[Beatrice.]
Intorno a me c'è il buio. Buio, buio totale.
Io ho paura del buio... Cioè, non del buio in se, ma di quello che si trova nel buio. I miei mostri.
Il dolore è indescrivibile.
Sento come un fuoco al centro del petto, e più passa il tempo, più questo dolore si propaga dentro al corpo.
Per quanto tempo dovrò stare così?
Un giorno? Due?
Non lo so. Ma qualcosa mi dice che due giorni non bastano.
Nonostante intorno a me ci sia il nero assoluto, sento i rumori del mondo.
Anche le mie urla.
Eppure io non voglio urlare.
Sembra... Un gesto involontario, come quando batte il cuore.
La porta si apre.
Sento dei passi leggeri e quasi del tutto impercettibili.
I miei latrati si affievoliscono del tutto, e una mano mi prende la mia.
È ossuta, fredda e... Anziana?
《Beatrice. So che mi senti.》È Slender? Ma serio?
Mi sta parlando nella testa, le interferenze sono piuttosto lontane e per niente fastidiose.
"Sì, Slender, ti sento forte e chiaro.", provo a rispondere.
Sono stupita. Anche pensare mi riesce difficile, dato il dolore.
《Menomale. Sono tutti in pensiero per te. Ma ho già detto di non preoccuparsi, e che tu stai bene.》Mormora.
"Oh, si, sto benissimo. Un dolore che mi piega in due non è niente, ma figurati! E poi, le urla mica si sentono... Hey, aspetta, ma siamo a casa? Perché vedo solo buio?"
Lui ride.《I tuoi pensieri sono molto confusi... Allora, primo, si, siamo a casa, e, secondo, ti sembra essere sospesa nel vuoto perché, durante il processo di trasformazione è come se tu dovessi rinascere.》Spiega.
Senza volerlo, urlo di nuovo, un urlo lungo e carico di agonia.
《Resisti. Saranno due settimane lunghe e dolorose. Ma, ricorda,che lo hai deciso tu.》Dice.
Rimango spiazzata."DUE SETTIMANE?!"
Il mio urlo si fa ancora più forte, fino a che si affievolisce nuovamente in un latrato pieno di esasperazione.
Sento una carezza sui capelli, poi la porta che si chiude.
Boccheggio, per non urlare di nuovo.
Devo farcela.
Se no, perché sono arrivata fino a qui?
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[Ben.]
《Mi fai schifo.》Ringhia Jane.
《No, no, no! ASPETTA. È stata le a baciar-》Provo a spiegare, ma lei mi interrompe.
《MENTRE LA TUA RAGAZZA STA SOFFRENDO PER STARE CON TE PER L'ETERNITÀ, TU TI FAI CON NINA?!》Urla.
Guardo Nina, che abbassa lo sguardo.
《Jane... Non è colpa di Ben, ma mia. L'ho baciato io, lui non se l'ho aspettava.》Sussurra la ragazza.
Jane, avendo la maschera, rimane impassibile. Ma, scommetto che ha un'espressione di rabbia e disgusto sul volto.
《Sei una puttana. Con me hai chiuso!》Urla, poi va al piano di sotto.
Guardo di nuovo Nina.
《Azzardati a baciarmi ancora. Ti ammazzo, e non scherzo.》Le dico, minaccioso.
Lei, a testa bassa, annuisce, poi corre via, chiudendo la porta della mia stanza.
Mi butto sul letto.
"Che cazzo di situazione.", penso allibito.
Piano piano, le mie palpebre cedono, nonostante i continui urli di Beatrice mi entrano nel cuore e lo lacerano in modo atroce.
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-Due settimane dopo...-
[Beatrice.]
Se non fosse per le visite giornaliere dell'Operatore, avrei già perso la cognizione del tempo.
Più passano i giorni, più il dolore aumenta, sempre di più.
"Voglio morire...", penso, distrutta.
I muscoli di tutto il corpo sono in tensione, quasi volessero lacerasi, le ossa mi fanno malissimo, e il cuore inizia a battere lentamente.
Sento i sensi che iniziano ad affinarsi, sempre di più: l'odore del legno dei mobili e della moquette mi è parecchio familiare... Ma solo dopo aver percepito il profumo dei libri capisco che sono nello studio di Slender. Probabilmente, sono in un lettino provvisorio, dato che non ricordo di averne mai visto uno quando vi ero entrata, per la prima volta, insieme a Ben.
Il luogo buio è scomparso.
Ora sento come se dormissi, percepisco le coperte del lettino sotto di me, riesco a muovere leggermente le dita delle mani e dei piedi.
Ho imparato anche a non urlare in continuazione, ma dei leggeri lamenti escono sempre dalla mia bocca.
《VOGLIO GIOCAREEE!》Sento l'urlo di Sally, che corre al piano di sotto.
Aguzzo sempre di più l'udito: sento che sta inseguendo qualcuno.
A giudicare dai passi scordinati e dinoccolati, si tratta sicuramente di Laughing Jack.
Sento il cuore del clown battere forte, il suo respiro affannoso, come quello della bimba, poi il rumore della porta di ingresso che si chiude in un botto.
"Jack non cambierà mai.", penso divertita.
Il dolore, improvvisamente, sento come se si stesse affievolendo.
Sento una forte presenza accanto a me.
《Sono io, Slender.》Dice.
"Operatore.", rispondo.
《Manca poco, giusto qualche ora. Abbi fede e... Non urlare.》Dice, poi le interferenze svaniscono,segno che lui ha lasciato la stanza.
"Ho imparato a non urlare... Perché proprio ora dovrei iniziare di nuovo?", mi chiedo, palesemente perplessa.
Ma mi do la risposta da sola.
Il cuore mi va a fuoco, batte velocissimo, poi si ferma di colpo, per poi iniziare a battere di nuovo veloce.
Urlo, agonizzante.
Sento come se i muscoli si volessero bruciare, e le ossa sparire.
Mille aghi mi pungono ogni parte del corpo, i brividi di freddo si fanno sentire all'improvviso e pesantemente.
Sento che Slender è uscito, ora sono sola, nel mio dolore.
Affannosa, urlo ancora una volta.
Poi, tutto finisce.
Improvvisamente, senza preavviso.
Apro gli occhi lentamente, disorientata.
Se prima un casa c'era qualche rumore, ora è cessato.
Sento solo dei cuori che battono e dei respiri, più delle interferenze.
Mi guardo attorno.
La mia vista è migliorata parecchio.
Mi alzo in piedi, con cautela.
Osservo le mie mani, più pallide e calde del solito.
Sospiro e guardo la porta, visto che sento dei passi.
Si apre poco dopo.
L'Operatore.
《Benvenuta tra noi, Beatrice.》Dice solo.
Sorrido.
"Ora... Sono un demone?", gli chiedo nella mente, non avendo il coraggio di parlare.
Che domanda: ovvio che sono un demone! Se non lo fossi... Non mi sentirei in questo modo... Così viva! Così vera, così... Potente.
《Si. - Mormora Slender, in risposta alla mia domanda - Vieni di sotto, saranno tutti sorpresi dal tuo nuovo e grazioso aspetto.》
Titubante, lo seguo.
"Che intende dire con 'nuovo e grazioso aspetto'?"
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Spazio autrice.
Lo swag!
Beatrice è, finalmente, diventata un demone! Ma ci saranno altre complicazioni... Mah, staremo a vedere!
Al prossimo capitolo!
-Kiss Kiss:):
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Buddy of videogames||Ben Drowned||.
Fanfiction[IN REVISIONE!] Milano, Italia. Beatrice, comune sedicenne, adora giocare ai videogiochi. È maschiaccia e volgare, ma, sotto sotto, timida e insicura. Una sera, fa un incontro insolito... Con un killer pericoloso, e, soprattutto, molto pervertito. I...