[Ben.]
Sono in giro in cerca di vittime. Sta sera farò strage.
Cammino per le strade, quando sento una voce femminile che urla... Proveniente dalla via dove, la notte, ci sono gli spacciatori.
《"Sì, ma" un cazzo. Non puoi stare attaccata alla Play tutta la vita!》
Mi affaccio e sgrano gli occhi.
Beatrice. È lei.
In tutta la sua bellezza.
Mi mordo il labbro. Cazzo, se mi è mancata.
È con una sua amica.
Aspetta, ma che cazzo ci fanno là?!
STANNO ANDANDO DAGLI SPUTA PALLE?!
Decido di seguirle, e, dopo che hanno preso quello che volevano, corrono al parco.
Le seguo, nascondendomi su un albero.
Osservo Beatrice che maneggia con la canna, in modo abile.
《Fortuna che sono abituata con le sigarette girate...》Mormora la mora, improvvisamente.
La sua amica ride, di gusto.
《Già! Sai non riesco ancora a credere che fumi... Di solito sono io che fa le cose proibite!》
"Bea, Bea... Che cazzo stai combinando?!", penso, amareggiato.
Lei ride, ma poi smette e si guarda attorno, preoccupata.
《Puttana la vacca!》Dice, ed io sorrido leggermente.
La sua finezza non va a mancare, e la sua amica glie lo fa notare.
《Ok, basta. Serietà. La appizziamo?》Dice la bionda.
Bea la guarda alcuni secondi.
"No, ti prego...", penso, sperando che non accenda quella maledetta canna.
Ma, aimè, la moretta annuisce.《Certo.》
*Un'ora dopo*
L'ho guardata tutto il tempo, l'ho vista perdere la lucidità poco a poco.
E ride. Ride da stupida, canta canzoncine da bambini e si diverte.
Però, allo scoccare della mezzanotte, entrambe vanno a casa.
Seguo Beatrice.
Vedo che si volta, ma essendo più veloce di lei mi nascondo, per poi mettermi davanti a lei.
Infatti, quando si gira, ci scontriamo.
Anche in questo stato, rimane stupenda.
Ma deve assolutamente smetterla, sia di farsi le canne e sia di fumare.
《Non mi piace quello che fai.》Le dico, per rimproverarla.
《S-Sapevo che le canne provocano allucinazioni, ma questa è così reale...》Sussurra, con voce da ebete.
Non sopporto di vederla così, no.
《Non dire stronzate e dritta a casa.》Ordino, incazzato.
《HEY. Chi cazzo sei per dirmi quello che devo fare?!》Urla, più incazzata di me.
《In fondo mi hai spedita a casa, così, senza alcun motivo, e poi oggi mi si presenta l'Operatore che inizia a blaterare cose a cazzo!》Continua.
La fisso nelle sue pozze grigie, poi i miei occhi cadono sulle sue labbra.
"La voglio baciare... Dio.", continuo a pensare.
Poi mi riprendo.《Non so cosa ti abbia detto Slender, ma non mi importa perc-》Inizio a dire, ma lei mi interrompe.
《Dovrebbe interessarti, visto che mi è venuto a dire che tu, da quando mi hai mandata a casa, sei cambiato, e che sei innamorato di me!》Urla.
Mi si gela il sangue.
Perché Slender lo ha detto?!
"Forse... Per aiutarmi... Del resto lui è quello che sa tutta la storia nei minimi dettagli, ed è stato lui a starmi vicino...", penso.
《D-Davvero ti ha detto questo?》Chiedo, per avere ulteriore conferma.
《Si. Ed ora, se non ti spiace, me ne vado a collassare!》Dice, poi mi da uno spintone e corre dentro casa.
Mi prendo i capelli tra le dita.
Ed ora come faccio?
Glie lo dico o no?
E se mi rifiuta?
E Menomale che mi ero ripromesso di uscire per sempre dalla sua vita...
Ma, a quanto pare, non ci riesco.
Ho bisogno di lei.
E dal quello che ho visto, anche lei ha bisogno di me... Per non rovinarsi.
Si.
Glie lo dirò.
Perché la amo.
-------------------------------------
Spazio autrice.
Lo so, è corto... Perdonatemiiih!
Coomunque, grazie per le visualizzazioni e i votiiiih!
Ve se amah! (Passione per le h HAHAHAHAHAH).
Si, devo curare i miei disagi, appena posso vado dal dottore...(?)
Ok, ma che cazzo sto dicendo?!
Evaporo.
-Kiss Kiss:):
STAI LEGGENDO
Buddy of videogames||Ben Drowned||.
Fanfiction[IN REVISIONE!] Milano, Italia. Beatrice, comune sedicenne, adora giocare ai videogiochi. È maschiaccia e volgare, ma, sotto sotto, timida e insicura. Una sera, fa un incontro insolito... Con un killer pericoloso, e, soprattutto, molto pervertito. I...