Apro gli occhi. Sono nel letto, a casa.
"Come ci sono arrivata?", mi chiedo.
La risposta dorme al mio fianco.
Ben dorme profondamente. È davvero tenero quando dorme.
Sembra un bambino.
Mi prendo il labbro inferiore tra i denti e sorrido.
Abbiamo fatto l'amore.
Ancora non ci credo. È stato bellissimo. Averlo dentro di me è stato qualcosa di... Bello. Forse perché ora ho la completa certezza che sono sua. E che lui è mio.
Un crampo assurdo si propaga nel mio stomaco.
"Cazzo, ho di nuovo fame."
Gli occhi sono, ovviamente, rossi, e sento l'acquolina in bocca, mi succede ogni volta che ho fame.
Mi alzo e mi vesto, visto che sono solo in intimo. Afferro una felpa nera e dei jeans chiari, con Converse alte nere.
Metto il tutto, e quando mi giro trovo Ben in piedi, a braccia conserte.
《Dove vai?》Mi chiede.
Faccio un sospiro.《Ho fame. Di nuovo.》Dico, esasperata.
Lui pensa qualche secondo.《Vengo con te. Faremo il nostro primo omicidio insieme.》Mi sorride.
Sorrido anche io.
"L'idea di uccidere con lui mi... Rassicura. Uccidere qualcuno non mi entusiasma molto, ma la fame non mi fa pensare. Questo è un bene... Da un lato."
Annuisco.《D'accordo. Vestiti, ti aspetto di sotto!》Esclamo, poi scappo via in salotto.
Ben scende poco dopo, con il travestimento da elfo.
Questo mi fa venire in mente un sacco di ricordi.
Gli sorrido, e lui ricambia.
Insieme, ci avviamo verso il centro di Milano.
***
Uccidere in centro è più pericoloso e rischioso. Me lo ha detto Ben, durante il tragitto.
In centro, le case sono più vicine e c'è più gente. I rumori si sentono di più, per questo è molto importante essere rapito e silenziosi, come mi ha spiegato Eyeless.
Entriamo dentro una villetta con giardino grande, abbastanza piccola ad un piano.
Arriviamo nella stanza di una coppia di almeno quarant'anni, che Ben uccide subito.
Afferro immediatamente il coltello, apro il petto dell'uomo e gli strappo il cuore.
Trottolo fino all'angolo della stanza, per mangiare il dolce cuore in santa pace.
Intanto Ben controlla se ci sono altri abitanti in questa casa.
Torna poco dopo.
《No, non c'è più nessuno.》Dice.
Annuisco, mentre continuo a mangiare il cuore.
Sento lo sguardo di Ben addosso.
《Ben.》Ringhio.
Lui si volta, con le mani alzate, in segno di resa.
Sospiro, poi finisco di mangiare.
Mi alzo in piedi e raggiungo il biondo.
Mentre torniamo a casa, stiamo in silenzio, ognuno con i suoi pensieri.
I miei corrono subito a ieri, che mi fanno incendiare il viso.
Scuoto la testa, come per scacciarli.
Dopo che ho finito, mi giro verso Ben, che osserva interessato fuori dalla finestra.
Quando si accorge che lo sto fissando, si gira e mi sorride.
《Andiamo.》
Annuisco e lo seguo, prendendogli la mano.
Gentilmente, mi fa salire sulla sua schiena, cosicché possiamo correre più veloce. Questo gesto mi fa ricordare una sera in particolare, quando ero ancora umana, ed io e Ben eravamo entrati nella mia stanza per raccattare le mie cose, insieme ai vestiti.
Sorrido, pensando al passato.
Ben corre fino alla periferia lontana di Milano, sempre con me sulle spalle.
Mi fa scendere quando arriviamo al bosco, ma, stranamente, non prende la via per andare a casa.
Mi conduce fino ad una casetta sull'albero, fatta di legno dall'aria vecchia. Ha addirittura una scaletta, attaccata con dei chiodi che si incastrano nel tronco dell'albero.
Ben vi sale con agilità, senza darmi il tempo di fare domande.
Titubante, lo seguo.
La casetta è abbastanza piccola, decorata con della polvere e tantissimi libri per bambini. C'è una piccola finestra, dalla quale si scorge la luna piena, che illumina di poco l'intera casetta.
Nessuno dei due parla, sopraffatti da quella atmosfera tranquilla e silenziosa.
Ma, alcuni minuti dopo, decido di romperla.
《Dove siamo?》Chiedo.
Ben mi sorride.《Era la mia casa sull'albero. Ci venivo spesso con mia sorella e, ogni tanto, con mio padre.》Spiega.
Annuisco, incapace di aggiungere qualcosa.
Che poi, cosa dovrei dire?
《Che ne pensi?》Sussurra lui, vedendo che non gli ho risposto.
Sorrido, lieve imbarazzata.《È carina.》Ammetto.
Ben si avvicina e mi abbraccia, fregandosene del fatto che, entrambi, siamo sporchi di sangue.
Ricambio, appoggiando la testa sulla sua clavicola.
《Mi è piaciuto, ieri.》Confessa, sempre sussurrando.
Avvampo. Non ne abbiamo parlato.
《A-Anche a me. Davvero.》Dico, balbettando.
《Non era la prima volta che... Bhe, facevo cose del genere con una ragazza... Ma con te è stato qualcosa di... Wow. Forse perché è con te è amore vero. Con le altre no.》Dice, mentre mi accarezza una guancia.
Mi scosto di poco.《Quindi... Non eri vergine?》
Cerco di non dare a vedere che mi da leggermente fastidio.
Lui annuisce.《Prima di uccidere una ragazza, solitamente, prima ci scopavo, poi la uccidevo.》
Annuisco, e aggrotto la fronte.
Sento le labbra di Ben ad un centimetro del mio orecchio.《Ti dà fastidio?》Soffia.
Scuoto la testa, mentre continuo a guardare fuori, improvvisamente interessata alla luna.
Lui sbuffa una leggera risatina.《Sei gelosa.》
《Non sono gelosa.》Dico, cercando di suonare convincente.
"Certo che sono gelosa, porca troia. Ovvio che lo sono! Delle puttane hanno osato toccare il mio ragazzo!"
Poi mi tiro uno schiaffo sulla testa.
"Non stavamo ancora assieme. Dovrei finirla."
《Devi stare tranquilla. Io amo solamente una ragazza, che ha i capelli bianchi e gli occhi dorati. E quella ragazza ama me.》Dice, mentre gioca con una ciocca dei miei capelli.
Sorrido lievemente e gli do un bacio sulla guancia, pieno di dolcezza.
Una domanda improvvisa mi danza in testa. Una domanda che non mi è mai venuto in mente di fargli.
《Ben... Quanti anni hai?》Sussurro.
Lui si irrigidisce, ad un tratto serio.
《Da umano o da demone?》Chiede, a denti stretti.
"Mi sa che ho fatto una domanda sbagliata."
《Ehm... Entrambi.》Dico, ma sembra più una domanda che un'affermazione.
Ben sospira pesantemente, quasi fosse scocciato di rispondere.《Da umano ho sedici anni. Ed io mi considero tale, come fossi morto. - Sì gira verso di me, studiandomi, - E, da demone, ho più o meno cinquant'anni.》
Fisso i suoi magnifici occhi neri con la pupilla rossa, incantata.
Poi i miei occhi cadono sulle sue labbra.
Ben, seguendo il mio sguardo, mi osserva divertito.
Lo guardo di nuovo i suoi occhi e faccio un sorrisetto stronzo.
《Sei vecchio. Forse dovrei uscire con tipi più giovani.》
Ben scoppia in una risata fragorosa.《Non te lo permetterei mai. Tu sei mia.》
Sorrido dolcemente.《Quindi... Sono incastrata con te? Per l'eternità?》
Ben sorride, quasi volesse prendermi in giro.
Lentamente si avvicina alle mie labbra, per baciarmi delicatamente e con dolcezza infinita.
《Si, Beatrice. Sei incastrata con me, per l'eternità.》Sussurra sulle mie labbra.
Io sorrido sulle sue.
Non potrei essere più felice di così.
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Spazio autrice.
BUONCIAO GENTE. DUE AGGIORNAMENTI IN UN GIORNO.
Innanzitutto: LA FOTO È UN'ALTRA FAN ART!
Questa l'ha creata @IlMondoDiScarlett
Non trovate sia qualcosa di jwnskb?!
IO SÌ.
Cioè.
In un fottutissimo giorno, due autrici mi hanno regalato una fan art stupenda.
Siam seri?
Direi di si.A V V I S O.
PASSATE A LEGGERE I LIBRI DI @IlMondoDiScarlett ALTRIMENTI VI MANGIO TUTTA LA NUTELLA. OK?
Stessa cosa vale per l'altra lettrice/autrice @ilove_racoon23
VI AMO. GRAZIEEEEEE INFINITEEEE.
Eh niente. Noi ci vediamo al prossimo capitolo.
-Kiss Kiss:):
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Buddy of videogames||Ben Drowned||.
Fanfiction[IN REVISIONE!] Milano, Italia. Beatrice, comune sedicenne, adora giocare ai videogiochi. È maschiaccia e volgare, ma, sotto sotto, timida e insicura. Una sera, fa un incontro insolito... Con un killer pericoloso, e, soprattutto, molto pervertito. I...