Capitolo 23.

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[Ben.]
Sto tranquillamente bevendo un bicchiere d'acqua quando qualcuno bussa alla mia porta.
Dalla cucina, punto lo sguardo su di essa.
"Chi cazzo è a quest'ora? Sono quasi le cinque del mattino!", penso, sorpreso.
"E se è la polizia?", mi chiedo.
Aguzzo l'udito.
No.
Nessun rumore di auto.
Bhe, vado ad aprire.
Apro la porta di legno scuro e quasi la mascella non tocca a terra.
Beatrice interamente bagnata dalla pioggia, che è cominciata a scendere, è sulla soglia della porta di casa mia, in veranda.
La guardo, sconvolto, e lei ricambia, in modo triste.
Ha un borsone in mano.
Un tuono risuona in cielo, e lei si butta tra le mie braccia, stringendomi. Ed io che posso fare? La stringo a mia volta.
《Bea... Cos'è successo?》Le chiedo dolcemente, per tranquillizzarla.
Lei si limita a singhiozzare.
《B-Ben... È successo tutto. Tutto!》Risponde poi.
《Vieni, entra in casa.》Le dico, poi la faccio accomodare sul divano.
Corro di sopra a prendere una coperta, torno di sotto e glie la appoggio sulle spalle, lasciando anche le mani.
《Hai bisogno di qualcosa?》Le chiedo, premuroso.
Lei prende un altro respiro.《Ho... Ho bisogno di te.》Dice, con lo sguardo basso, ma noto che è arrossita.
Sorrido.《Bhe, mi posso donare a te, piccola.》
Le accarezzo dolcemente i capelli, ormai bagnati, e lei sospira.
《Laughing Jack... Ha ucciso i miei genitori.》Sussurra, ed altre lacrime contornano il suo viso.
《COOOOSA?! Figlio di una genitrice di tutte le puttane!(? Ben? Tutto bene?)》Urlo, infuriato.
《Appena lo vedo lo prendo a calci nel culo! E poi gli sparecchio la faccia!》Urlo ancora, mentre mi alzo.
《Ben... Anche io sono incazzata... Ma lui non lo sapeva.》Dice Beatrice, nel tentativo di calmarmi.
Io mi inginocchio davanti a lei.《Poteva fare più attenzione.》Rispondo, calmo.
Lei abbassa gli occhi.
È così bella... Anche se è tutta bagnata e con gli occhi gonfi e rossi.
Mi è davvero mancata.
In questo preciso istante, capisco che io non sono niente senza di lei, che lei è sempre nella mia testa, che io voglia o no.
È il mio primo pensiero dal momento in cui mi alzo e l'ultimo quando vado a dormire.
E non ho mai smesso di pensarla, in questi cinque mesi in cui non l'ho vista.
Sono stato male. Ero entrato in depressione.
Ed è buffo scoprire che questa distanza ci ha fatto solo male, ad entrambi.
Alla Creepy House hanno cercato di aiutarmi, Jeff e Toby sono stati quelli che più mi sono stati vicini. Ma nulla.
Bea era sempre nei miei pensieri.
La voglio accanto. Per sempre. Ogni giorno.
Voglio le sue labbra. Voglio lei.
Non resisto, mi avvicino e la bacio.(Bravoh!)
Le lingue si toccano, fanno una danza passionale, piena di amore.
Le sue mani raggiungono i miei capelli, che, come al solito, li tira leggermente.
Le mie, invece, finiscono sui suoi fianchi, per avvicinarla a me.
Le mordo il labbro e lei sospira.
Mi allontano, sotto il suo sguardo.
《In questi cinque mesi non ho fatto altro che pensare a te.》Sussurro.
Lei sposta gli occhi di lato, leggermente in imbarazzo.
《Bea... Credo di essere innamorato di te. Mi fai impazzire.》Confesso.
La guardo negli occhi e vedo che sorride.
《Ben... Anche io sono innamorata di te. E sono stati i cinque mesi più brutti della mia vita. Dovevo sorridere, quando non ne avevo voglia.》, risponde, mentre sorride leggermente.
Ricambio il sorriso, poi la bacio di nuovo, ma più dolcemente.
Appoggio la fronte contro la sua, entrambi ansimanti.
《Mi sei mancata.》Sussurro.
Lei arrossisce, ma sorride.《Anche tu. Tanto.》
《Vuoi farti un bagno caldo?》Le chiedo, dato che è ancora bagnata dalla pioggia. Lei annuisce.
Prendo il borsone, che si trova vicino alla porta, e lo porto in camera, mentre lei si chiude nel bagno.
Mi butto sul letto, con un sorriso da ebete in faccia.
"Dio, la amo."
Scendo di sotto, per prepararle il latte caldo, che le do ogni volta che è triste o spaventata, come faceva mia madre.
Ora che i suoi genitori non ci sono più, la renderò io felice.
Lo prometto.
[Beatrice.]
Sono da quasi mezz'ora chiusa in bagno, per rilassarmi. Peccato che non ci riesco.
Ben mi ama?
A quanto pare, si.
Ed io amo lui?
Ovvio, cazzo.
Mi avvolgo un ascugamano intorno al corpo e vado in camera.
"Tanto Ben è di sotto.", penso, tranquilla.
Quando sono in camera indosso pantaloncini della tuta neri e canottiera bianca attillata.
Vado di sotto, in cucina.
Ben ha preparato un bicchiere di latte caldo, e sorrido, ripensando ai vecchi tempi.
Ora il biondo indossa una maglia bianca, attillata e con lo scollo a V.
Mi porge il bicchiere, ed io ne bevo il contenuto, sotto il suo sguardo.
Dopo aver finito, appoggio il bicchiere vuoto sul tavolo.
Ben si avvicina a me, per abbracciarmi.
《Ti proteggerò, sempre, qualunque cosa accada.》Mi sussurra.
Sorrido, al settimo cielo.
《Cercherò di farti felice, e di darti affetto con tutto me stesso. Perché lo voglio, perché ti amo.》Continua.
《Anche io ti amo.》Rispondo, in un sussurro.
Ben mi prende la mano, poi mi conduce al piano di sopra.
Ci allunghiamo a letto, abbracciati.
Poi ci addormetiamo così, uniti.
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Spazio autrice.
Il libro NON è finito, state trah.
Ho in mente altre cose, ma... Non spoilero nulla HAHAHAHAHA.
(Era la mia versione malvagia ^^)
Al prossimo capitolo!
-Kiss Kiss:):

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