pettino e li alzo in uno chignon disordinato. Fuori ha iniziato a piovere ed è ancora buio.
Esco dalla camera, incrociando le braccia al petto e tutti mi osservano. Sorrido leggermente e mio padre mi abbraccia con un'aria preoccupata.
Di colpo sento un rumore, subito dopo la voce di Louis che urla.

"Squadra A, uomo a terra." annuncia. "Ripeto, uomo a terra!"

L'ansia mi sale e cerco di avvicinarmi a Larry, ma Niall mi ferma mentre inizio a chiedere spiegazioni. Sento Larry parlare al suo microfono ma la paura non mi fa sentire cosa dice. Mi agito, mi muovo tra le braccia di Niall, mi afferra e do calci in aria per liberarmi. Le lacrime scendono lungo le mie guance quando Niall mi blocca e mi scuote fortemente.

"Meredith!!" mi urla contro e sbarro gli occhi lacrimanti. "Ascoltami cazzo! Ascoltami ok?"

Annuisco spaventata e le parole di Niall mi pugnalano.

"Abbiamo preso Sally e gli uomini suoi, ma abbiamo avuto problemi ed Harry è stato colpito. Vieni con me."

Lo guardo e lo seguo fuori dalla porta seguita da mio padre, Larry e gli altri due uomini.

[...]

Le porte automatiche del pronto soccorso si aprono quando sono all'entrata e corro dentro. Mi fermo davanti ad una infermiera e chiedo di Harry, ma il suo sguardo non mi convince.

"È in sala operatoria signorina, può solo aspettare qui."

Mi poggio alla parete e scivolo a terra, piangendo per l'amore mio.

Harry's Pov.
Sento dolore sul petto. Un forte dolore. Sento anche delle voci che parlano tra di loro ma non capisco bene cosa dicono, vedo sfocato e toccandomi il petto noto una chiazza rossa sulle mie mani.
Sento il respiro mancarmi, inizio a tremare contro il mio volere e nel giro di 5 secondi tutto diventa nero e sento un rumore che mi buca il timpano.

Meredith's Pov.
Rimango seduta a terra per le quattro ore seguenti, il sole è alto nel cielo e sono appena le nove del mattino quando mio padre si avvicina.

"Amore." sussurra. Alzo lo sguardo e lo osservo. Tiene in mano un caffè e un cornetto al cioccolato dentro la busta.

Sorrido debolmente afferrando il caffè ma lasciando la busta del cornetto nelle sue mani. Non ho fame e non ho voglia di fare nulla. Guardo per quello che mi sembrano ore il muro davanti a me mentre bevo il mio caffè caldo, ma poco dopo sento una porta sbattere e il medico esce. Mi alzo di scatto lasciando il caffè poggiato a terra e gli vado contro con mio padre che tiene la mano sulla mia spalla.

"L'intervento è andato bene, siamo riusciti ad estrarre il proiettile dal suo petto ma ancora non si è svegliato. Lo abbiamo portato in camera. Potete entrare uno alla volta."

Lo ringraziamo e il medico se ne va.
Sembra strano, ma adesso il mio cuore batte forte e non voglio vederlo su un letto d'ospedale. Faccio entrare prima i ragazzi, poi mio padre e dopo quasi due ore, entro io.
La camera fa puzza di medicinali, noto che le pareti sono bianche dopo aver chiuso la porta dietro le mie spalle.
Harry è lì, coricato al centro della stanza con un macchinario che emette un suono fastidio ma che mi fa capire il battito tranquillo del suo cuore, e altri aghi nelle braccia per via delle flebo. Prendo la sedia, e mi siedo vicino a lui afferrandogli la mano. Tiro un sospiro.

"So che non te lo dico spesso e magari per questo puoi pensare il contrario, ma sappi che ti amo Harry." lo osservo immobile, mentre gli accarezzo le mani lisce. "Ti vorrei ringraziare per tutto quello che hai fatto per me dal primo giorno, e vorrei davvero che tu potessi sentire quello che ti sto dicendo.." prendo un respiro profondo e lo guardo. Le lacrime bruciano sulle mie guance. "Vorrei essere con te nel letto della casa in campagna, mentre fantastichiamo sul futuro e ridi per le mie battute squallide dopo aver fatto l'amore." asciugo le lacrime con il polsino della felpa tirando su col naso. "Voglio il mio futuro con te H-harry.. Per f-favore.. Svegliati amore mio."

Poggio la testa tra le mie mani, lasciando la sua. Piango in silenzio, le lacrime bagnano i miei leggins e la sua felpa grigia.
Alzo di scatto la testa quando sento parlare.

"Ehi, mi rovini la felpa così." la sua voce è roca ed è la cosa più bella che abbia mai sentito.

Mi alzo poggiano la testa sul suo petto mentre stringo i suoi capelli tra le mie mani e lui mi stringe tra le sue braccia per quel che può.

"Mer,-" mi chiama. "Mi fai male." ride piano, e io rido con lui alzando la testa.

"Non lasciarmi più, ti prego." gli sussurro sulle labbra. Gli accarezzo il viso, felice di averlo qui con me.

"Abbiamo una dannata vita davanti. Solo io, tu e i nostri futuri bambini nella casetta in campagna."

Lo guardo e sorrido. "Cosa stai dicendo?" gli chiedo.

"Ti ho sentito amore, e anche io ti amo. Ma sopratutto anche io voglio il mio futuro con te."

Lo bacio, ridendo sulle sue labbra e penso al primo giorno che l'ho conosciuto.
Non poteva capitarmi ragazzo migliore.

***
Questo è il penultimo capitolo. Il prossimo sarà la fine di tutta la storia iniziata a luglio dell'anno scorso e a pensarci mi viene da piangere.

Vorrei davvero sapere cosa ne pensate, quindi vi chiedo davvero di commentare. Perché io scrivo per voi.

Al prossimo capitolo,
G xx

the bodyguard. |h.s|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora